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Ma veniamo al motivo principe dello stage: i 40 anni di insegnamento in Italia del maestro Hideki Hosokawa.

A maggior ragione, in questo caso, presentare il maestro Hosokawa sarebbe un insulto alla sensibilità e alla intelligenza di molti, quindi soprassiedo (qui comunque trovate la succinta biografia del nostro sito).

Per i rimanenti, c'è internet e il racconto dei più "anziani"! Tutti dobbiamo conoscere la vita e le opere (non si offendano i santi...) dei nostri più grandi maestri, in questo caso del vice-direttore didattico dell'Aikikai d'Italia!

 

 

 

 

Con la prematura scomparsa del maestro Fujimoto, il maestro Hosokawa è rimasto il solo a ricoprire questa carica e il fatto che la sua pratica sia stata interrotta dalla malattia non deve farci dimenticare il suo operato e la sua rilevanza, come persona e come maestro.

Questa mia ondata di frasi "perigliose" è data proprio dalle dichiarazioni iniziali del maestro Nomoto, il quale ha aperto lo stage ricordando l'importanza della parola "gratitudine" in Giappone, verso i maestri. In particolare, questa è stata l'occasione per ricordare l'attività didattica del maestro Hosokawa in 40 anni di insegnamento tra noi, e quindi anche il sentimento che ci DEVE spingere verso di lui: la riconoscenza. Il debito di gratitudine verso un maestro, (... di qualsiasi disciplina) è "creato" dal suo impegno verso l'insegnamento agli allievi, dalla divulgazione instancabile e costante dell'aikido e della sua pratica ottimale, dal sacrificio anno dopo anno, decennio dopo decennio, nel "crescere" delle generazioni di aikidoka degni di questo nome e di far parte di questa disciplina.

Il maestro Hosokawa, come tutti i suoi predecessori e i suoi "contemporanei", non ha mai lesinato fatica, impegno fisico e mentale, economico e anche familiare per contribuire alla nostra evoluzione come praticanti e come persone, ed è nostro preciso "dovere" ricambiare, per puro spirito di umana riconoscenza, questo sacrificio.

L'affetto, spirituale e materiale, che il maestro Hosokawa ha ricevuto dal succedersi della malattia, testimonia come tanti allievi non l'abbiamo mai dimenticato ed abbiano sempre ben presente, nei loro cuori, questo sentimento di gratitudine.

 

 

 

Il nostro impegno morale ed etico è proseguire sulla strada indicata dai nostri maestri, presenti e attivi o che non lo siano più, ognuno con le proprie forze e possibilità, se vogliamo "appena" dare un senso al loro sacrificio e impegno!

Un cenno della mia personale riconoscenza, per quanto insignificante, va a tutti i praticanti del Musubi No Kai Dojo di Cagliari, ma anche di tutta la Sardegna, che hanno partecipato allo stage e che hanno contribuito a qualsiasi livello ai preparativi e alla logistica. L'ospitalità e l'umanità del popolo sardo sono stati eccezionali!!

 

 

 

 

E grazie ancora, maestro Hosokawa, a nome dell'Aikikai d'Italia!!

 

 

PS: Dimenticavo la foto più bella....la riconoscenza verso il maestro passa anche attraverso un piccolo massaggio!

 

 

 

Questo articolo è disponibile anche sul gruppo Facebook ufficiale dell'Aikikai d'Italia.