La pubblicazione di una innocente foto ricordo su Facebook ha innescato una discussione su cui vale la pena di tornare. La foto, risalente al 1972, raffigurava gli allievi che avevano sostenuto presso il dojo di Meta di Sorrento una sessione di esami tenuta dal maestro Hiroshi Tada e dal maestro Pasquale Aiello. Nel commento si scriveva che Tada sensei era all'epoca 8. dan. Calendario alla mano a qualcuno non sono tornati i conti e ha chiesto se veramente a quella data il maestro avesse già ottenuto il massimo riconoscimento tecnico. Apparentemente una semplice curiosità, ma questa innocua domandina ha innescato alcune riflessioni che vorrei condividere.
Gli antichi dicevano conosci te stesso. Il motto della società moderna assomiglia piuttosto a un scegli te stesso. Si sono persi gli ausili all'orientamento dell'essere umano, che si sorprende spesso a chiedersi chi sia, e quale sia lo scopo della sua esistenza. Si ritrova allora in una sorta di supermercato, spingendo il carrello lungo interminabili corsie, i cui scaffali offrono ogni sorta di identità e di missione di vita. Non ha importanza se sia o meno congruente con la persona: in quanto essa ignora tutto di sé stessa. Non ha importanza se sia funzionale: si potrà sempre sostituire in seguito la merce.
Tra i vari gruppi Facebook che si occupano di aikido c'è quello dell'antico sodale Simone Chierchini (avrà fatto un salto sulla sedia vedendosi definire antico, all'epoca dei fatti e misfatti seguenti era una specie di mascotte del gruppo di praticanti del Dojo Centrale). Ultimamente ha sollevato un problema e lanciato riprendolo dal suo sito un incitamento: l'aikido può essere un utile strumento di integrazione tra uomini e donne di culture ed etnie diverse?
La serie The man in the high castle (L'uomo nell'alto castello), prodotta da Amazon e distribuita a quanto ne so esclusivamente on line sul canale Prime Video, inizia con la pratica in un dojo di aikido, cui si dedica la principale protagonista. E' un tema che ritornerà periodicamente nel corso della lunga narrazione, di cui al momento è terminata la terza stagione - ognuna di 10 puntate - ed è annnunciata la quarta e ultima. La protagonista è infatti una praticante di aikido.