La Associazione italiana per la Spada Giapponese (INTK) ha organizzato a Sesto Fiorentino il 15/16 giugno 2013 il suo Kantei di Primavera. Il seminario, denominato All'ombra della spada, è stato tenuto nella giornata di sabato 15 da Francesco de Feo. Nella giornata successiva, domenica 16, è stata effettuata una visita privata al Museo Stibbert di Firenze, nel corso della quale de Feo ha illustrato le lame esposte e Alberto Roatti, presidente onorario della INTK, le pregevoli armature della collezione. 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nato a Roma nel 1959, de Feo ha conseguito il diploma statale di Maestro d'Arte ed in seguito ha avuto un intenso tirocinio nel campo del restauro. Interessatosi ben presto al mondo delle armi bianche è divenuto uno dei massimi esperti italiani in materia di nihontô.

Durante il seminario, il secondo dopo quello tenuto nell'autunno 2012, verranno esaminate le tecniche di riconoscimento, apprezzamento e classificazione delle lame giapponesi, finalizzate alla realizzazione di un kantei (perizia).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Membro da numerosi anni della più autorevole associazione giapponese per la tutela del nihontô, la Nthk, de Feo è stato più volte iscritto nella lista d'onore ed ha ottenuto la certificazione della sua qualità di esperto di lame giapponesi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

La INTK organizza regolarmente conferenze, seminari e dimostrazioni sulla tematica del nihontô, oltre a curare la pubblicazione di testi specializzati.

Citiamo la traduzione in italiano del fondamentale testo di Nakayama Kokan Il manuale della spada giapponese, e le ricorrenti dimostrazioni di forgia e tempra delle lame tenute in Italia dal maestro Yoshindo Yoshihara.

Nella foto la dimostrazione di yakiire (tempra) di una lama tenuta nel 2006 da Yoshihara sensei presso il Museo del Bargello in Firenze.

 

 

 

 

 

 

 

Il Museo Stibbert venne fondato da Frederick Stibbert (1839-1906), facoltoso studioso d'arte e collezionista italo inglese. Alla sua morte, in mancanza di eredi, venne amministrato per breve tempo dal governo inglese cui subentrò poi la città di Firenze. Nel lascito Stibbert aveva precisato che doveva essere rispettata e mantenuta integra nel tempo l'impostazione da lui data alla esposizione delle opere, che  conformemente al gusto ottocentesco tende talvolta alla spettacolarità.

Indicativa soprattutto la celebre sala della Cavalcata (le sale del museo sono oltre 60) in cui viene ricostruita una impressionante sfilata di cavalieri medioevali in armatura.

Questo criterio espositivo rende però difficile l'apprezzamento di molti manufatti, a meno di disporre di una guida qualificata.

 

 

 

 

Il museo è quasi interamente dedicato alla esposizione di armi bianche.

Verso il finire del secolo vennero acquistate da Stibbert numerose armature e lame giapponesi di grande qualità, che costituiscono una delle più importanti raccolte visibili in Italia.

Oltre al valore intrinseco delle opere esposte il Museo Stibbert, che ha sede nella antica villa Montughi, rappresenta di per se stesso una importantissima testimonianza di un momento storico e culturale irripetibile.