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Kagemusha scopre giorno per giorno la grandezza dell'uomo di cui è divenuto l'ombra. Una domanda del piccolo Takemaru, del cui affetto ha iniziato a nutrirsi, porge l'occasione ad un attendente per illustrare il significato dello stendardo dei Takeda: porta il seguente motto:

Veloce come il vento,
Implacabile come il fuoco ,
Silenzioso come la foresta,
Irremovibile come la montagna.

Sono parole che Takeda Shingen, fervente studioso, aveva tratto dall'Arte della guerra del saggio cinese Sun tzu ed aveva fatto sue. L''emblema dei suoi leggendari reggimenti di cavalleria erano gli ideogrammi fu (vento), ka (fuoco) , la fanteria portava lo stendardo rin (foresta).

Quando l'esercito dei Takeda entrava in battaglia, la carica della cavalleria era veloce come il vento, seguiva l'attacco della fanteria silenziosa come la foresta, e infine la seconda andata di cavalleria, devastatrice ed implacabile come il fuoco. L'ideogramma zan (montagna, yama in giapponese) rappresentava lui stesso, saldo ed immobile come una montagna nella guida delle battaglie, determinato a logorare avversari e nemici con l'arma della impassibilità agli eventi.

L'occasione di mettere a profitto quanto appreso arriva immediatamente.

Yeyasu Tokugawa decide un attacco provocatorio nella terre del Kai, per saggiare la reazione del clan e confermare o smentire i sospetti, mai del tutto messi a tacere, sulla vera sorte di Shingen.

 

 

 

 

 

 

 

Si rinnova il rituale dell'affannoso arrivo dei messaggeri a briglia sciolta, i tamburi di guerra danno l'allarme e chiamano di nuovo a raccolta i samurai Takeda.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il gran consiglio si riunisce: Kagemusha è stato istruito da Nobukado con somma cura.

Davanti all'assemblea dei consiglieri e dei dignitari deve ascoltare attentamente il parere di ognuno dei consiglieri, ed infine alzarsi senza prendere alcuna decisione, congedando i presenti.

 

 

 

 

 

 

 

Ma Katsuyori lo provoca, gli chiede direttamente e pubblicamente di comunicare il suo comando: tenta di forzargli la mano, di obbligarlo a consentire un contrattacco.

E' forse il momento più difficile per l'ombra del guerriero.

 

 

 

 

 

 

 

Infine Kagemusha, o forse dovremmo dire Shingen che parla ormai attraverso la sua bocca e si esprime attraverso il suo corpo, si pronuncia: "Una montagna non si muove."

Le truppe dei Takeda rimarranno immobili e non reagiranno all'attacco.