The Japanese sword
Satô Kanzan
Kodansha, 1983
210 pagine, cm 19 x 26

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Satô Kanzan, o Kan'ichi (1907-1978) è stato uno dei maggiori esperti di nihontô del XX secolo. Laureato alla Università Kokugakuin ha in seguito ricoperto importanti incarichi presso il Ministero dell'Educazione, il Museo Nazionale di Tokyo, la Società per la Conservazione dell'Arte della Spada Giapponese ed il Museo della Spada Giapponese.

Tra le sue opere, purtroppo non tutte tradotte in lingue occidentali, ci sono monografie sul grande spadaio di epoca shintô Kotetsu e sulla scuola di Higo.

La prima parte di questa opera si divide in 7 capitoli:

 

1 The development of the Japanese Sword

2 The Appreciation of Fine Swords

3 The Mounts of a Japanese Sword

4 Metal Sword-Fitting

5 The Making of a Japanese Sword

6 Sword appraisal

7 Essential of Sword Care

 

Seguono una breve monografia dedicata ad una comparazione tra le lame del periodo kotô e quelle del periodo shintô, un elenco in giapponese delle illustrazioni, che ripete quello in inglese posto invece all'inizio, il sempre utile glossario, una bibliografia che elenca numerosi testi in giapponese, 8 in inglese ed 1 in tedesco, e l'indice analitico. E' presente all'inizio una breve tabella che indica i periodi artistici della cultura giapponese, indispensabile in quanto non sempre sovrapponibili alla tabella dei periodi storici.

Come di consueto in questi testi l'esposizione inizia con un riassunto delle principali caratteristiche che differenziano tra di loro il nihonto: "grana" del metallo, caratteristiche della punta, e quanto altro.

Segue una descrizione delle origini, della storia, delle caratteristiche costruttive, delle scuole e dei maggiori artisti delle 5 maggiori scuole di spada (gokaden).

Sono come sanno gli esperti Yamashiro-den, Sagami-den, Bizen-den Yamato-den e Mino-den.

Ma si tratta fino qui di una introduzione scritta da Joe Earle, curatore della edizione inglese.

Il testo di Sato inizia con una storia dello sviluppo del nihontô, riservando particolare attenzione al momento del passaggio dalle tipologie a lama diritta ispirate alla produzione continentale alla tipologia curva e con tempra differenziata che segna la nascita della spada autenticamente ed esclusivamente giapponese, naturalmente accompagnando il testo con numerose illustrazioni.

L'excursus storico per forza di cose, essendo scomparso Sato sensei nel 1978, non rende conto dele fermento degli ultimi decenni, in cui numerosi artisti vengono valutati in grado di produrre lame che non temono il confronto con quelle antiche.

Il capitolo intitolato The appreciation of Fine Swords prende in analisi alcune celebri lame, tra cui opere di Yasutsuna, Kanehira, Mitsuyo, Norimune, Kuniyuki, Yoshimitsu, Masamune, Sa,, Sukesada, Kotetsu.

Quello dedicato alle montature, dopo avere mostrato le differenze tra la montatura tachi e la montatura katana, commenta le foto di alcuni capolavori del kodogu (fornimenti in metalo, principalmente tsuba con pochi esempi di kozuka e kogai).

La parte dedicata al processo di fabbricazione delle lame avrebbe forse meritato di essere estesa, ma in una opera che si propone di dare una visione di assieme di un fenomeno culturale non è lecito attendersi livelli di approfondimento maggiori.

La stessa cosa potremmo dire per il capitolo Sword appraisal, essendo questa un'arte a parte, talmente complessa che in epoca Edo era appannaggio esclusivo di una sola famiglia, gli Hon'ami, che si trasmetteva di generazione in generazione i segreti del mestiere.

Molto utile il capitolo dedicato alla corretta manutenzione delle lame, per quanto una punta di preoccupazione possa venire suscitata dalle immagini che mostrano le mani di un togishi intento all'opera di rettifica di una spada: qualcuno potrebbe pensare che non vi siano particolari controindicazioni a provarci di persona.

Interessante anche il capitolo che compara le principali caratteristiche delle produzioni di epoca koto e shinto. Sarebbe stato interessante avere qualcosa di simile anche per l'epoca shinshinto ma sarebbe stato probabilmente pretendere troppo: in questa fase vengono per così dire mescolati gli stili e le tecniche, e trovare un filo comune da seguire nella produzione shinshinto non è facile.

The Japanese Sword è un'opera sicuramente consigliabile per un primo avvicinamento all'intricato quanto affascinante mondo della spada giapponese, fornendo informazioni precise e per quanto possibile dettagliate e complete.