Hiroshige: The 53 Stations of the Tôkaidô

By Muneshige Narazaki

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Chi entra in una libreria italiana alla ricerca di una qualche edizione di quello che è uno dei massimi capolavori di uno dei più grandi artisti dell'umanità rimarrà probabilmente deluso. Non siamo infatti al corrente di edizioni italiane delle Stazioni del Tôkaidô di Hiroshige.

Adattandosi all'idea di far lavorare in simbiosi il testo ed il vocabolario, qualcuno potrebbe pensare di ricorrere all'acquisto su internet di una versione inglese o francese.

I primi risultati potrebbero essere scoraggianti: ecco infatti il risultato di una interrogazione sul sito internazionale di Amazon, indubbiamente la più grande libreria virtuale.

Ognuno può constatare che i prezzi di questo libro sono proibitivi.

Per giunta cifre del genere rendono praticamente sicuro l'avverarsi di una delle peggiori sciagure che possano capitare all'avventuroso compratore che si avventura su internet: l'intervento della dogana.

E' probabile che solo una disattenzione del padreterno abbia escluso le dogane italiane dall'elenco delle sette piaghe d'Egitto, ma non escludiamo l'ipotesi che nella sua grande saggezza abbia deciso che era decisamente troppo, qualunque cosa potessero aver fatto quei meschini.

Non si sta qui dicendo che non è giusto pagare i dazi di dogana: paghiamoli! Ma non graviamo di balzelli esagerati l'acquisto di un libro, e soprattutto recapitiamolo in tempi decenti, rendiamoci reperibili e diamo risposte attendibili a chi è in attesa del suo pacco e - in cauda venenum - soprattutto non lo facciamo sparire senza lasciare alcuna traccia, nonostante sia raccomandato, assicurato e prudentemente benedetto con l'acqua santa.

Ma, rtornando al Tôkaidô: tenete duro! Non è mai detta l'ultima parola. Succede sovente che il libro X, disponibile usato a caro prezzo, venga sorprendentemente venduto nuovo ad una cifra inferiore da una libreria differente (o viceversa). E fortunatamente Amazon da diversi anni non solo propone i suoi libri ma è consorziata anche con numerosissime librerie indipendenti, e le librerie on line italiane ne stanno seguendo l'esempio.

Ecco quindi che con uno scrupoloso esame di tutte le offerte sono saltate fuori diversi prezzi più convenienti, a volte di edizioni precedenti ma nel nostro caso non ha molta importanza. Ed ecco come The 53 Stations of the Tokaidô, sempre con il commento di Muneshige Narazaki, è stato ordinato e recapitato a domicilio, in 5 giorni, pagandolo non 128,00$, non 142,92, non addirittura 206,68, bensì 9,58$ (dico nove virgola cinquantotto dollari). Oltre naturalmente le spese di spedizione dagli Stati Uniti, ma pazienza. E la dogana? Salutatemela quando la vedete: al di sotto della franchigia (credo 25€, ma attenzione, contano anche le spese di spedizione, anche se non si capisce perché) il pacco non paga dogana: vi arriva a casa e, finalmente, buona lettura!

Perdonateci per la lunga digressione, crediamo che non sia stata inutile ma è ora di passare ad Hiroshige. L'edizione Hōeidō di questa serie di stampe, la prima edizione, apparve negli anni 1833-34 col titoloTokaidô gojusan-tsugi che sostanzialmente è lo stesso con cui è conosciuta in tutto il mondo.

Hiroshige aveva percorso la via del Tokaidô, che congiunge con un percorso che lambisce la costa la capitale dello shogun Edo (Tokyo ai giorni nostri) con la capitale imperiale Kyoto nel 1832, come potete leggere nella sua biografia, per recarsi appunto a Kyoto ove avrebbe assistito al dono rituale di un cavallo da parte dello shogun al tennô.

Negli anni successivi l'immenso successo riscosso dall'album lo spinse a pubblicare numerose nuove edizioni, che a volta differiscono anche per il numero delle stampe pubblicate o vi apportano variazioni. La prima edizione è logicamente quella che ha maggiore prestigio, anche perché ricavata da matrici (in legno) non ancora troppo sfruttate. Il libro in esame utilizza quasi esclusivamente stampe della edizione princeps, la Hōeidō appunto.

La prima tavola della serie è anche una delle più famose: rappresenta il ponte di Nihonbashi a Edo, nel momento in cui si aprono le porte alle prime luci dell'alba ed il corteggio di un nobile inizia a snodarsi lungo il Tokaidô, probabimente per ritornare al proprio feudo. I maggiori feudatari avevano infatti l'obbligo di risiedere periodicamente a Edo, per tenerli maggiormente sotto controllo ed obbligarli ad ingenti spese di viaggio e di soggiorno sottraendo loro risorse che avrebbero potuto essere utilizzate per agguerrirsi.

Questa prima edizione mostra una visione quasi idilliaca, ed un trattamento molto delicato e suggestivo della luce del primo mattino al sorgere del sole, che risalta sullo sfondo scuro delle case.

In alcune edizioni successive Hiroshige, mantenendo la matrice, popolò invece la parte in primo piano di una fitta folla di cittadini sfaccendati, restii a farsi da parte per lasciare libero passaggio al signore, facendone un quadro di vita molto vivace.

La luce inoltre non è più quella dell'alba ma al contrario quella del tramonto.

Troverete comunque solo la prima versione nel libro in esame, basato come si è detto sulle stampe della edizione Hōeidō.

Il rifacimento successivo proviene dal catalogo della mostra Hiroshige il maestro della natura tenuta a Roma nel 2009, di cui trovate scritto altrove sul nostro sito.

Il genio di Hiroshige conduce per mano l'osservatore attraverso misteriosi ed affascinanti paesaggi che, ci dice chi quei posti e quelle atmosfere ha tentato di ritrovare nei suoi viaggi in Giappone, ormai non esistono più.

O forse non esistono più quegli uomini e quelle donne: Nella rappresentazione di uno stretto sentiero in salita nei pressi del lago di Hakone, lungo il quale si inerpica una lunga teoria di persone, cogliamo il senso del tempo che passa.

Ora il percorso del Tokaidô lo si vede soprattutto dai finestrini della linea ferroviaria che ne ripercorre il percorso.

E certamente non c'è più nulla di simile alla processione in viaggio per la cerimonia del cavallo, che ha probabilmente ispirato Hiroshige in questa stampa.

Le dimensioni del libro non sono grandi: cm 18 x 27, e consta di 92 pagine. Da una parte questo è uno svantaggio, non può rendere giustizia allo splendore delle stampe del maestro come potrebbe fare un autentico libro d'arte di grandi dimensioni. E specialmente nelle prime edizioni, la nostra è la seconda, del 1970, la qualità della riproduzione tipografica non è eccelsa.

D'altra parte le dimensioni e l'ingombro ragionevoli ne fanno un libro maneggevole e facilmente trasportabile ovunque, un compagno di viaggio che ci può accompagnare dove vogliamo e trasportarci magicamente dall'arido scompartimento di un treno alle affascinanti vedute della natura giapponese, accompagnati dalle esaurienti spiegazioni e dagli approfondimenti di Muneshige Narazaki, uno dei più noti studiosi dell'arte ukiyo-e.

Le 53 tappe dello splendido viaggio iniziato al ponte di Nihonbashi a Edô, che venivano percorse abitualmente in 2 settimane circa, che potevano diventare 4 quando le condizioni del tempo erano avverse, terminano al ponte di Sanjo da cui si scorge sullo sfondo Kyotô. Termina ovviamente qui anche questo capolavoro di Utagawa Hroshige.