Il leitmotiv del viaggio è abbastanza preciso ed è mirato inequivocabilmente ai praticanti di aikido che vogliano esplorare un certo tipo di giappone e un certo tipo di giapponesi. certo, non è un tour "vedo tutto e non capisco niente" ma un approfondimento di quello che hanno studiato o stanno studiando del giappone. Vivere una settimana all'interno del santuario , in modo spartano e con ritmi scanditi da riti e liturgie non capita a tutti e nemmeno tutti i giorni, e sicuramente può essere per chi è pronto ad accettarlo, un modo di avvicinarsi a un Giappone meno stereotipato , più intimo e meno accessibile.

Per quello che riguarda la recitazione o canto di formule contenenti poteri magici, si attinge alle antiche concezioni cosmogoniche dei suoni occulti (kotodama) presenti nel mondo sciamanico prebuddhista e poi riadottate nei mantra del buddhismo esoterico.. (e anche qui, lo zen arriva dopo..)

D'altra parte non conosco altro Paese che abbia al suo interno una pluralità di tradizioni religiose cone in Giappone. La cosistenza di culti e riti che si mischiano e si confondono è veramente peculiare.

 

Io propendo sicuramente per la seconda corrente, e cioè non credo che attualmente oomoto (ômoto) e aikido siano necessariamente legati. Anzi: attualmente l'arte marziale decisamente correlata all'oomoto è il waraku del M° Maeda, una forma di aikido in propria versione personalizzata...

E' innegabile tuttavia che Ueshiba Morihei fosse seguace di questa nuova religione, come sono storicamente fondati i suoi rapporti di amicizia con Onisaburo Deguchi; per questo trovo interessante per un praticante di aikido approfondire il contesto storico e culturale in cui la disciplina che pratica, si è sviluppata.

Sono d'accordo, come dici, che le due discipline possano andare bene assieme, visto che l'aikido è giustamente una disciplina "per tutti", e che l'Oomoto predica "l'amore e la fratellanza universale" e ha come seconda lingua l'esperanto per avvicinarsi a tutti..

Quello che bisogna far fugare ferocemente è l'idea che l'aikido abbia qualche cosa a che fare con lo zen.. a cui tanti fanno riferimento per qualsiasi cosa giapponese..

Questa idea di viaggio nasce proprio dalla mia tesi di laurea, che ha suscitato tanto interesse fra i praticanti di aikido ,

e penso sia in effetti un buon punto di partenza per chi vuole approfondire la storia della disciplina che sta studiando

e del Paese in cui è nata..

E' stato il mio professore di università, specializzato in Religioni e Filosofie dell'Estremo Oriente e anch'egli praticante di Jujutsu,

(Matteo Cestari) a sollecitare questo interesse per le origini dell'aikido e seguirmi nella stesura della tesi.

Sono entrata quindi in contatto con l'Oomoto già nel 2004, prima nella sede di Tokyo che ha una buona biblioteca,

poi incontrando il rappresentante dell'ufficio internazionale durante una conferenza interreligiosa di Sant'Egidio a Milano.

Infine sono stata invitata più volte nei centri amministrativo di Kameoka e spirituale di Ayabe

http://www.oomoto.or.jp/English/enSeic/seicm-en.html

dove ho incontrato la leader spirituale (discendente di Deguchi Nao) e i vari sacerdoti..

Ho tante foto di luoghi e persone se ti interessano.

Per quello che riguarda il viaggio dunque, si tratta di un itinerario un po' particolare, in un Giappone decisamente lontano dai ritmi frenetici della capitale e in una dimensione tutta un po' "spirituale", nel quale racchiudo sia l'esperienza esclusiva della vita presso un complesso religioso di origine shintoista, la visita e soggiorno presso il centro di origine della scuola buddhista Shingon (monte Koya), e una bella passeggiata fra le montagne della penisola di Kumano, l'area associata alle antiche tradizioni del misticismo giapponese, dove M° Ueshiba andava a fare le abluzione nelle cascate ghiacciate..

Insomma, una bella panoramica del sincretismo giapponese senza tralasciare aspetti più "terreni" nelle capitali antiche Kyoto e Nara.

La prima settimana si svolge interamente presso il santuario di Oomoto

e grazie alla loro ospitalità, si potrà vivere completamente in una atmosfera

unica e privilegiata, approfittando oltre a tutto della meravigliosa festa d'autunno

che si svolge proprio in quel periodo.

La seconda settimana invece, indagherà i luoghi più sacri e spirituali del Giappone

con visita al Monte Koya, al sentiero dei pellegrini - Kumano Kodo,

oltre alla visita più "turistica" delle antiche capitali Kyoto e Nara.