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Non passa molto tempo prima che Watanabe senta il bisogno di tornare in ufficio, alla ricerca di qualcosa che gli occupi perlomeno la mente, che gli riempia la giornata.

Ma proprio qui, dove meno se lo sarebbe aspettato, quando meno se lo sarebbe aspettato  trova una ragione per vivere.

Si ricorda improvvisamente della petizione presentata qualche tempo prima dal gruppo di donne di casa, quella per prosciugare un infame acquitrino e farne un parco giochi per bambini. Se la fa portare: manderà avanti la pratica.

Vivrà per quello, durante il tempo che gli sarà concesso.

 

 

 

 

 

Giustamente Kurosawa non ci lascia illusioni, non ci sarà un miracolo a salvare Watanabe.

L'azione si sposta immediatamente pochi mesi più in là. E' la commemorazione funebre di Watanabe. L'idea, che sorprese Kurosawa, fu dello sceneggiatore Hideo Oguni che aveva l'incarico di esaminare criticamente la bozza (critica che benché richiesta non fu accettata facilmente).

La sua foto è sotto l'altare, attorniata di fiori, e le pareti sono decorate di strisce bianche e rosse, i colori nazionali del Giappone.

I suoi colleghi sono seduti formalmente in seiza, preparandosi ad onorare il defunto con il banchetto funebre offerto dal figlio.

 

 

 

 

 

Dei giornalisti chiedono di entrare, per intervistare il direttore dell'ufficio. E' vero che il defunto Watanabe aveva fatto tanto per la popolazione della città?

No, non stanno esattamente così le cose - spiega cortesemente l'inappuntabile direttore. E non ci vuole molto perché i meriti di Watanabe vengano minimizzati di fronte all'opinione pubblica  e se ne approprino burocrati e politici.

Esattamente coloro che hanno frapposto i maggiori ostacoli alla realizzazione del sogno di Watanabe, che era poi semplicemente il sogno di tante madri e di tanti bambini.

 

 

 

 

 

 

 

I colleghi di Watanabe rimangono molto perplessi. E' evidente che conoscevano una storia assai diversa.

E' altrettanto evidente che la loro reazione naturale sarebbe di adeguarsi al conformismo delle autorità ed allinearsi alla verità ufficiale.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma qualcosa fa pensare che Watanabe nell'ultimo periodo della sua vita sia riuscito ad insinuare il tarlo del dubbio nella mente di molte persone.

E' veramente vivere quello, e la silenziosa ribellione in punto di morte di Watanabe, potrebbe forse far germogliare qualcosa?

Le espressioni di alcuni suoi colleghi lo fanno pensare. Ed è perlomeno sicuro che ci faranno conoscere la verità sugli ultimi mesi di Watanabe.