Edmont de Goncourt

Utamaro

Parkstone, 2008 (ed. inglese)

 

Edmond Huot de Goncourt (1822-1896) scrittore francese e fondatore dell'Accademia Goncourt, tuttora attiva e che attribuisce ogni anno prestigiosi premi a chi si sia distinito nel mondo letterario, fu assieme al fratello Jules con cui condivise alcune opere, uno dei maggiori esponenti della corrente artistica del realismo.

E' autore delle prime opere veramente approfondite sulla pittura giapponese, dimostrando una capacità di analisi e di attenzione alle minime sfumature artistiche che sorprende, considerato quanto poco tempo fosse passato quando iniziò le sue ricerche dalla scoperta da parte delll'occidente dell'arte giapponese.

Le sue monografie su Utamaro e su Hookusai rimangono ancora oggi dei terti di riferimento irrinunciabili per chiunque abbia deciso di approfondire le sue conoscenze. Esauriti da alcuni decenni i diritti di autore, le sue opere sono disponibili in numerose edizioni ed in quasi tutte le lingue europee, e a volte con prezzi piacevolmente contenuti.

Il saggio su Utamaro apparve nel 1891 con il titolo originario di Outamaro, le peintre des maison verts. ed inizia come di consueto per questo genere di opere con una biografia dell'artista, tuttavia succinta in quanto come sappiamo ebbe vita breve (1753-1806) e fondamentalmente lineare, per quanto tormentata.

Nella prima parte si dice infatti che Utamaro, il pittore dell'amore giapponese, sarebbe arrrivato ai punto di morire per amore. Ed è quello che in realtà successe, poiché per amore della sua arte sfidò ripetutamente gli strali della censura e venne infine arrestato, morendo poco dopo probabilmente a causa del trauma fisico e psicologico causato dal periodo di prigionia.

La sua opera si può dividere fondamentalmente in due filoni: quello dei ritratti, soprattutto ritratti di belle donne, bijinga, in cui seppe esprimere al massimo il suo talento arrivando a livelli mai più raggiunti e forse nemmeno sfiorati da altri artisti. E quello dei libri illustrati, soprattutto a soggetto erotico ma dove accosta rappresentazioni ardite e realistiche ad altre dove si limita a sottili allusioni, spesso ancor più seducenti ed intriganti.

Seguace della scuola di Kano, e vissuto nell'epoca in cui l'arte della stampa conosceva il suo momento di massima trasformazione, indipendentemente dai temi trattati Utamaro lavorò con svariate tecniche e numerosi supporti.

Kakemono, dipinti sviluppati in verticale e destinati ad essere appesi ad una parte, makimono che si sviluppano invece in orizzontale, surimono che sono destinati a celebrare momenti particolari, spesso dipinti su ordinazione e di piccolo formato per poter essere distribuiti quando tirati in serie, o portati con se per mostrarli.

Il testo, purtroppo sicuramente rimaneggiato rispetto all'originale lasciato da de Goncourt, rende conto dell'influenza avuta sull'arte di Utamaro dallo affermarsi del nishiki-e, la tecnica di sovrapposizione di diversi strati di colore, fino a sette all'epoca in fu attivo Utamaro, che diede nuova vita alle stampe giapponesi che rischiavano all'epoca di decadere nel manierismo.

Le illustrazioni sono naturalmente numerose e attraverso di esse è possibile rendersi pienamente conto della statura dell'artista.