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Col Decreto del Presidente della Repubblica n. 526 dell'8 luglio 1978 veniva riconosciuta dallo Stato, su proposta del Ministero dei Beni Culturali, la personalità giuridica della Associazione di Cultura Tradizionale Giapponese - Aikikai d'Italia.

L'appartenenza dell'aikido alla sfera culturale più che a quella sportiva non era all'epoca facile da far comprendere, ed è probabilmente per questa ragione che delle associazioni sorte un po' ovunque nel mondo su iniziativa dell'Hombu Dojo di Tokyo per far conoscere e diffondere l'aikido, solo l'Aikikai d'Italia scelse e soprattutto ottenne di essere riconosciuta come associazione culturale senza scopi di lucro, sul modello dello Zaidan Hojin Aikikai fondato da Ueshiba Morihei in Giappone.

L'1 e 2 novembre 2008, in occasione del trentennale di questo importante anniversario, l'Aikikai d'Italia ha organizzato un raduno di aikido presso il PalaSavena di San Lazzaro di Savena (Bologna) sotto la direzione del fondatore e Direttore Didattico dell'Aikikai d'Italia maestro Hiroshi Tada, 9∙ dan e con la partecipazione di tutti gli insegnanti della Direzione Didattica.

Complessivamente oltre 500 praticanti si sono allineati davanti al maestro per due giorni di pratica intensa e serena. Spesso i grandi raduni corrono il rischio di diventare un po' autocelebrativi, riducendo per causa di forza maggiore lo spazio riservato alla pratica dell'arte. Ma in questo raduno non è andata così: vediamolo nel dettaglio.