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Sefrioui: La montagna

LaMontagna 01Anne Sefriui
La Montagna
Vista dai maestri della stampa giapponese
L'Ippocampo 2025

Normalmente occorre diffidare dalle antologie: quando in un disco o cd vengono annunciate opere di Beethoven, Bach e Vivaldi, o in un libro di Aristotele, Dante e Manzoni, è consigliabile girare alla larga. E' una regola che vale anche per le stampe giapponesi? Andiamo a discuterne

 

 

LaMontagna 02Innanzitutto dobbiamo far notare che seguendo una certa "moda" - moda che una tantum ci sentiamo di apprezzare - il libro è rilegato alla giapponese: estratto dal cofanetto appare il libro vero e proprio, una semplice ma elegante copertina verde con scritta in ideogrammi in un cartiglio dorato; si apre a fisarmonica cominciando da quella che normalmente per noi è la controcopertina (la fine) e si girano le pagine in senso antiorario.

 

 

LaMontagna 03Nel caso delle opere d'arte è un accorgimento che permette di renderle maggiormente fruibili eliminando l'inconveniente di cui risentono le immagini che è necessario mettere su due pagine, che coi libri che consultiamo abitualmente perdono fruibilità dal lato della rilegatura dove la pagina è inevitabile che si incurvi. I commenti alle illustrazioni sono a parte, in un agile libbricino, pertanto non viene sottratto alle immagini nemmeno lo spazio per spiegazioni e le informazioni di corredo.  

 

 

LaMontagna 04Si potrebbe pensare che sia una soluzione praticabile solamente per edizioni di lusso dal prezzo importante, ma non è così; 22,90€ per un libro d'arte ben curato sono una cifra molto ragionevole.

La spiegazione: è stampato e rilegato in Cina... pazienza. Ma non è un esempio isolato, la stessa casa editrice ha in catalogo al momento altri 10 titoli, per non parlare di quelli di varie case che abbiamo già recensito in passato.

 

 

LaMontagna 05Il libro ha dimensioni contenute ed è quindi di facile consultazione pur permettendo di apprezzare pienamente le stampe selezionate che d'altra parte non erano mai di dimensioni notevoli. Da questo punto di vista quindi promozione a pieni voti.

Passiamo al contenuto: nei paragoni precedenti abbiamo citato opere musicali di epoche diverse, che è sconsigliabile affidare a un solo esecutore e a una sola orchestra in quanto richiedono specializzazioni molto diverse: l'orchestra sinfonica necessaria alla esecuzione di una sinfonia di Beethoven nemmeno esisteva al tempo di Vivaldi:Al limite più ragionevole l'accostamento di scrittori di opere diverse, ma sarebbe doveroso riservare a ognuno di essi uno spazio dedicato solo alla lettura delle sue opere e alle conseguenti riflessioni. 

Ha senso invece una antologia di stampe ukiyo-e?

LaMontagna06Riteniamo di sì: ogni raffigurazione visiva è un'opera compiuta che può vivere di vita propria anche quando facente parte di una serie tematica. E vedere come differenti artisti abbiano affrontato la medesima tematica, eventualmente con la scorta delle informazioni contenute nel libretto, può arricchire la nostra cultura e la nostra sensibilità.

Anzi, diciamo che senza alcun dubbio ne usciremo interiormente più ricchi .

 

 

I nomi dei maestri che hanno "collaborato" a questa opera?

HokusaiSelfKatsushika Hokusai (1760-1849)

Utagawa Hiroshige (1797-1858)

Utagawa Hiroshige II (1826-1869)

Utagawa Yoshimori (1830-1884)

Kawanabe Kyosai (1831-1889)

Ohara Koson (1878-1945)

Goyo Hashiguchi 1881-1921)

Jokata Kaiseiki (1882-1966)

Hasui Kawase (1883-1957)

 

 

Ricordiamo che le apparenti omonimie si riferiscono non alle persone ma alla scuola di appartenenza. I nomi d'arte vengono invece attribuiti al momento della consacrazione come artista autorizzato a firmare le proprie opere, utilizzando parte del nome del maestro di riferimento. E' il caso per esempio di Utagawa Hiroshige, allievo di Utagawa Toyohiro, allievo a sua volta di Utagawa Toyoharu. .

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