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Oi è una eroina legata al cicio di leggende che raccontano le gesta del generale cinese Fan Kuai (Hankai) vissuto tra il III e il II secolo a.C.

Hokusai ce la rappresenta in abiti tipicamente giapponese, intenta ad offrire sake ad Hankai versandolo dal komodaru, la tradizionale botte.

Le dimensioni del komodaru e del 'piattino' in cui era costume bere il sake retto dal generale rendono platealmente l'idea della straordinaria forza sia di Oi che di Hankai.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Utakawa Kunisada (1786-1865): l'imperatrice guerriera Jingo Kogo (Jingū), che si dice abbia conquistato la Corea combattendo anche quando era incinta.

E' una figura leggendaria vissuta nel III secolo.

Rimasta vedova dopo la morte dell'imperatore Chūai assunse la reggenza governando il Giappone fin quando ii figlio Ōjin non fu in grado di salire al trono nell'anno 269, divenendo il 15. imperatore nella storia del Giappone.

Gli storici dubitano perfino della esistenza di questa leggendaria rovina, tuttavia la sua presunta tomba (misasagi ) si trova nella città di Nara.

Esistita o meno, la sua figura è comunque rappresentativa di quanto erano ritenute in grado di fare le onna musha-e nell'immaginario del popolo giapponese.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Dobbiamo qui aprire una parentesi, solo apparentemente prosaica.

Non esiste alcun ritratto di Jingū e del resto non potrebbe essere altrimenti trattandosi di un personaggio sospeso tra storia e leggenda.

E' tuttavia stata la prima donna ad essere raffigurata in una banconota giapponese.

Il ritratto, ovviamente di fantasia, venne eseguito nel 1881 da Edoardo Chiossone (1833-1898) che era stato assunto dal governo giapponese in qualità di consulente per la creazione di un poligrafico di stato.

Deceduto in Giappone, Chiossone ancora riposa in quella terra. Era un appassionato e competente raccoglitore di opere d'arte, che lasciò per testamento allo stato italiano. Pochi anni dopo la sua morte venne inaugurato a Genova, la sua città, il Museo d'Arte Orientale a lui intitolato.

 

Anche Kunisada trovò ispirazione dalle imprese della leggendaria Tomoe Gozen.

Dopo la morte di Kiso no Yoshinaka durante la battaglia del fiume Uji river, Tomoe alla testa delle sue truppe continuò a combattere valorosamente,

Afrontò e vinse in duello l'uno dopo l'altro Uchida Ieyoshi, Hatakeyama no Shigetada e Morishige no Musashi.

Solo alla fine, esausta, venne vinta e catturata da Wada no Yoshimori.

Nella stampa tuttavia non viene menzionato nessuno di questi personaggi, Tomoe sta invece avendo ragione di Musashi Saburo Zaemon Arikuni.