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Ormai costretto all'isolamento e all'inazione nel suo Giappone, Akira Kurosawa accettò infine l'esilio artistico per narrare una vicenda molto lontana dai suoi schemi abituali, eppure non estranea alle sue consuete tematiche. Gan parte del successo mondiale dell'opera è dovuta senza dubbio alla felice scelta di due straordinari interpreti. Furono probabilmente i produttori sovietici ad insistere perché venissero utilizzati attori ben noti al pubblico locale, ma se la scelta di Yuri Solomin nella parte del capitano Arseniev fu relativamente facile. quella per Dersu Uzala si presentava più scabrosa.

Solomin era già all'epoca un noto interprete, e la sua carriera culminò nella nomina negli anni 90 a ministro della cultura della Comunità degli Stati Indipendenti (era tramontata l'epoca della Repubblica Sovietica, non era ancora nata la Repubblica Russa). Il suo alter ego Dersu Uzala venne interpetato da un attore completamente sconosciuto al pubblico occidentale, tanto che ancora oggi credono in molti che fosse scelto dalla strada.

La storia è ben diversa., e chi conosce l' inglese può leggerla sul sito Tuva on line: Maksim Munzuk (1910-1999) era un grande attore, ma non solo. Era noto anche per le sue molteplici attività, come cantante, come insegnante, come ricercatore delle tradizioni della Repubblica di Tuva, che si trova in una zona al centro del continente asiatico, e fu fondatore del Teatro Regionale di Tuva. L'Unione Sovietica riconobbe a Munzuk per la sua opera il titolo di Artista del Popolo, ed anche la Repubblica di Tuva gli conferì onoreficenze. Un collaboratore di Kurosawa, il codirettore russo dell'opera Vladimir Vasilyev, ha scritto un libro sulla sua esperienza e sembra si stia preparando a celebrare nel 2010 due centenari: quello della nascita di Kurosawa e quello della nascita di Maksim Monguzhukovich Munzuk, entrambi nati nel 1910. Collaboreranno le due figlie di Munzuk, Galina e Svetlana, entrambe impegnate a continuare l'opera del padre nella riscoperta e nella valorizzazioei delle tradizioni della Repubblica di Tuva. La foto che ritrae Munzuk assieme alla moglie proviene dal sito www.fotuva.org.

Come lo conobbe Kurosawa, e come lo scelse? L'operatore di macchina Fedor Dobronravov ne lasciò una divertente memoria, che citiamo, leggibile integralmente in inglese sempre sul sito Tuva on line:

Passarono dei mesi, ma ancora non c'era un attore per il ruolo. Se ne presentarono molti e vennero esaminati per il ruolo, anche un cantante che si esibì in un grande successo di quei tempi, "Io ti porterò nella tundra". Kurosawa rimandava e continuava a vedere film sovietici. Un giorno stava guardando uno di questi film semisconosciuti, quando improvvisamente saltò in piedi e puntò il dito, in una scena affollata, verso un omino con le gambe storte che correva. Nessuno fu in grado di identificare l'attore, anzi nemmeno il regista del film. Nel corso delle ricerche saltò fuori che era Maksim Munzuk, del Teatro Musicale di Tuva. Kurosawa diede ordine a Dobronrarov e ad un altro operatore di portargli quella persona.

Al Teatro di Tuva, ci fu detto che non potevamo vedere Munzuk perché era andato a caccia. Passò quasi una settimana, ci aspettavano di ritorno e ci stavamo ormai preparando a partire per il giorno seguente, quando uno strano uomo entrò nella nostra stanza, ancora in tenuta da caccia. Nessuno avrebbe potuto dire che fosse bello, così ci portammo dietro fino a Mosca altri due attori, con un aspetto più piacevole. Ma - ricorda Dobronrarov - tutti in Tuva sembravano cacciatori. Il provino non andò bene all'inizio, l'operatore aveva cominciato con gli attori che avevano un aspetto migliore, Kurosawa era scontento e cominciò a ringhiare.

Il terzo era Munzuk.

Lo spingemmo nella stanza con Kurosawa, ma noi avevamo paura di entrare, così abbiamo ascoltato dietro la porta. Dopo un lungo periodo di silenzio, alla fine, vinti dalla curiosità, aprimmo la porta. Kurosawa aveva fatto sedere Munzuk sula sua poltrona, e lo stava giusto ammirando. Anche più tardi lo definì come l'attore da lui preferito nel corso della intera vita.

L'opera letteraria di Arseniev da cui è tratto Dersu Uzala non è purtroppo mai stata pubblicate in Italia. Stiamo esaminando la possibilità di recensire una delle diverse traduzioni in inglese, che portano vari titoli.

La prima edizione è Dersu Uzala the trapper, pubblicato nel 1939 a Londra con la traduzione di Malcolm Burr.