La spada è acuta, pungente, affilata, forbita, fatale, formidabile, lucida, nuda, fina, forte, ben temprata, nobile, perfetta”

Agesilao Greco, La spada e la sua disciplina d'arte, 1912

Nel corso dei millenni si sono sviluppate in Giappone molte scuole di arte marziale ad opera dei samurai, guerrieri paragonabili all'immagine dei nostri cavalieri medioevali, che rifiutarono di arrendersi al "progresso" e decisero di tramandarle fino ai nostri giorni, mettendole però a disposizione di obiettivi da tutti condivisibili e rifiutando confronti inutili e sanguinosi.

Tutte le arti marziali antiche (koryu) richiedono la padronanza delle armi tipiche del samurai: la lunga spada ricurva (katana), la daga da fianco (wakizashi) da cui mai si separava, il pugnale, tanto, da portare in battaglia come estrema risorsa. Anche in aikido, l'arte da cui questo sito è nato, si studia l'uso delle armi ma solo come completamento di una complessa ed affascinante serie di tecniche - originalmente di difesa - da eseguire a mani nude.

Tuttavia per il proprio approfondimento culturale molti praticanti di aikido si dedicano alla cultura delle armi tradizionali, viste non come strumenti per offendere ma come strumenti per la costruzione ed il mantenimento del proprio livello interiore.

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Dietro ogni scuola c'è un personaggio chiave che ha avuto l'intuizione e la forza di crearla o di renderla grande: un maestro. E ci sono i maestri suoi discepoli, che ne hanno trasmesso il messaggio.

Il Giappone ha avuto grandi maestri di arti marziali o cerimoniali, di arti applicative o di arti figurative. Qui troverete, in ordine cronologico, le biografie di grandi maestri di arti marzial ma quasi tutti loro hanno praticato anche altre arti tradizionali.

Studiare le vite, i pensieri, le opere e i percorsi di formazione e di approfondimento dei grandi maestri del passato, i loro metodi di vita e di studio, è quanto raccomandano incessantementei dai grandi maestri contemporanei.

Attraverso il loro insegnamento ognuno può arricchire la propria cultura ed allargare verso nuovi orizzonti la propria visione del mondo.

La tradizione marziale del Giappone è oltremillenaria, ed i primi guerrieri di cui sia pervenuta memoria storica risalgono al VII - VIII secolo della nostra era.

Da allora una catena ininterrotta di figure eroiche si è proungata fino al XIX secolo.

Le scuole che hanno trasmesso la loro conoscenza fino ai giorni nostri ed i testi classici a noi pervenuti sono comunque risalenti perlopiù ad epoche successive al XV secolo.

Avere una visione d'assieme della cultura marziale giapponese non è assolutamente facile, visto l'arco di tempo coinvolto e la molteplicità di scuole, spesso divise in varie branche (ha) seguendo le vicende personali ed i cambi di residenza di questo o quel maestro.

Ci auguriamo che la possibilità di consultare un congruo numero di schede di approfondimento aiuti i ricercatori ed i praticanti nel loro percorso.

Circostanze straordinarie hanno fatto sì che l'insegnamento di grandi maestri giapponesi del passato sia giunto fondamentalmente intatto fino a noi.

Attraverso le loro opere, attraverso i loro esempi di vita, attraverso le scuole che hanno fondato, su basi così solide da sfidare i secoli.

Dovremmo definirli maestri di ieri oppure maestri del passato, ma la statura di questi personaggi li eleva al rango di maestri di sempre. Le loro storie, le loro scelte possono risentire dei tempi in cui vissero, esserne condizionate.

I principi che ci hanno lasciato sono invece senza tempo e senza luogo, rimarrranno con noi per sempre a patto di accostarvisi col dovuto rispetto ai testi che ci hanno trasmesso, studiandoli al fine di metterli in pratica, col massimo impegno.