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Già a questo punto il film vira verso altri orizzonti: non più il tentativo di rendere conto di avvenimenti epocali che probabimente Kurosawa non si sentiva di rappresentare sentendosene troppo coinvolto di persona, ma la vicenda di due esseri umani. Tutto il resto, per quanto drammatico, rimarrà sullo sfondo.

Yukie sente che l'ideale che brucia Noge può dare un senso anche alla sua vita, e chiede di esserne messa a parte.

Nonostante tutto il suo tentativo resterà vano, ed il suo carattere capricciosamente irrequieto non le consentirà di trovare appagamento nemmeno nella unione con Noge, con cui va ben presto a vivere.

I rapporti tra i due pur conoscendo momenti felici saranno sempre tesi: l'inquietudine di Yukie ha origini lontane, e Noge anche per tutelarla non le confida tutto. Lei in qualche modo avverte la necessità di questo riserbo ma caratterialmente lo interpreta come una mancanza di fiducia.

Come già detto Kurosawa replicherà in L'idiota questa situazione di difficoltà tra due persone che pure si amano, protagonisti il visionario e romantico Kameda e l'inquieta Ayako, come se avesse sentito di non essere riuscito ad esprimere tutto quanto avrebbe voluto qui rendere manifesto sullo schermo.

Se è così Kurosawa stava forse pretendendo troppo dalla sua pur grande maestria di narratore: vi sono sentimenti che è possibile rappresentare ma rimangono impermeabili ad ogni tentativo di approfondimento.

 

 

 

 

 

 

 

Col tempo sembra che le oasi di serenità inizino ad allargarsi, e Noge a confidarsi maggiormente con Yukie. Porta sempre con se la foto degli anziani genitori, che vivono in uno sperduto paese di campagna, e che non vede ormai da 10 anni.

I due non avranno modo di continuare la loro reciproca scoperta.

Noge ha un appuntamento in un ristorante, e porta con se un pacco. La polizia sicuramente lo sorvegilava da tempo, in attesa di coglierlo sul fatto con del materiale compromettente.

Il cameriere che sembra attendere i suoi ordini è in realtà un poliziotto travestito, che si getta su Noge e lo trattiene per dare tempo ai colleghi di intervenire ed arrestarlo.

Yukie non vedrà mai più Noge.

 

 

 

Anche lei viene arrestata, dopo una irruzione nella casa da parte di un nugolo di poliziotti in borghese, e condotta in prigione.

Vi rimarrà dverso tempo per fiaccarne la resistenza ed indurla ad una confessione.

Kurosawa lascia intuire l'entità del tempo trascorso, e le angosce della giovane donna precipitata in un incubo di cui non intravede nemmeno la fine, attraverso il moto di una pendola in sovraimpressione.

 

 

 

 

 

 

 

 

E' incaricato del suo interrogatorio un disincantato funzionario di polizia.

E' impersonato da Takashi Shimura, dopo i brevi ruoli di contorno ricoperti in Lo spirito più evelato e Gli uomini che camminavano sulla coda della tigre alla sua prima prova di un certo impegno, ricca di primi piani e che richiede grandi doti di caratterista.

Sappiamo che diventerà poi in breve uno dei pilastri portanti sui quali Kurosawa fondò i suoi maggiori capolavori.

Durante uno degli interrogatori gli altoparlanti della radio presenti ovunque diffondono a grande volume un comunicato: le forze giapponesi hanno attaccato la base navale statunitense di Pearl Harbour, dando inizio alla guerra.

Questo certamente non contribuisce ad alleggerire la posizione dei due, accusati di spionaggio. Per quanto provata Yukie non cede, del resto non avrebbe nulla da confessare nemmeno volendo.

 

Quando improvvisamente viene liberata e riportata a casa dal padre non sa spiegarsene la ragione, ma non ne ha nemmeno le forze.

Dietro la sua liberazione c'è in realtà Itokawa, che è diventato un importante funzionario della Procura.

Il professor Yagihara si reca da lui: ha esaminato le carte e non crede alla colpevolezza di Noge: intende assumerne la difesa.

Nonostante sia ormai anziano sente di dover fare qualcosa, quello che non ha avuto energia di fare nei 10 anni da quando ha abbandonato l'università. Sente di avere imparato qualcosa, lui maestro, dal suo antico allievo.

Ma è troppo tardi: Itokawa gli comunica che quella notte Noge è deceduto nel carcere della questura.

 

 

 

 

La notizia annienta Yukie.

Il padre tenta di farla riprendere dalla crisi: deve dimostrarsi degna moglie di Noge.

E deve sempre ricordare quello che le ha detto quando decise di andare a vivere da sola per essere più libera: la libertà ha un prezzo.

Yukie si scuote e all'improvviso prende una decisione: andrà dagli anziani genitori di Noge.