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La maturità può portare l'essere umano e le sue creazioni a livelli costantemente elevati. Spesso però ne arresta il progresso. Tocca il suo vertice o vi si mantiene vicino, ma può non essere in grado di progredire ulteriormente.

Al declino dell'ukiyo-e contribuiranno anche eventi storici, così come furono drammatici eventi del passato all'origine della sua nascita. Col tramonto dell'epoca Edo inizia anche un regresso nell'arte della stampa policroma: i grandi maestri che operarono a cavallo tra il XVIII e il XIX secolo rimarranno ineguagliati dalle generazioni successive.

Tuttavia non possiamo certamente parlare di scomparsa dell'arte dobbiamo anzi constatare che se le produzione non toccherà più i sommi livelli artistici del passato, la diffusione e l'apprezzamento che riscuote ormai anche fuori dal Giappone ne farà un patrimonio dell'umanità.

Se ne arricchiranno i musei e le collezioni di ogni parte del mondo e ne verranno ispirati grandissimi artisti ignari fino a quel momento di questo lascito della cultura nipponica.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Koln18 10Il crescente interesse da parte del pubblico straniero e il nascente bisogno interno di riscoperta e diffusione della memoria storica del Giappone causano negli artisti attivi in epoca Meij un certo manierismo.

La ricerca di effetti più vistosi, avvertibili anche dal pubblico meno preparato oltre che dagli stranieri, è evidente.

Venuta meno la censura statale aumenta il numero dei colori e i loro effetti sono più caricati. L'accresciuta padronanza dei mezzi tecnici non riesce però a celare un affievolirsi dello slancio artistico.

 

 

 

 

 

Koln18 11Tsukioka Yoshitoshi è considerato l'ultimo maestro dell'ukiyo-e.

La sua produzione attinge ispirazione sia dal passato, raffigurando grandi guerrieri o celebri episodi come in 100 aspetti della battaglia, - serie cui appartiene la stampa riprodotta a lato - sia dalle drammatiche vicende contemporanee.

Numerose sue opere sono dedicate alle cruente vicende della guerra civile dell'epoca Meiji, altre - e numerose - dei suoi epigoni rappresenteranno le guerre esterne, in primis quella contro la Cina e poi quella contro la Russia. In queste opere vengono esasperati i toni e si cadendo visibilmente nella retorica.

Errore in cui non cadde Yoshitoshi, anche se va riconosciuto che la sue fedeli rappresentazioni della realtà  sono inferiori alle sfumate allusioni con cui nel passsato non solo i sommi maestri ma anche gli artisti di media levatura - non diciamo i mestieranti - riuscivano a esprimere qualcosa in più e di più elevato.