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L'arte dell'ukiyo-e, nacque in epoca Edô (1603-1868), dal nome dalla nuova capitale (l'odierna Tokyo). Devastata dalle fiamme nel gennaio del 1657, la ricostruzione fu rapida ed altrettanto radicale quanto la distruzione: interi quartieri vennero ricostruiti da zero, ed il distretto dei divertimenti, Yoshiwara, dove vennero trasferiti teatri e case a luci rosse, riaprì i battenti nell'agosto dello stesso anno.

La sottocultura degli abitanti e frequentatori di questi quartieri, definita ukiyo ossia oscura dalle autorità, si appropriò con un moto di ribellione titanica della parola, attribuendole il significato di fluttuante: il fluttuante mondo del piacere.

La millenaria arte della stampa venne utlizzata sempre più spesso per accompagnare recensioni e critiche degli artisti attivi nel mondo fluttuante: uno dei primi  a impegnarsi in questo campo fu nel 1672 Hishikawa Moronobu. Era nato un genere artistico destinato ad allargare i suoi orizzonti fino a descrivere con occhio a volte poetico, a volte sarcastico, a volte crudemente realistico, luoghi personaggi, usanze e anima del Giappone.

Hishikawa Moronobu: l'eroe Yorimitsu mostra all'imperatore la testa del demone Shuten Doji da lui ucciso