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L'apparente impassibilità del gatto si rivela molto spesso ingannevole. Kuniyoshi deve avere studiato molto l'anima felina, e la deve avere molto amata.

Nelle sue stampe neko san rivela quasi sempre un insospettato sottofondo di innocente vanità: lo troviamo invariabilmente in posa, pronto per essere ammirato.

Un atteggiamento naturale? Chissà...

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Che si sia raccolto pensieroso, nella sua classica posizione con le zampe raccolte che richiama in qualche modo la dignità della meditazione zen...

o che stia frivoleggiando con le innumerevoli occasioni di gioco e di divertimento che si concede e ci propone incessantemente...

neko-san sembra agire elegantemente secondo regole e stilemi che non ci appartengono, eppure ci attraggono, ci potrebbero coinvolgere, ci potrebbero - e forse dovrebbero - rendere complici.

Ebbene, viene naturale e spontaneo chiederselo, e probabilmente se lo è chiesto lo stesso Kuniyoshi: possibile che non se ne renda conto?

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Se Kuniyoshi sembra sia stato particolarmente colpito dalla naturale armonia che dimostra neko san in ogni sua manifestazione vitale, nemmeno gli altri artisti vi sono rimasti indifferenti.

In questo suo disegno ad inchiostro il sommo Katsushika Hokusaii (1760-1849), il "vechio pazzo per la pittura", ci lascia condividere attraverso il suo pennello gli irresistibili giochi di un  gattino.