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Bertini F. Il colore del gesto
Flavio Bertini. Il colore del gesto
Occorre immediatamente rendere conto al lettore della natura di questa pubblicazione, che potrebbe apparire fuori posto collocata come è all'interno dei testi tecnici di aikido. Non vi viene infatti data alcuna spiegazione tecnica ed è dedicata, prende ispirazione, da un'arte che non è aikido. Tuttavia sappiamo o perlomeno dovremmo sapere che anche l'aikido è un'arte, un'arte estremamente complessa e affascinante che si esprime attraverso il corpo del praticante e lascia tracce unicamente nella sua mente e nel suo spirito, ossia nella sua capacità di omologarsi alle leggi dell'universo dando voce e capacità di esprimersi al suo spirito vitale, quello che in giapponese viene appunto chiamato ki.
L'architettura giapponese
Osvaldo Lilliu ci ha recentemente lasciato, dopo una lunga vita dedicata all'arte in ogni suo aspetto. Fu uno dei pionieri dell'aikido in Italia e dopo il suo ritorno alla Sardegna fu una figura di spicco nello sviluppo a Cagliari di questa arte apparentemente lontana. Sviluppo importante che attirò l'attenzione di Hosokawa sensei, al punto di voler avere là il suo dojo e la sua dimora,
O sensei
Nel 1997 assieme a Giancarlo Pezzulli e Giovanni Granone iniziai la creazione del sito ufficiale dell'Aikikai d'Italia (www.aikikai.it). Una avventura durata per me più di 10 anni e che mi ha dato molto, un molto che ho cercato di restituire nei limiti delle mie capacità ai lettori. Sono tornato anche negli anni seguenti a collaborare, ma adesso come alcuni sanno ho preso strade apparentemente diverse pur considerandomi ancora sullo stesso cammino. Ma nonostante non sia più presente da molti anni, Wikipedia alla voce aikido continua ancora a citare tra le fonti la mia biografia del fondatore dell'aikido Ueshiba Morihei, che molti amano chiamare o sensei (grande maestro). Fu pubblicata su aikikai.it oltre 20 anni fa ma da molto tempo è stata tolta. Ritengo giusto ripubblicarla, con qualche aggiustamento, correggendo i refusi sopravvissuti fino ad oggi e i palesi errori scoperti nelle ricerche successive. Ma lasciando ove possibile il testo originale, con tutti i suoi difetti e - se ce sono - pregi.
P.B.
La Foto
Sì, questa foto ha rappresentato per molti una svolta nella vita; vederla, innamorarsi di quest'arte, salire sul tatami, accorgersi fin dal primo minuto che su questa bicicletta si pedala, e tanto!
E continuare a pedalare, pedalare. Smettendo inevitabilmente, prima o poi.
Non di pedalare! Ma di chiedersi dove si arriverà: che importa?