Ogni volta che un grande maestro scompare sale il timore che il futuro non permetterà di avere personaggi del medesimo livello. I pareri su Nagisa Oshima, grande regista, non sono stati unanimi, e anche chi scrive deve confessare di non avere sempre compreso il suo messaggio. E' probabilmente una prova, oltre che della nostra pochezza, anche della indispensabilità di figure di riferimento che mettano in dubbio quanto diamo incautamente per scontato, obbligando ogni giorno a verificare quanto fatto e quanto ancora da fare. Per onorare la memoria di Oshima sensei, nato a Kyoto nel 1932 e scomparso il 15 gennaio 2013, segnaliamo le recensioni di una delle sue opere più importanti, Furyo,  nonché di Gohatto, che era già programmata: vede la luce quando scompare l'autore dell'opera.