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Ronin11E' scesa la notte. Suk'emon è in agguato in attesa del passaggio di Kira, armato di lancia. Lo assale.

Grande è la sua sorpresa quando trova più resistenza di quella che si aspettava, per comprendere poi infine che irriconoscibile nel costume di scena dell'eroe Benkei non c'è Kira bensì lo stesso Tsunatoyo.

In qualche modo insospettito aveva voluto così accertarsi di persona di quali fossero le sue vere intenzioni e in ogni caso evitare un ingiustificato attacco a Kira, non essendosi ancora pronunciate le autorità..

E' inaccettabile che con la mano destra si chieda il perdono e con la sinistra si cerchi la vendetta. Ma non denuncerà Suke'mon: dopo averlo gettato al suolo lo apostrofa duramente mettendolo di fronte alla stoltezza delle sue intenzioni. Poi volta le spalle e si avvia verso il palcoscenico per recitarvi la parte di Benkei.

Ronin12Anche Oishi ha avuto degli incontri, dei confronti.

Ha chiesto e ottienuto un colloquio con alla sua ex moglie Oriku (Shizue Yamagishi).

Un incontro cordiale, per quanto non vi siano spiegazioni da parte di Oishi sulla sua richiesta di divorzio e sulla sconsiderata condotta che ne è seguita, trascinandosi ubriaco da un locale notturno all'altro, e rifiutando ogni proposta di entrare al servizio di altri feudi.

E' evidente che lei ha compreso le ragioni di questo cammuffamento, che altro non è.

Sapere però che Oishi l'ama tuttora renderà più duro separarsi per sempre.

 

 

 

 

Ronin13E' tornato l'inverno, Edo è ammantata di neve. Oishi vi si è recato, ed è andato a fare visita a Yosen'in Asano, la vedova del suo signore. 

Accetta solo un assaggio del sake che gli viene offerto, dicendo sorridente che in realtà non lo apprezza quando crede la gente. E si schermisce sempre sorridente quando si allude alla sua ancora intatta sete di vendetta.

Ma il momento è giunto: Yosen'in ha sentito dire che in primavera, quando le strade saranno percorribili, Kira si trasferirà nel castello di suo figlio, importante feudatario della dinastia Uesugi, dove nessuno potrà raggiungerlo.

E' vero: è arrivato il momento della vendetta. Ora o mai più.

 

 

 

Ronin14Nella fredda notte del 14 dicembre 1702, dopo aver ucciso Kira Yoshinaga Oishi e i 46 fedelissimi ancora ai suoi ordini ne depongono la testa recisa sulla tomba di Asano Takumi no kami Naganori.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ronin15Dopo essersi denunciati alle autorità vengono posti in custodia presso le dimore di quattro importanti feudatari e Il gruppo più consistente si trova sotto custodia di un ramo della dinastia Hosokawa.

Dovranno attendere, Ancora una volta.

Quando nel febbraio successivo il signore di Hosokawa conosce il verdetto dello shogun, che prescrive ai 47 ronin il seppuku, ordina di portare loro dei magnifici fiori.

Gli appare troppo crudele permettere che conoscano il loro destino in modo freddo e formale all'arrivo del messaggero dello shogun. Quei fiori sono un messaggio indiretto che farà loro comprendere che il destino sta per compiersi.

Scompariranno dal mondo dei viventi, per entrare come abbiamo visto nella leggenda, nel marzo successivo

 


 

Ronin16Manca molto a questo tentativo di recensione, ma sono omissioni volute.

Non avrebbe senso "raccontare" ancora, dettagliare la trama, accennare ad altri personaggi. Le opere vanno viste in prima persona, tentare di raccontarle è vano.

L'augurio che ci poniamo è che il lettore senta al termine di queste note il desiderio di prendere visione di Genroku Chushingura  per trovare conferma di quanto abbiamo tentato di illustrare ma soprattutto per scoprire quanto il recensore non ha scritto, o non ha visto, o non ha compreso.