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Saremmo dunque nel 1943, nel pieno dello sforzo bellico del Giappone, con le strade di Tokyo percorse da cortei patriottici.

Ma i conti non tornano ed il maestro Kurosawa ci perdonerà questa pignoleria. Se il professor Uchida è andato in pensione a 60 anni dobbiamo arrivare al 1949, poiché era nato nel 1889.

E' verosimile che l'azione sia stata spostata al tempo di guerra per esigenze artistiche e probabilmente per potervi inserire alcune riflessioni di Uchida che altrimenti sarebbero risultate fuori tema.

Non possiamo però accettare il 1943, per le ragioni che spiegheremo in seguito.

 

Qualunque sia l'anno, è probabile che sia verso la fine del 1944, il professor Uchida si sta trasferendo, nella stessa strada ove sfila sullo sfondo il corteo, bandiere al vento.

Vorrebbe trascorrere lì la sua nuova intensa vita di professore in pensione ma attivo e prolifico scrittore.

 

 

 

 

 

 

 

Il nucleo dei suoi fedelissimi allievi gli è ancora vicino: non intendono rinunciare all'intenso rapporto che li ha legati al loro sensei.

Tra gli attori che li impersonano troviamo due protagonisti di Ran: nei panni del leader degli ex-allievi, Takayama, il fosco consigliere Kurogane (Hisashi Higawa) e in quelli di Sawamura l'imbelle erede al trono Taro (Akira Terao), qui in ruoli decisamente più rilassati.

La fedele compagna del professor Uchida è anche lei una vecchia conoscenza, la nota attrice Kyoko Kagawa che ebbe un breve ma intenso ruolo in Akahige.

Il gruppo di allievi, composto di persone destinate ad avere ruoli importanti nella società ed abituate a considerare il loro amabile quanto svagato sensei come una persona fragile ed inadatta a badare a se stesso, si preoccupa. La nuova casa è molto accogliente, fin troppo forse, nonostante gli intimidatori cartelli appesi qua e là dal professore per scoraggiare gli ospiti.Ogni suo tentativo di crearsi un alone di scontrosità è infatti irrimediabilmente destinato ad attirare la simpatia e la benevolenza di chiunque lo conosca.

La casa sembra però un po' troppo esposta alle incursioni dei ladri, e per questo Takayama ed un altro dei fedelissimi decidono di simulare una incursione notturna per rendersi conto di persona dei punti più vulnerabili.

E' con immenso stupore (e poi con grande divertimento) che scoprono che Uchida dopo tutto sa pensare a se stesso.

Al contrario dei burberi cartelli destinati agli ospiti, quelli per i ladri sono premurosi e gentili: indicano la strada da seguire, indirizzano verso una stanzetta dove sono previsti per loro generi di conforto, mostrano l'uscita e ringraziano per la visita.

 

Il professore e la sua pazientissima moglie non godranno però a lungo della nuova dimora: una pesante incursione delle forze aeree americane la rade al suolo. Potremmo ipotizzare che si trattasse della operazione denominata Meetinghouse, che il 25 marzo 1945 distrusse il 25% di Tokyo e secondo stime prudenziali causò oltre 100.000 vittime. In ogni caso, la data va compresa tra il febbraio e l'agosto 1945, invalidando la datazione del ritiro in pensione al 1943, poiché si suppone che non sia passato ancora un anno.

Quello che conta comunque è che ad Uchida non rimane che rifugiarsi in una misera capanna, di dimensioni ridottissime ed esposta alle intemperie, dove dovrà trascorrere diverso tempo. Ma, come vedremo, si adatterà con grande filosofia.