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Trattandosi di un film incentrato soprattutto sulla musica, sembrerebbe inevitabile parlare molto della colonna sonora composta dal maestro Ikufube. Ma in realtà gli appartengono solamente alcuni pezzi, e soprattutto non quelli fondamentali.

Stranamente sembra essere stata pubblicata una sola versione della colonna sonora: quella italiana su disco in vinile edita dalla RCA nel 1958, probabilmente in seguito al successo del film al festival di Venezia del 1957 ove ottenne il premio San Giorgio e numerose menzioni e rimase a lungo in lizza per il Leone d'oro. Ovviamente è introvabile. Elenca 5 pezzi di cui uno intitolato Rosse di sangue le valli e le rocce di Burma accompagna i titoli di testa e quelli di coda. Un altro Il tema della pietà accompagna la lettura della lettera di addio di Mizushima. Entrambi vanno attribuiti a Ikufube. Gli altri temi hanno una storia ben diversa.

 

 

 

 

Coro della pace (Home sweet home - Hanyu no yado)

La musica venne composta  dall'inglese sir Henry Rowley  Bishop, su libretto dell'americano John Howard Payne, per l'operetta Clari, maid of Milan che venne eseguita per la prima volta nel 1823 al Covent Garden di Londra. Tratta del tormentato amore tra il raffinato duca di Vivaldi e la rustica Clari, che indifferente ai preziosi regali del nobile chiede solo di poter tornare alla sua dolce casa. Potete qui ascoltare una breve versione strumentale dal sito del Progetto Gutenberg. Qui invece la versione integrale, eseguita nel 1980 accompagnandosi al piano dal professore Derek Scott. Henry Bishop fu il primo musicista inglese ad essere nominato nobile, su iniziativa della regina Victoria che aveva molto amato questa canzone. Risale all'epoca vittoriana anche la traduzione in giapponese, pubblicata nel 1889 e dovuta a Tadashi Satomi, che potete ascoltare qui in versione strumentale e qui, al minuto 8,49 dalla riedizione del film curata dallo stesso Ichikawa. E' anche il tema dell'incontro tra il sergente O' Rourke ed il figlio che torna a casa in divisa da tenente, in Fort Apache di John Ford, che risale al 1948.

Il testo dell'edizione in inglese:

Home sweet home
1823
John Howard Payne, Henry R. Bishop

Mid pleasures and palaces though we may roam
Be it ever so humble, there's no place like home!
A charm from the skies seems to hallow us there
Which seek thro' the world, is ne'er met elsewhere.


Home! Home!
Sweet, sweet home!
There's no place like home
There's no place like home!
An exile from home splendour dazzles in vain
Oh, give me my lowly thatch'd cottage again!
The birds singing gaily that came at my call
Give me them with the peace of mind dearer than all.


Home! Home!
Sweet, sweet home!
There's no place like home
There's no place like home!

 

Il testo dell'edizione in giapponese

Hanyu no yado
Tadashi Satomi
1889

Hanyu no yado mo waga yado,
Tama no yosoi, urayamaji.
Nodokanari ya, haru no sora,
Hana wa aruji, tori wa tomo.
O, waga yado yo, tanoshi tomo, tanomoshiya.

Fumi yomu mado mo, waga mado,
Ruri no yuka mo, urayamaji.
Kiyoranari ya, aki no yowa,
Tsuki wa aruji, mushi wa tomo.
O, waga mado yo, tanoshi tomo, tanomoshiya

 

Ryoshu
(malinconia del viaggiatore)

Ryoshu, da non confondere con Takuboku ryoshu, è una canzone tradizionale giapponese che tratta dell'eterno tema della solitudine e del rimpianto di chi si trova lontano dalla casa e dagli affetti. Ricorre una sola volta nel film, per quanto sia molto suggestiva. Potete ascoltarla qui.

 

Canzone dell'addio (Aogeba totoshi)

E' il pezzo brevemente suonato da Mizushima al momento di congedarsi per sempre dai suoi compagni. Si tratta di una canzone tradizionale, che potete ascoltare qui in una delle tante versioni, interpretata da un coro scolastico. Infatti viene cantata dagli alunni nel corso della cerimonia di consegna dei diplomi, al momento di dare l'addio ad un mondo per entrare in un altro.

Testo in giapponese

Aogeba totoshi waga shi no on
oshie no niwa nimo haya ikutose
Omoeba ito toshi kono toshituki
Ima koso wakareme iza saraba

Tagaini mutsumishi higoro no on
Wakaruru nochinimo yoyo wasuruna
Miwa tate nawo age yoyo hagemeyo
Imakoso wakareme iza saraba

Asa yuu narenishi manabino mado
Hotaru no tomoshibi tsumu shirayuki
Wasururu mazo naki yuku toshitsuki
Imakoso wakareme iza saraba

 

Traduzione in inglese

How fast time flies, I can't believe wow quiclivy the moments have passed.
The precious years have come and gone too soon, here with you.
I 've learned from you the right way to do what must be done.
Now is the time to say farewell, with an eternally grateful heart.

How close and deep our connection has continued to be.
I will always remember your teaching and carry your wisdom through my life.
And will always throw out my chest and keep my head held high.
Now is the time to say farewell, with an eternally grateful heart.

How hard I worked from dawn to dusk in the classroom with you.
The season when the glowfly shines and the season when the snow piles.
And will never forget all the wonderful things I have learned from you.
Now is the time to say farewell, with an eternally grateful heart.

Altre canzoni rimangono ancora da identificare, la colonna sonora non ne fa alcuna menzione, prima fra tutte quella cantata ininterrottamente dai soldati giapponesi davanti ai reticolati.