Normalmente si usa fare il consuntivo di una attività alla fine di un ciclo, preparando contemporaneamente un preventivo - di massima o dettagliato - per il ciclo successivo. La società moderna però ha cicli talmente rapidi, e parametri vitali talmente complessi e in evoluzione o trasformazione costante, che spesso si è nell'obbligo di fare analisi accurate della situazione ad intervalli di tempo molto ridotti. E' tempo di fare il consuntivo di musubi.it? Nel mondo della rete, uno di quelli in cui queste considerazioni sono particolarmente necessarie, le analisi debbono essere praticamente giornaliere. E' sempre tempo di consuntivi e preventivi.

Ritorna l'anno del serpente... Si augurano in molti che sia migliore di quello appena passato, che ha lasciato spesso spiacevoli ricordi. Non rinunciamo per questo al consueto rendiconto di fine anno. Com'è andata per Musubi?

 

 

 

 

 

Quando si parla di arte giapponese immediatamente vengono alla mente di tutti, o quasi, alcuni nomi: Hiroshige, Kuniyoshi, Utamaro, Hokusai...

Furono tutti artisti che produssero prevalentemente stampe; sarebbe estremamente riduttivo dire o pensare che l'artista giapponese abbia preferito esprimersi nelle stampe, dobbiamo comunque riconoscere che è in questa espressione artistica che il Giappone ha manifestato una assoluta originalità e ha prodotto varie generazioni di artisti incomparabili.

A differenza dell'arte nostrana che si esalta nella rappresentazione di temi alti, basti pensare alla Cappella Sistina, al David o al Mose di Michelangelo, l'artista giapponese ama rappresentare la realtà; sia esaltandola ed idealizzandola, sia caricandola fino a farla diventare appunto caricatura, sia rappresentandola fedelmente, o andando a cercare in fenomeni apparentemente trascurabili come lo scorrere di un ruscello di montagna, le tracce dell'armonia dell'universo. Le stampe giapponesi avranno quindi una parte molto importante nel nostro sito.

 

Hokusai: Kanagawa-oki nami-ura (Sotto l'onda al largo di Kanagawa) dalla serie Trentasei vedute del monte Fuji, visibile in mezzo tra le onde. Quando si parla di stampe giapponesi quasi tutti materializzano nel loro immaginario questa celeberrima opera. Questo esemplare in particolare proviene dlla collezione di Claude Mone, grande pittore francese molto legato allo studio della cultura giapponese, e che ne trasse continua fonte di ispirazione.

La nostra ambizione è di allargarci man mano a macchia d'olio fino a ricoprire tutti i campi in cui l'artista giapponese ha scelto di esprimersi. E non sono certamente pochi: la fantasia dell'artista nipponico si esprime anche attraverso oggetti di uso quotidiano, ovviamente raggiungendo le vette più alte quando la committenza è di rango elevato. E' così che sono nati oggetti quotidiani di ogni tipo considerati tuttavia tesoro nazionale, come scatole di lacca, tazze da té, guardie ed accessori di spade.

 

Hiroshige: Sumidagawa Sujijin-no mori Massaki (Il quartiere Massaki e il santuario Sujiin-no mori sul Sumidagawa) dalla serie Cento vedute di Edo. Un albero di sakura, fiore simbolo del Giappone e del samuraii serve da quinta al paesaggio. I fiori, doppi, sono della varietà yaezakura e questo giustifica l'inserimento dell'opera nella sezione del libro dedicata alla Primavera (questo albero fiorisce tardivamente rispetto al sakura tradizionale). Il fiume Sumida domina maestosamente la scena, ed il santuario di Sujijin-no mori è seminascosto dal tronco dell'albero: l'arte giapponese non ama le ostentazioni, preferisce obbligare l'occhio e l'animo dell'osservatore ad una ricerca attenta.

L'Aikikai d'Italia:

Nel 1942 il creatore dell'aikido, Morihei Ueshiba, fondò lo Zaidan Hojin Aikikai, per diffondere la sua arte. Nel 1964 inviò in Italia per diffondervi l'aikido il maestro Hiroshi Tada, che nel 1970 fondò l'Aikikai d'Italia. Nel 1978 l'Aikikai d'Italia ottenne il riconoscimento della personalità giuridica dallo stato italiano con decreto del Presidente della Repubblica.

 

 

 

 

 

 

 

L'Aikikai d'Italia oggi:

L'Aikikai d'Italia, diretto ancora dal maestro Tada, conta circa 6.000 iscritti e 250 dojo affiliati, in tutta Italia. E' riconosciuto dallo Zaidan Hojin Aikikai e tutela la qualità dell'insegnamento dell'aikido, fissandone i requisiti per l'accesso e richiedendo agli insegnanti un continuo aggiornamento. Oltre ai corsi normali nei dojo, all'interno dell'Aikikai vengono organizzati numerosi raduni durante i fine settimana, nel corso dei quali i praticanti di diversi dojo e differenti città si allenano assieme sotto la guida di esperti insegnanti.

 

 

 

 

 

Cosa comporta l'iscrizione:

L'iscrizione all'Aikikai d'Italia costa 35€ ed ha validità per l'intero Anno Accademico che va dal 1. settembre al 31 agosto. Comprende l'assicurazione per gli infortuni, che copre anche la responsabilità civile, e l'abbonamento alla rivista Aikido che viene consegnata presso i dojo. E' necessario allegare alla domanda di iscrizione un certificato medico di sana e robusta oostituzione, che attesti la capacità di praticare sport non agonistico. Ulteriori informazioni sul sito www.aikikai.it

 

 

 

 

 

 

Le regole Aikikai:

Il praticante inizia come mukyu, ossia senza grado, e sostiene periodicamente esami per verificare il suo stato di avanzamento. Non sono previste cinture colorate per indicare il grado degli allievi, che devono superare 6 esami, dal 6. al 1. kyu, prima di essere considerati esperti. A quel momento sono ammessi all'esame di shodan, superato il quale indossano la cintura nera e l'hakama, e via via ai successivi esami dan.

 

 

 

 

 

 

 

I riconoscimenti Aikikai:

Al momento dell'iscrizione il praticante riceve un tesserino di colore verde in cui vengono registrati i gradi conseguiti e i raduni cui ha partecipato. Al raggiungimento del 4. kyu gli viene consegnato un libretto del tipo in uso presso le università, in cui vengono registrati i passi della sua carriera. Al conseguimento del grado shodan viene consegnata la Yudansha card, il "passaporto" del praticante di aikido, emessa dallo Zaidan Hojin Aikikai di Tokyo. Ogni esame superato comporta la consegna di un diploma, accompagnato per i gradi dan dal diploma dello Zaidan Hojin Aikikai.

Lo staff di Musubi si riserva il diritto ed il gusto di contrassegnare con questo bollino scritti, lavori artistici, scuole o persone che considera  interessanti e meritevoli di essere segnalati.

La speranza è che si tratti in ogni caso di riferimenti "reali", così come siamo reali noi e voi, lasciando ai riferimenti virtuali la parte, interessante ma pur sempre limitata, che loro compete.

Le cose reali ci piacciono, e molto: speriamo di poter riempire questa sezione di libri, di conferenze, di raduni, di oggetti (una bella katana, un bel kimono...), di persone (maestri, kohai, senpai...) e di quanto altro ci capiti o vi capiti di incontrare nel cammino della cultura giapponese che colpisca favorevolmente.

Sentitevi liberi di segnalarci i vostri  incontri più piacevoli; ovvio che li verificheremo prima di giudicare se meritino il nostro bollino blu, ma ogni volta che questo sarà possibile ne saremo felici; non siamo gelosi: vorremmo anzi che il mondo si riempisse di bollini blu, per noi e per voi.

Si troveranno sparsi qua e là nelle varie sezioni del sito, quindi abbiamo pensato di raccoglierli anche qui tutti assieme, in modo da offrire al lettore una panoramica completa di cosa ci sentiamo di approvare e consigliare, qualunque sia l'argomento.

 

 

 

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