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Seguiamo ora, attraverso la documentazione esposta nella mostra di Roma, le varie fasi della lavorazione di una stampa: il giardino dei susini di Kameido, di cui abbiamo già parlato e che il lettore già ha visto.

Prima di tutto converrà parlare degli strumenti utilizzati dagli ignoti artisti che provvedevano a trasportare sulla carta, seguendo precise indicazioni dell'autore e dell'editore, la matrice.

Il disegno approvato per l'esecuzione della stampa veniva affidato ad un maestro incisore, che lo incollava su una tavola di legno tenero e provvedeva ad asportare la superficie lasciando intatto il contorno , in modo da avere una matrice in positivo del disegno, e poi altrettante matrici per ogni strato di colore che si prevedeva di applicare.

Utilizzava a tale scopo una serie di scalpelli e sgorbie in tutto simili a quelli in uso in Europa.

 

 

 

 

Matrice di base per stampa
Utagawa Hiroshige

245 x 410 mm
HAA 14108

Possiamo osservare, nell'angolo inferiore a sinistra,  i segni dello scapello che hanno evidentemente asportato il timbro dell'editore, in occasione di una ristampa. E' verosimile che sia stata preparata una nuova matrice per apporre i timbri del nuovo editore e della censura.

 

 

 

 

 

 

Bagliore del tramonto a Seta
Serie: Otto scenari di Omi
1834 circa
da Wikimedia

Questa è una stampa relativa alla matrice precedente. Rappresenta il lungo ponte Seta Karahashi sul lago Biwa. lungo il cammino del Tokaido. Naturalmente la matrice imprime sulla carta una immagine speculare rispetto all'originale.

 

 

 

 

 

 

 

I colori utilizzati erano in polvere, e prevalentemente di origine vegetale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Venivano stesi sulla matrice mediante pennelli e premuti sulla carta tenuta a registro con appositi tamponi, in modo che l'inchiostro vi si trasferisse.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ecco come si presenta la stampa dopo il primo passaggio, in cui vengono riportate sulla carta solamente le linee del disegno.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il secondo passaggio: una tonalità ocra.

Rempie i fiori di susino e poco altro

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il terzo passaggio riempie la "quinta"sulla sinistra

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nel quarto passaggio si inizia a campire il cielo con una tonalità rossastra.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il passaggio successivo inzia ad aggiungere sfumature di colore.

Immediatamente la stampa prende vita.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Terminata la prima "serie" di strati di colore, tutti sul rosso, ora è la volta del blu

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Inizia ad acquistare profondità e rilievo anche il prato al di sotto dei susini.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il riempimento dei tronchi e rami dona di colpo alla stampa una dimensionalità fino a quel momento non immaginabile.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ancora un passaggio: è evidente quale ne sia lo scopo.

Altrettanto evidenti gli effetti.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'ultimo passaggio ci restituisce il capolavoro che avevamo già ammirato in precedenza.

Il giardino dei susini di Kameido, in Edo (Tokyo).