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Il progetto prevedeva anche un giardino minerale ai piedi della torre.

Di conseguenza vi vennero depositate grosse rocce, pietre e ciottoli, per ricreare un'ambientazione montana ove potessero scorrere ruscelli e cascate.

L'architetto Marcel volle che vi venissero impiantate essenze tipiche del Giappone e che ogni elemento racchiudesse una simbologia fedele a quella originale che sottintende all'architettura del giardino giapponese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un bacino di non grandi dimensioni è destinato a raccogliere le acque che scorrono in discesa, e piccoli sentieri sono disegnati nell'assieme.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il piccolo ambiente è dominato da un grande acero giapponese che si trova praticamente al centro.

Sono presenti anche gingko, bambu e felci, nonché pini silvestri trattati per avere un aspetto quanto più simile sia possibile a quelli giapponesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tra i fiori spiccano azalee, camelie ed agapi.

All'ingresso si trovano dei caprifogli ed altre felci, potati per dar loro un aspetto ordinatamente sferico o naturalmente informale.

Il lato sinistro del giardino non è purtroppo accessibile.


Sfortunatamente infatti i problemi di assetto della torre si sono ripercosi anche sul giardino: le rocce si stanno sgretolando, ed in attesa che la commissione istituita suggerisca i provvedimenti più immediati da adottare, il giardino è stato chiuso al pubblico.

E' comunque possibile apprezzarlo anche da fuori - nella parte accessibile - senza particolari difficoltà.

Come abbiamo ripetutamente detto, e a somiglianza di molti giardini giapponesi, non è di grandi dimensioni. Non si può dire che sia mantenuto in maniera impeccabile, visti i problemi che abbiamo menzionato, né possiamo assicurare che tutti i canoni dell'arte giapponese vi siano rispettati a pieno.

Ma per quanto alcuni di quei principi non siano chiaramente stati assorbiti completamente dall'architetto Marcel, la mano della natura ha fatto il resto

Rimane un ambiente molto gradevole, ove si provano sensazioni di pace e di armonia con la natura.

Natura che si esprime con mille colori e mille aspetti diversi, o con mille sfumature delle stesse tonalità e mille variazioni sulla stesso tema, senza richiedere grandi spazi e grandiosi scenari.