Scritto da Michelangelo Stillante

La cultura giapponese è rinomata per molte sue espressioni, alcune delle quali diffusissime, tante altre quasi sconosciute. Molti conoscono le arti marziali come judô, aikidô e kendô, le arti figurative come le stampe ukiyo-e , o quel gruppo di arti difficilmente classificabili che fanno quasi parte della vita quotidiana come l'ikebana (disposizione armonica dei fiori), lo shodô (calligrafia), l'origami (composizione artistica ottenuta semplicemente piegando dei fogli di carta). Sono un po' meno quelli che sanno che esiste una'arte cerimoniale dedicata al rito della degustazione del the, il cha no yu, o che conoscono la primaverile usanza di osservare la fioritura, che si chiama hanami. Praticamente nessuno, se non i cultori della cultura del Sol Levante conosce o-tsukimi, il rituale d'autunno sulla celebrazione della luna piena del raccolto, o - per dirla in termini giapponesi - chushu no meigetsu, composto dal kanji di luna (月) e dal kanji di guardare (見).

Festività risalente all'epoca Heian (794-1185) caratterizzava dalla creazione di particolari componimenti poetici derivati dallo stato contemplativo d'osservazione della luna, lo tsukimi, importato dalla cultura cinese, è stato adottato in quella giapponese e come tutte le cose in cui i giapponesi ritrovano la loro particolare cultura del bello, è stato esaltato e omaggiato nei modi più rinomati ed eleganti dalle classi nobiliari e dei samurai, così come, con tutti gli onori possibili, nelle case della classe borghese e ugualmente tra i popolani.

La classe aristocratica ad esempio era solita ammirare la bellezza del nostro satellite vicino ai ruscelli, su barche in mezzo ai laghi per ammirarne la luce riflessa sulle acque, intonando, scrivendo e recitando ricercati componimenti poetici.

Qui è stato adattato ed è stato veicolato in una celebrazione a carattere agricolo, legandola al periodo di raccolta autunnale come occasione per ringraziare le divinità per il raccolto e auspicare affinché potesse continuare ad essere abbondante.

Si consumano piatti tipici come ad esempio gli tsukimi soba o tsukimi udon, conditi con un uovo crudo e coperti da brodo bollente, alghe nori e tante altre prelibatezze

La festa della luna piena d'autunno (chiamata anche jugoya 十五夜, letteralmente quindicesima notte) si festeggia il quindicesimo giorno dell'ottavo mese del tradizionale calendario lunare giapponese, che corrisponde al mese di settembre. Ma pur essendo solitamente una ricorrenza da festeggiare a settembre, il pragmatismo nipponico fa si che si trovino occasioni per festeggiarlo anche in seguito se le condizioni non lo permettessero quando è il momento.

E naturalmente ci sono dei termini giapponesi che specificano se la luna sia visibile o meno durante questa celebrazione come ad esempio mugetsu (無 月: niente luna) e ugetsu (雨 月: pioggia-luna); anche quando la luna non è visibile, tuttavia, le celebrazioni vengono in ogni caso svolte.

E' il caso di cui stiamo parlando.

La società Garde-Italy s.r.l., specializzata in interior design, con sede principale a Tokyo e un ufficio anche a Milano, ha organizzato per il 30 Ottobre ultimo scorso un evento a cui si accedeva solo su invito, per festeggiare appunto O-Tsukimi.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se anche il 30 Ottobre scorso la luna non fosse stata visibile, ci sarebbe stata lo stesso una luna piena, offerta ai ricercati ospiti di Garde Italy: la società infatti aveva predisposto un proiettore per la visione di una splendida luna piena che ha accompagnato i selezionati ospiti lungo tutta la serata.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Poiché i festeggiamenti di Tsukimi, così come le altre ricorrenze dell'anno, necessitano di offerte di prodotti stagionali, adornati con tecniche, utensili e ornamenti sistemati secondo il particolarissimo criterio della bellezza e dell'eleganza (come molte persone forse conoscono rincorsa nell'arte dell'Ikebana, l'arte delle disposizione dei fiori recisi), i luoghi di lavoro della Garde Italy sono stati stravolti e adattati per contenere tutte le necessarie prelibatezze per la gola e per gli occhi.

E è stato così creato un percorso omaggio ai vari periodi dell'anno e alle sue principali ricorrenze.

Entrando nel luogo del party si intraprendeva così un piccolo viaggio virtuale della durata di un anno attraverso le sue stagioni, che vedeva sistemati nell'ordine oggetti, utensili e prodotti rappresentativi dei vari periodi dell'anno e delle celebrazioni a cui erano dedicati.

La primavera era celebrata da due feste.

La prima, denominata Hina-Matsuri, era dedicata alle bambine ed è ricorrente tuttora il 3 marzo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tango-no-Sekku, è dedicata ai bambini e cade invece il 5 Maggio.

Entrambe auspicano ai piccoli una crescita sana, forte e serena

 

 

La ricorrenza tipica dell'estate è Tanabata, celebrata il 7 Luglio: festa in auspicio di progressi negli studi e nelle arti.

Durante l'autunno ricorrono OTsukimi e Momijigari, rispettivamente festa del ringraziamento per il raccolto sotto la bella Luna e Cerimonia per ammirare le foglie gialle e rosse.

In inverno è la volta di Oshogatsu e Yukimi, rispettivamente Festa del nuovo anno appena concluso e dell'anno a venire e Cerimonia per ammirare i paesaggi ricoperti di neve.

Seguivano nell'evento organizzato da Garde Italy esposizioni dei servizi da Tè, dei vari tipi di Sake e degli utensili da cucina.

Naturalmente ogni festa o ricorrenza era caratterizzata da tipi diversi di bevande, pietanze, decorazioni e piante: ricordiamo qui solo a titolo d'esempio il sushi-chirashi per la primavera, l'acero giapponese per l'autunno, la scatola laccata a triplo fondo per l'inverno e le decorazioni per Tanabata per l'estate, il Sencha o il tè di riso integrale per le bevande.

 

 

 

 

 

 

L'ospitalità giapponese, anzi la vera e propria sua cultura dell'ospite, non era limitata alla esposizione degli oggetti dedicati alle celebrazioni.

Erano disponibili anche per tutti i visitatori: sake, sashimi, bevande varie e cibi tipici.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Tutto questo  era servito e preparato al momento sia da un servizio catering che dalle ragazze giapponesi presenti, fossero queste conoscenti, amiche o mogli dei dipendenti presenti al party.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E poiché i giapponesi si sanno adattare molto bene alle altrui culture, in OTsukimi un momento è stato riservato ad una vetrina d'affari, poihé l'evento era organizzato in collaborazione con la ditta nipponica Sharp.

È stata l'occasione per Sharp di presentare un suo brevetto lanciato nel 2012: SSLR, ossia SharpSuperLowReflection film, una pellicola che applicata ad ogni superficie consente di abbassare notevolmente gli effetti dei riflessi, siano essi su LCD, su vetri o altro

 

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La serata è cominciata presto ed è finita ufficialmente verso le 21,30. Da quel momento ci siamo ritrovati ad un party selezionatissimo (8 persone) dove si è mangiato, bevuto ulteriormente e scherzato sulle due sponde di altrettante culture, che più diverse non potrebbero essere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Un grazie sincero e profondo per l'opportunità che mi è stata data va senz'altro rivolto a Sawako Nakazawa, assistente personale dell'organizzatore e responsabile dell'ufficio di Milano Garde Italy, il presidente Hiroshi Fukuizumi.

Kampai !!!

 

Tutte le foto sono dell'autore