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Un messaggio inquietante gli arriva anzi proprio dall'inferno che pensava di dominare dall'alto, impermeabile alle tensioni ed alle passioni della "gente comune", invulnerabile nei loro confronti.

Un'altra telefonata del rapitore gli chiede ragione della strana chiusura delle tende nel salone. Quale ne è la ragione, è stata per caso chiamata la polizia?

Gondo non ha altra scelta che aprire le tende per mostrare che nel soggiorno vi sono solo lui, sua moglie e l'autista. La squadra di investigatori si è nel frattempo occultata sotto un tavolo per non farsi scorgere.

Le certezze di Gondo cominciano ad incrinarsi, e lo sconosciuto rapitore sembra avere il pieno controllo della situazione. In realtà ha commesso un passo falso, rivelando che si trova nei paraggi, in grado di controllare con un binocolo cosa succede nel paradiso di Gondo, permetterà alla polizia di mettersi sulle sue tracce con qualche indizio in mano.

Ma questo avverrà più tardi: al momento, la chiamata del rapitore inquieta. Trascorre una notte agitata, per tutti gli abitanti della casa.

La mattina, Gondo si risveglia già definitivamente sconfitto: accetterà di pagare il riscatto, costi quello che costi.

Il suo braccio destro lo affronta rudemente: non può permettersi né lo scandalo di lasciar morire un bimbo innocente né di veder sfumare assieme al denaro tutti i suoi piani: è in trappola.

Gondo capisce di essere stato tradito: l'uomo ha già contattato i suoi avversari, li ha messi al corrente di tutto ed è passato dalla loro parte. Gondo può solo cacciarlo di casa, ma rimane un uomo sconfitto.

Le istruzioni del rapitore sono precise, indicano un piano premeditato da tempo. Deve procurarsi due valigette, di cui indica le dimensioni, che conterranno esattamente la somma di denaro richiesta, se suddivisa nei tagli indicati.

La polizia prenderà tuttavia le sue precauzioni: sia le banconote che le valigette verranno marcate in modo indelebile ma discreto.

 

 

Per la consegna del riscatto Gondo deve salire su un treno rapido ed attendere: gli verranno date ulteriori istruzioni durante il percorso.

 

 

 

 

 

 

 

 

Lo seguono discretamente, seduti nello stesso scompartimento in modo da poter tenere d'occhio lui e chiunque gli si avvicini, l'ispettore Tokura ed un altro poliziotto.

Durante l'attesa Tokura confida al suo sottoposto di non essere capace di reprimere un moto di ammirazione verso Gondo.

 

 

 

 

A dispetto della sua fama di uomo d'affari senza scrupoli, a dispetto dei suoi modi bruschi, si sta dimostrando malgrado sé stesso un uomo sensibile, corretto e coraggioso.