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Ci rimane ancora molto da scoprire su questaltro episodio raffigurato da Kunisada.

Sasaki Moritsuna fu un generale del XII secolo agli ordini dei Minamoto nel corso della guerra Genpei che abbiamo già ripetutamente menzionato, nel corso della quale i Taira vennero definitivamente debellati ed i Minamoto presero il potere abbandonandolo solo diversi secoli dopo.

Moritsuna era un valoroso guerriero, e l'episodio più noto della sua epopea è legato alla battaglia di Kojima nel corso della quale guidò le sue truppe all'assalto guadando temerariamente lo stretto di mare che separava questa isola da quella principale di Honshu, essendo stato informato da un pescatore dell'esistenza di una secca che gli avrebbe permesso il passaggio.

Durante il vittorioso assedio della fortezza nemica comandata da Jo no Sukimori la figlia di questultimo. armata di tutto punto, combattè valorosomente.

Qui la vediamo mentre cerca di evitare lo sfondamento delle porte del castello da parte degli assalitori.

Nonostante tutto verrà catturata da Moritsuna.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E rimane e rimarrà sempre molto da scoprire anche sul mondo delle musha onna.

Nelle ultime due stampe di questo articolo, vengono raffigurata ancora una volta l'impavida Tomoe Gozen e l'imperatrice Jingu.

Sono però opere di un artista attivo in epoca Meiji e che ha già adeguato le sue scelte artistiche per tenere conto delle tecniche e in una certa misura anche del gusto occidentali.

Si tratta di Tsukioka Yoshitoshi (1839-1892) di cui abbiamo già visto il ritratto di o Sono.

Tomoe Gozen viene da lui raffigurata con l'arco impugnato nella sinistra mentre con la destra controlla il focoso cavallo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Nell'ultima stampa, che risale al 1879, ritroviamo l'imperatrice Jingū.

Anchessa impugna l'arco, ricordiamo che l'arco era arma originariamente riservata ai nobili, tantevvero che la via del guerriero era definita originariamente kyu ba no michi: la via dell'arco e del cavallo.

Indossa però l'armatura sopra un curioso vestito ottocentesco di stampo occidentale in cui immagineremmo piuttosto la regina Vittoria d'Inghilterra.