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Alla ricerca. Del tempo non perduto.
Una delle possibili chiavi di una ricerca personale nelle radici della cultura giapponese è la visita di alcuni luoghi topici. Va chiarito immediatamente che si tratta di un tentativo non sempre destinato ad andare a buon fine, perché le trasformazioni del territorio nipponico sono state radicali e a volte non rimane più nulla delle vestigia del passato né tantomeno dello spirito dei tempi passati. Ma le eccezioni, per quanto non facili da identificare, non mancano.
Ken Domon: maestro della memoria
Ken Domon (1909-1990), che qui vediamo in un autoritratto del 1958, viene considerato il maggiore artista fotografico giapponese del XX secolo, e un maestro del realismo. Non ci dichiariamo completamente d'accordo con questa definizione, ma per giudicare di persona, dopo avere da questo articolo avuto una idea delle sue immagini, dovrete fare il possibile per visitare la magnifica mostra che espone le sue opere. Presso l'Ara Pacis di Roma, dal 27 maggio al 18 settembre 2016.
Ikebana: ancora senza parole. Ma...
La cultura giapponese viene spesso considerata ostica, difficile da comprendere e soggetta a complicate regole ancora più ardue da decifrare. Ma c'è, ci può essere, la più semplice delle soluzioni. Viene in nostro aiuto l'arte dell'ikebana.
Frédéric: La vita quotidiana in Giappone
Louis Frédéric
Vita quotidiana in Giappone al tempo dei samurai (1185-1603)
Rizzoli, 1987-2018
Nel 1940 lo studioso corso Jérôme Carcopino pubblicò il testo La vita quotidiana a Roma all'apogeo dell'impero che per la prima volta proponeva anche al grande pubblico, in linguaggio accessibile per quanto rigoroso, una visione del mondo dell'antichità non limitata alla illustrazione di manufatti artistici ma che tentasse di immergere il lettore nell'atmosfera, nel profumo, di quella cultura. L'esempio ha fatto scuola. Purtroppo - come spesso accade - più nelle fantasiose "traduzioni" del titolo tanto care alle case editrici che nella realtà. Abbiamo quindi dovizia di testi intitolati Vita quotidiana a .... ma ben raramente si avvicinano alla qualità raggiunta da Carcopino e sono anzi molto spesso testi dimenticabili. Non è il caso di questo in esame. Lo raccomandiamo.