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Utamaro non ama me. Non solo, non può amare nessuna donna. Utamaro ama le donne: tutte le donne.

 

E' questa la conclusione cu è arrivata Okita (Kinuyo Tanaka), splendida cortigiana che è invece schiava di troppe passioni.

Utamaro non si può legare a nessuna donna, non può essere vinto ed avvinto da alcuna donna, pur rispettandole, ammirandole ed amandole tutte.

 

 

 

 

 

 

 

 

Un'altra delle donne che gravitano intorno ad Utamaro, non come abbiamo detto donne di Utamaro, è Yukie (Eiko Ohara).

E' la figlia di Kano, il pittore dalla cui scuola si sono allontanati prima lo stesso Utamaro e poi Eisaki Seinosuke (Kotaro Bando).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yukie non sa rassegnarsi alla perdita del giovane, rinuncia alla sua dignità per andare a cercarlo e supplicarlo di tornare da lei, e reinserirsi nella scuola di Kano.

Seinosuke non può accettare, nemmeno vuole: il richiamo dell'arte è più forte di ogni cosa.

Dovrà essere Yukie ad abbandonare la famiglia e la classe samurai per raggiungerlo scegliendo un difficile cammino: quello di divenire la compagna di un artista che ha deciso di sfidare le convenzioni.

 

 

 

 

 

 

 

Un improvviso temporale si abbatte su Utamaro: una sua pubblicazione è stata giudicata offensiva nei riguardi delle autorità.

La sentenza è dura, e colpisce Utamaro nel suo unico punto debole: dopo un periodo in prigione, gli vengono concessi gli arresti domiciliari, ma ammanettato: non potrà dipingere per 50 giorni.

Utamaro deperisce a vista d'occhio, non può vivere senza il pennello. E rischia di andare in rovina anche l'amico Tsutaya: la casa editrice non può reggere a lungo senza l'apporto di Utamaro, il suo artista più prestigioso. La condanna rischia di spegnerne per sempre l'estro.

Occorre fare qualcosa.

 

 

 

 

 

Una nuova sfida per Utamaro viene ben presto trovata. Corre voce che il nobile Matsudaira abbia una strana quanto affascinante abitudine.

Ammiratore della bellezza femminile, è solito ordinare alle più belle dame del suo seguito di recarsi periodicamente sulla riva del mare e pescare per lui, in abiti succinti.