Dachi Posizione

Dai Grande (ma ha anche diversi altri significati)

Dai daiiro Cintura arancione: grado del metodo Kawaishi; corrisponde in aikido al grado di yonkyu (shikyu), 4° kyu

Dai gokyo Difesa da avversario armato

Dai Sensei Grande Mayestro (titolo con cui ci si rivolge a chi è 10° dan).

Daimyo ”Grande nome“, signore di una provincia.

Daisho ”Lungo-corto“; indica la coppia di spade portate dal samurai in epoca Edo, katana (daito) e wakizashi (shoto).

Daitai Coscia.

Daito “Lunga lama”; indica la katana o tachi in contrapposizione al wakizashi o tanto, che hanno lame più corte. Convenzionalmente si considerano tanto le lame con tagliente inferiore a 1 shaku (circa 30 cm), wakizashi quelle inferiori a 2 shaku, katana o tachi a seconda della montatura quelle di dimensioni superiori.

Daito ryu o Takeda ryu Scuola tradizionale di aiki-jutsu. Ueshiba Morihei, creatore dell'Aikido, fu un allievo di questa scuola di antiche origini, diretta all’epoca da Sokaku Takeda

Daitokan “Palazzo del Daito”; sede e dojo della associazione Daito Ryu Aiki Budo ad Abashiri (Hokkaido).

Daki Abbracciare.

Dame Sbagliato, cattivo, non così.

Dan Grado, scalino, scala. Nelle arti giapponesi (marziali e non, si utilizza ad esempio anche nel gioco del go): sistema di gradi avanzati: shodan (1° dan), nidan (2° dan) sandan (3° dan), yondan (4°. dan), godan (5° dan), rokudan (6° dan), shichidan (7° dan), hachidan (8° dan), kyudan (9° dan), judan (10° dan). In aikido dal primo dan si indossano generalmente cintura nera ed hakama.

Dansha Chi, nelle arti marziali, ha acquisito il grado di cintura nera e quindi possiede almeno un dan (detto anche yudansha, mentre i gradi precedenti sono detti mudansha).

Datto Estrarre la spada dalla cintura.

De Avanzare, procedere.

Deai oase Prevenire un attacco (anche deai o teru).

Deguchi, Nao Fondatrice della religione Omoto; il genero Deguchi Onisaburo fu per diversi anni (1920 – 1930 circa) guida spirituale di Ueshiba Morihei, sua guardia del corpo.

Denko Punto in corrispondenza delle costole fluttuanti, bersaglio di atemi.

Deshi Letteralmente “piccolo fratello”, da de, pronunciato anche come ototo = piccolo fratello e shi = bambino. Studente, apprendista, allievo.

Do Via, Sentiero. Il carattere giapponese do corrisponde a quello cinese tao. Nell’aikido indica la via per raggiungere l’illuminazione o per migliorare il carattere attraverso l’aiki.

Dobun: raccolta di scritti di o sensei che tratta degli elementi costitutivi dell’aikido, pubblicato per la prima volta nel giornale ufficiale dell'Hombu Dojo (Aiki Shinbun) nel 1974. La traduzione di Dobun è la seguente: do: la via, il percorso; bun: scritti o sentenze. Secondo Takaoka shihan, il Dobun è quanto MOrihei Ueshiba illustrava e spiegava a chi gli chiedeva cosa fosse l’aikidō. Il Dobun si richiama spesso alle leggende raccolte nel Kojiki, che sono alla base della religione shintō, e si trasmisero alla setta Omotokyo, che o sensei ha seguito per diverso tempo. Leggendo in parallelo il Kojiki e il Dobun si trovano molte similitudini, indicative del parallelismo del pensiero di Ueshiba riguardo alla essenza delll'aikido e alla visione del mondo.

Dogi Uniforme per la pratica della via; da do = via e gi = abito

Do itashimashite “Siete benvenuto”, ma corrisponde al nostro “prego” in riposta a “grazie”

Dogi Il keikogi (o gi) bianco indossato dagli allievi delle arti marziali giapponesi

Dogu Protezione in cuoio che ricopre la figura, indossata dal praticante di kendo (scherma giapponese).

Dohai “Eguali”. Allievi che hanno iniziato lo studio dell’aikido contemporaneamente; in contrapposizione a kohai – allievo junior rispetto ad un altro e sempai – allievo senior.

Doitashimashite Prego, prenda (si usa per la consegna di un diploma).

Dojo “Luogo della via” e quindi il luogo della illuminazione. Comunemente il luogo dove si pratica l’aikido, la palestra. La regola prescrive che ci si inchini (ritsurei) in direzione dell’altarino (kamiza = lato d’onore) o della parete principale (shomen) quando si entra o si esce dal dojo. È anche la parte del tempio buddhista zen in cui viene praticata la meditazione.

Dojo cho Il direttore del dojo.

Dojo kun Principi e cerimoniale del dojo.

Doka Canti della via. Brevi poemi didattici di 4/5 versi in metrica 5-7-5-7-7, proprio dei versi tradizionali nipponici detti waka, In questa forma Ueshiba Morihei ha lasciato numerosi scriti con cui intendevar tramandare i suoi insegnamenti spirituali.

Dokan Il cerchio, simbolo della ”via”. L’allievo diviene maestro e il maestro diviene allievo.

Dokko Testa e punto di pressione dietro all’orecchio, bersaglio di atemi.

Domo Grazie (generico e poco formale).

Domo arigato Grazie (formale).

Domo arigato gozaimashita Molte grazie (per qualche cosa che è stata fatta prima; molto formale); è il ringraziamento con inchino che si fa all’istruttore e al partner alla fine della lezione. Dagli ideogrammi (kanji) aru = essere e muzukashii = difficile, che assume il senso di grazie per quanto ha fatto

Domo arigato gozaimasu Molte grazie (per qualche cosa che viene fatta attualmente; molto formale).

Dori/ Tori Prendere, afferrare; per estensione il praticante che esegue la tecnica, afferrando il praticante che esegue l’attacco (uke o nage). In alcune scuole viene utilizzato anche il termine seme.

Dosa Esercizio, azione, movimento.

Doshu Caposcuola o guida, dai kanji do = via e shu = principale; titolo onorifico ereditario attribuito al Maestro dell’Arte (detto anche kaisho); fino al 1929 il titolo è stato attribuito al fondatore Ueshiba Morihei, dopo la sua scomparsa da Ueshiba Kisshomaru suo figlio; scomparso anchegli dal 1999 il doshu è Ueshiba Moriteru, nipote del fondatore e figlio di Kisshomaru.

Dosoku kata sode tori Presa della manica; termine utilizzato nella scuola Yoshinkan Aikido.

Dosoku te dori Presa di braccio; termine utilizzato nella scuola Yoshinkan Aikido

Doto Eguaglianza degli uomini come principio dell’aikido.

Dozo Prego! Favorite! Vada avanti, prego!

Dozo yoroshiku onegai shimasu Prego! (molto cortese)