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Il tumore sta devastando il corpo di Watanabe: è sempre più curvo, la voce è talmente flebile da essere quasi inudibile, ma la sua volontà è invece indomabile, e sembra diventarlo sempre di più man mano che il corpo si spegne.

Quella pratica polverosa che ha fatto riesumare dagli archivi dovrà andare avanti, a qualunque costo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sia pure trascinandosi a fatica, dovendo spesso appoggiarsi a qualcuno per rimanere in piedi, Watanabe sfida la pioggia battente per un sopralluogo sul luogo dove dovrà nascere il parco.

E' più desolante di quanto immaginasse.

Eppure sappiamo che in ogni grande metropoli del mondo "civile" si annidano situazioni di degrado paragonabili a questa, o ancora peggiori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'agguerrito gruppetto di madri di famiglia ha finalmente trovato un valido supporto, anzi un leader che sappia guidarle nella battaglia.

Non sanno bene che cosa motivi quello che era sembrato fino a poco prima l'ennesimo arido burocrate, ma si rendono conto che un fuoco interiore arde in lui.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Watanabe forse pensava solamente ad un diversivo che lo aiutasse a non pensare al suo destino. E' evidente però che ora ha compreso che lo scopo è nobile, è grande.

Non tradirà la fiducia delle madri che pendono dalle sue labbra. Una cosa del genere non è nemmeno pensabile quando si sa che di lì a poco verranno tirate le somme dell'intera vita.