Tecnica e storia
L'Olimpo della spada - III
Indice articoli
L’olimpo della spada: il nihontō
Spade famose passando per storia, spadai giapponesi e samurai
Parte Terza
Michelangelo Stillante iniziava così nel primo di questi 3 articoli - che potete leggere qui - la sua panoramica sull'olimpo della spada giapponese:
«Tra le migliaia di leggendarie spade fabbricate in Giappone, ce ne sono secondo me alcune che NON possono NON essere menzionate (senza nulla togliere alle altre naturalmente). Vuoi per interesse personale, vuoi per la specificità della lama o per il simbolo che rappresentano»
E continuava nella seconda puntata – la trovate qui - di questo appassionante cammino nel mondo del nihonto.
«L’amore per la katana è incondizionato, subconscio, ancestrale. È ora un termine adottato genericamente in occidente per le spade forgiate in Giappone anche se identifica una sola tipologia di lama. Le lame giapponesi sono caratterizzate da un processo di piegatura, ripiegatura e forgiatura di più tipi di metallo, acciaio duro e fragile e più tenero e flessibile combinati insieme.»
Siamo ora alla terza e ultima puntata: buona lettura.
Ame-no-Murakumo-no-Tsurugi - 天叢雲剣
La Spada Celeste della Raccolta delle Nuvole (di pioggia)
Conosciuta anche come Kusanagi no Tsurugi è uno dei tre sacri tesori del Giappone. Le leggende narrano che sia stata creata da una scheggia della spada del dio della Tempesta Susanoo mentre duellava con un drago/serpente a otto teste e otto code chiamato Yamata no Orochi, per proteggere una famiglia in lacrime dopo la perdita delle figlie mangiate dal drago/serpente.
Causa la sua natura divina e la tradizione shintoista, a nessuno è consentito vedere la spada in questione e la forma e le condizioni della spada non sono state confermate visto che l'apparizione più recente della spada risale al 2019 quando l'imperatore Naruhito salì al trono e la spada era avvolta da un panno. Tuttavia, Shinsuke Takenaka dell'Institute of Moralogy, ha affermato che la versione della spada potrebbe essere una copia e che un altro duplicato è conservato a palazzo e utilizzato per le incoronazioni. Qui vedete una ipotesi del suo aspetto.
Jintachi Koshirae
La spada dello Yokozuna
Lo Yokozuna Dohyoiri è una cerimonia speciale in cui agli spettatori dei tornei di sumo viene presentato lo Yokozuna, il campione assoluto. Il tsuyuharai (露払いい, ossia "spazzatore di rugiada") e’ uno dei due aiutanti che accompagnano lo Yokozuna e l’altro attendente e’ chiamato tachimochi. Mantiene il tachi, lama riservata alla nobiltà, in posizione verticale e con l'ausilio di un panno per non trasmettere il contatto della mano alla preziosa lacca del fodero.
La spada usata si chiama Jintachi Koshirae e il fodero è decorato con mon (stemmi di famiglia) e altre decorazioni, per questo ogni Yokuzuna ha una spada diversa. Molte delle parole preferite dello yokozuna vi sono incise le spade sono realizzate per adattarsi allo stile dello yokozuna.
Piccola nota: nel sumo, gli yokozuna non sono gli unici lottatori con le spade. Il Tategyoji, l’arbitro che decide la partita, porta un wakizashi, lama corta, alla vita.
Nella immagine lo yokozuna Kakuryū Rikisaburō durante l'Aki Basho (torneo di autunno) del 2014 presso il Kokugikan di Tokyo. Fonte: Wikimedia.
Ryuseito - 流星刀 - Le spade giapponesi realizzate con meteorite
Le Ryuseito, o spade meteoritiche – 流星刀 - sono state realizzate con meteorite di ferro nel 1898 nel periodo Meiji dal famoso fabbro giapponese Okayoshi Kunimune su commissione di Enomoto Takeaki (1836-1908) di ascendenza samurai e noto uomo politico.
Il meteorite Shirahagi, questo il nome, fu trovato nel 1890 nel fiume Kamiichigawa nella prefettura di Toyama, in Giappone e poi acquistato da Enomoto nel 1895. Enomoto ha riportato e descritto l'analisi chimica del meteorite ferroso Shirahagi, dal peso di 22,7 kg, e i processi di produzione delle spade meteoriche nel rapporto Ryuseito Kiji che è uno dei primi articoli scientifici sul meteorite di ferro in Giappone. Secondo il suo rapporto, circa 4 kg di meteorite furono utilizzati per produrre un totale di cinque lame di cui due lunghe e tre corte. Una delle spade fu donata al principe ereditario Yoshihito che in seguito divenne l'imperatore Taisho e l'altra fu donata dalla famiglia all'Università di Agraria di Tokyo, fondata dallo stesso Enomoto.
Inoltre, un pugnale si trova al Museo della Scienza di Toyama , che è la “casa” del meteorite Shirahagi, un altro è stato consegnato al Santuario Jinya Ryugyu a Hokkaido poiché Enomoto era stato coinvolto nella costruzione del santuario. Non si sa dove sia l'ultima spada, anche se si ritiene che sia stata sepolta nella tomba dei discendenti di Enomoto che erano stati rimpatriati dalla Cina dopo la guerra.
La Spada del Ferro Celeste – Tententsutō – 天鉄刀
La Spada del Ferro Celeste è una katana forgiata dal famoso spadaio Yoshindo Yoshihara, mukansa (al di sopra del giudizio) della città di Tokyo, che l'ha forgiata dal meteorite Gibeon questo il nome della località in Namibia ove vennero rinvenuti i primi frammenti nel 1836 di età stimata in 4 miliardi di anni. La spada si trova in una teca blindata in uno degli edifici della torre SkyTree a Tokyo esposta assieme al frammento (ne furono ritrovati a centinaia, in un'area estesa per centinaia di km) da cui è stata forgiata.
Yoshindo Yoshihara: uno spadaio contemporaneo
In Giappone, la fabbricazione delle spade è ancora oggi considerata un importante patrimonio culturale. Per diventare spadaio si deve seguire un apprendistato con un maestro riconosciuto per cinque o più anni, e poi superare un esame forgiando una katana davanti a una giuria. Per questo motivo, oltre al fatto che molte tecniche di fabbricazione venivano tramandate solo all'interno delle famiglie nel corso delle generazioni, trovare veri grandi maestri è raro.
Il più famoso maestro di spade contemporaneo è Yoshindo Yoshihara. La sua famiglia produce spade tradizionali giapponesi da oltre dieci generazioni. Realizza le lame in modo completamente tradizionale senza utilizzare attrezzature o materiali moderni partendo dall'acciaio tamahagane come si usa da secoli. Yoshihara ha addestrato nove apprendisti, quindi verosimilmente la tradizione non andrà perduta. Uno di questi accoliti era suo figlio Yoshikazu, considerato forse il migliore della sua generazione, prematuramente scomparso nel 2018 non prima di avere lasciato come estrema testimonianza la lama chiamata Ichigo-Ichie, concetto giapponese che potremmo rendere con “mai più”, nel senso che occorre in ogni momento della vita dare il meglio di sé, non sapendo se ci saranno nuove occasioni.
Nella immagine: Novembre 2006, presso il Museo del Bargello a Firenze: Yoshindo Yoshihara intento alla preparazione della tempra di una lama, nel corso di un evento organizzato dalla associazione italiana INTK.
Su questo stesso sito trovate qui una cronaca dell'avvenimento.
Una katana particolare
Nota per le sue dimensioni moderate e l'esclusiva lama a doppio taglio, è una spada dal design raro ma comunque considerata il primo esempio in assoluto di nihonto, ossia lama aventi le esclusive caratteristiche autoctone che rimarranno immutate fino ad oggi. La Kogarasu Maru (小烏丸 – letteralmente "Il Cerchio del Piccolo Corvo") sembra sia stata creata dal leggendario Amakuni durante l’VIII secolo. L'origine del nome deriva dalla leggenda che fosse portata da un enorme corvo a tre zampe che si diceva fosse un messaggero di Daijingu o secondo altre versioni dai menuki a forma di corvo che ne ornavano il manico. Ha una lama con filo tagliente su entrambi i lati eccezione fatta per i primi 20cm vicino l’elsa, che risultano arrotondati.
Questa spada è stata tramandata nel clan Taira passando poi al clan Heike dopo l’uccisione di Taira no Masakado. Nel periodo Edo divenne chiaro che una spada chiamata "Kogarasu maru" era custodita nella famiglia Ise, che discendeva dal clan Taira. Presentata all'imperatore Meiji dopo la restaurazione del potere imperiale del 1868 attualmente è di proprietà Imperiale e conservata presso il Museo Nazionale di Tokyo come omotsu ossia importante bene culturale.
Qui altre informazioni sulla sua storia.
Menzione speciale: Zantetsuken di Goemon Ishikawa XIII
Goemon Ishikawa XIII, personaggio immaginario della serie Manga Lupin III, è il budoka che tutti noi che pratichiamo arti marziali vorremmo essere: onesto, gentiluomo, agile e forte, specialista in diverse discipline. Tuttavia, ciò che vorremmo avere, prima e soprattutto è senza ombra di dubbio la sua katana Ryusei (流星 "stella cadente"), meglio conosciuta nel manga come la sua incarnazione animata, Zantetsuken (斬鉄剣 "spada tagliente").
È una katana in grado di tagliare qualsiasi cosa: aeroplani, automobili, carri armati, grattacieli anche se con grande disappunto di Goemon che vorrebbe usarla solo in battaglia contro un avversario degno della sua spada e della sua abilità:
"Ancora una volta, ho tagliato un oggetto senza valore"
"またつまらぬ物を斬ってしまった"
"mata tsumaranu mono o kitte shimatta".
Anche questa spada ha dietro una leggenda che la vuole forgiata da un meteorite, oppure realizzata da una lega speciale tramandata nel clan Goemon, anche se nella sua prima apparizione viene descritta come forgiata da tre differenti spade mistiche.
La spada ha almeno un punto debole noto: non può tagliare un gel chiamato "La lingua del Diavolo", per le sue proprietà appiccicose che lo fanno aderire all'arma. Ha anche una proprietà mistica: la lama acquisisce un'ombra, mostrando la morte in agguato nelle vicinanze per Lupin e la sua banda; quando l'ombra scompare, il pericolo è passato.
死よ、あなたの使者はサムライであり、あなたのメッセージは彼の刀です
Morte, il tuo messaggero è il samurai e il tuo messaggio la sua katana
Michelangelo Stillante