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Shinnen: Inizio d’anno

 

Ransetsu

(1653-1707)

Ganjitsu ya

harete suzume no

monogatari


Inizio d'anno
storie di passeri

sotto un cielo sereno

 

kigo:

gan-jitsu, “inizio d’anno”;

harete: “senza nubi”, “aperto”;

suzume no (“di passeri”)

monogatari (“racconti”

 

I passeri che cinguettano sembrano narrare racconti.

L’inizio dell’anno, nel Giappone tradizionale, coincide con gli inizi della primavera evocata dal cinguettare dei passeri e dal limpido cielo che si stende sul mondo come una promessa.

 

 


Onitsura

(1660-1738)

Ô–ashita

mukashi fukinishi

matsu no kaze


Primo giorno dell'anno
un vento di mille anni fa
soffia tra i pini

kigo:

ô ashita: lett. “grande giorno”, il capodanno;

mukashi: lett. “(di) tanto tempo fa”: si noti l’effetto onomatopeico delle due terminazioni in -shi che suggeriscono il sibilare del vento.

 

Un nuovo anno inizia secondo il calendario degli uomini, ma il vento che oggi soffia tra i pini è lo stesso che vide nascere il mondo e lo vedrà morire.

Il tempo dell’esistenza si compie d’accordo alla durata d’ognuna di esse e secondo la percezione che ogni esistenza ha del proprio tempo.

Il tempo, ogni tempo, tuttavia, inizia e termina nel silenzioso cuore del non-tempo, così come appaiono e scompaiono le onde, o le bolle d’aria, sulla superficie del mare.