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Rimarrebbe ancora molto da dire su Ligustro, ma la nostra speranza è di poter continuare ed allargare questo discorso direttamente con l'artista, che continua a produrre nel suo studio di Imperia al bordo del mare, che assieme alla terra ligure e all'insegnamento impalpabile quanto concreto di Hokusai è tra le sue maggiori fonti di ispirazione.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' ora di passare ad un breve resoconto della ultima mostra di Ligustro. Organizzata a Milano sotto il patrocinio della Fondazione Italia Giappone ed inaugurata il 29 giugno 2013, prosegue fino al 26 luglio presso gli ampi ed eleganti locali del Zen sushi Restaurant in via Maddalena 1, angolo Corso di Porta Romana.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui vediamo affiancati due differenti tiraggi dell'opera già vista in precedenza, intitolata Le farfalle.

Rispetto alla foto precedente l'illuminazione della mostra ha lievemente alterato i colori ed introdotto dei riflessi.

E' comunque evidente come dagli stessi legni Ligustro ami ricavare, mediante utilizzo di pigmenti di varie tonalità di volta in volta, versioni talmente differenti da sembrare ad una prima impressione non avere quasi nulla in comune.

Tecnicamente questa stampa, come quasi tutte quelle di Ligustro, è ottenuta con il metodo nishiki-e (stampa broccato) che si sviluppa a partire dal 1765 aggiungendo via via nuovi colori a stampe inizialmente monocromatiche.

Sono state applicate però anche numerose altre tecniche: bokashi (stampa a colori sfumati), kindei (minuti motivi decorativi rivestiti di polvere d'oro), kinpaku (stesura di una foglia d'oro su alcune superfici della stampa), kin-sunago (apposizione di scaglie e polvere d'oro per aumentare la luminosità), kirazuri (mescola di scaglie di mica e madreperla nei colori), urushi-e (laccatura).

I legni sono realizzati in sakura (ciliegio) ed è stata utilizzata carta Hodomura. I sigilli, qui non visibili, sono in cinabro cinese.

Di questa stampa - ad 83 colori - sono stati tirati 8 esemplari, con carte e colori diversi.

 

 

 

 

 

 

Il Pesce angelo è una xilografia policroma in 50 colori (ricordiamo che questo rende necessari la preparazione dii 50 matrici in legno e 50 successivi passaggi di stampa), risalente al 1998.

Nella lavorazione Ligustro ha utilizzato gin-sunago (già descritto, ma questa volta con l'utilizzo di scaglie e polvere d'argento e non oro), karazuri (stampa a pressione senza uso di colore, per dare tridimensionalità), kindei e kirazuri ugualmente gà descritti, kira-e (stampa in mica).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Geisha alla finestra di Oneglia di notte. Stampa a 180 colori, tirata in 8 copie con colori e carte differenti.

I versi giapponesi che appaiono nell'opera possono essere resi così:

 

In basso:

Con gli azzurri, i viola,

i rossi, i gialli,

La dolce luce, la gioia.

 

 

In alto nel cartiglio a forma di kakemono *

Non mi esaltano le lodi

Non mi rattristano

Le critiche malevoli

 

* lungo rotolo con calligrafia o dipinto, da appendere alla parete

 

Nell'esecuzione Ligustro è ricorso a bokashi (stampa a colori sfumati), karazuri (stampa a pressione senza colori), kinpaku (foglia d'oro), kirazuri (mescola di mica nei pigmenti), sabi-mori (metodo di incisione dei legni che richiama l'effetto del pennello).
 
Sui due sigilli in basso è scritto cho raku (incide la gioia) e Riku (Ligustro)
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Termina qui la nostra esposizione della mostra tenuta a Milano, nel settimo mese dell'Anno del Serpente, sulle opere del maestro Ligustro.
 
Il timbro del Serpente è naturalmente proveniente dalle sue mani.