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Non sappiamo in realtà quanto sia rimasto dell'insegnamento tecnico di Miyamoto Musashi. Ebbe tre figli adottivi, dei quali Mikinosu scomparve prematuramente compiendo seppuku dopo la sconfitta del suo signore, Iori divenne ministro nel feudo degli Ogasawara, Hirao Yoemon maestro d' armi dell'importante feudo di Owari, e diversi allievi fedeli tra cui Terao Magonojo cui è dedicato il Gorin no sho.

Aldilà delle vicende del suo amore per Otsu, tormentato e contrastato dal desiderio e dalla necessità di percorrere la via del guerriero, uno dei temi dominanti del romanzo di Yoshikawa, non sappiamo se abbia avuto una mogile, e non ebbe discendenti naturali.

Certamente, essendo entrato al servizio degli Hosokawa come maestro d'armi e avendo fondato la scuola Niten Ichi ryu, tuttora esistente, ha diffuso con la pratica il suo messaggio, ma nei suoi scritti ha ammonito soprattutto a serbare intatti i principi di rettitudine e di ferma determinazione, senza approfondire gli aspetti tecnici, da lui ritenuti meno importanti rispetto ai primi.

Ma si potrebbe dire che già questo è un grande, importante, insegnamento.

Oltre ai 21 precetti del Dokkodo, riportati in precedenza, le sue opere principali sono tre. Lo Enmei ryu Kenpo sho (Scritto sulle tecnica della scuola di Enmei) che si dice sia stato composto quando Musashi aveva 22 anni, in contrasto con quanto abbiamo visto dichiarare dallo stesso Musashi nel Gorin no sho: "Giunto ai trenta anni ho riflettuto sulla mia vita precedente e ho concluso che le mie vittorie non dipendevano da una piena comprensione dei principi dell'arte".

Si può però pensare che questa frase implichi la condanna di quanto scritto in precedenza senza necessariamente significare che nulla sia stato scritto prima dell raggiungimento della comprensione, che Musashi situava ai 50 anni di età e quindi intorno al 1634.

Il secondo testo, lo Yoho Sanjugo, ossia Trentacinque scritti sulla strategia, venne composto nel 1641 e dedicato ad Hosokawa Tadatoshi.

L'anno seguente la salute di Musashi divenne malferma: soffriva di dolori nevralgici dovuti probabilmente a un tumore ai polmoni, e si ritirò nellla caverna Reigando.

Qui, pochi mesi prima della morte, iniziò la stesura della terza opera, il Gorin no sho.

Senza alcuna ombra di dubbio la sua opera più conosciuta. Viene tuttora studiata, anche fuori dal Giappone, come un breviario dei principi guida che possono portare ogni essere umano al successo, non solamente il guerriero alla vittoria in battaglia.

Gli ultimi suoi istanti di vita vengono riportati nella cronaca Hyoho senshi denki:

 

Al momento della morte, si tirò su, allacciò la cintura inserendovi il wakizashi.  Si mise da solo seduto, con un ginocchio drizzato verticalmente, la spada nella mano sinistra ed un bastone nella destra. Morì in quella posizione, alla età di 62 anni. I maggiori vassalli del signore Hosokawa si riunirono e celebrarono con dolore la cerimonia. Eressero una tomba sul monte Iwato, dietro ordine del signore.

 

La scuola Niten ichi ryu rimaneva affidata ai suoi principali discepoli: Furuhashi Sozaemon e i due fratelli Terao: l'irruento Magonojo cui affidò il manoscritto del Gorin no sho con l'incarico di bruciarlo, ed il più giovane Kyumanosuke, più riflessivo anche se meno dotato tecnicamente cui aveva affidato lo Hyoho Sanjugo. In seguito Magonojo declinò l'incarico di caposcuola lasciandolo a Kyumanosuke.

Questi, ottenuto in prestito per pochi giorni il Gorin no sho prima che venisse distrutto, su ordine del signore Hosokawa Mitsuhisa ne fece due copie di cui una tenne per se consegnando l'altra, che ci è pervenuta, ad Hosokawa.

 

La successione all'interno della scuola non fu, forse per volontà dello stesso Musashi, necessariamente ereditaria come di consueto.

Questa è la linea di successione:

Miyamoto Musashi Fujiwara no Genshin

Terao Kyumanosuke Nobuyuki

Terao Kyoemon Katsuyuki

Yoshida Josetsu Masahiro

Santo Hikozaemon Kiyoaki

Santo Hanbei Kiyoaki

Santo Shinjuro Kiyotake

Aoki Kikuo Hisakatsu

Kiyonaga Tadanao Masazane

Imai Masayuki Nobukatsu

Iwami Toshio Gensho (Harukatsu)

La scuola Yoho Niten Ichi ryu è tuttora attiva, e si possono leggere - in inglese - alcune interviste rilasciate in occasione di seminari in Francia dal caposcuola, soke Iwami Toshio, undicesimo successore di Miyamoto Musashi, a questo indirizzo. Il sito ufficiale della scuola Hyoho Niten Ichi ryu - riconoscuta dalla Nihon Budo Kyokai - è in giapponese.

Come spesso avviene, specialmente per scuole che hanno diversi secoli di storia alle spalle, si sono col tempo separate alcune branche. Il sito della scuola Hyoho Niten Ichi ryu guidata da Yoshimoti Kiyoshi è in inglese.

La presenza nel programma tecnico dello Yohon Niten Ichi ryu di alcune armi utilizzate dagli avversari di Miyamoto Musashi va vagliata con attenzione: secondo diversi esperti si tratterebbe di integrazioni introdotte successivamente non facenti parte inizalmente del metodo del fondatore.