Il randori è una forma di allenamento informale, ove l'attaccante o gli attaccanti sono liberi di fare quello che credono più opportuno, e lo stesso fa il difensore.

La parola ran in giapponese indica genericamente confusione, ma viene anche utilizzata spesso per definire dei periodi di guerre civili; infatti Aikira Kurosawa intitola Ran una delle sue opere più famose, in cui narra la lotta per il potere all'interno della famiglia degli Ikimonji.

Il randori dunque può essere una proficua forma di allenamento, ma può sconfinare quando male interpretato in una rissa senza regole.

Qui le regole verranno mantenute, poche e ci auguriamo chiare per tutti: nella sezione Randori del nostro sito si tratterà liberamente di ogni argomento che possa contribuire ad accrescere la conoscenza dell'arte, esplorando territori sconosciuti ma anche riscoprendo quelli domestici, avendo come unico filo conduttore il piacere della ricerca.

 

Gita00Il dojo non è una normale palestra dove chi frequenta si allena secondo finalità proprie, magari seguito da un personal trainer che gli fornisce un programma individualizzato. Il dojo è una “famiglia” guidata dal maestro che, proponendo l’Aikido secondo la sua personale visione, porta le persone verso un obiettivo comune che nella mente di ogni maestro dovrebbe essere molto chiaro e ben definito, sia per quanto concerne la meta finale che per quanto concerne il percorso tecnico e didattico da seguire. Ma l’aspetto tecnico non è l’unico. Altrettanto importante è l’aspetto umano. Il maestro dovrà costantemente vigilare e guidare il gruppo affinché si crei un corretto intreccio di rapporti umani fra lui e gli allievi e gli allievi fra di loro.

 

Discepoli220pxIn passato si rivolgeva a un maestro di arti marziali chi intendeva prepararsi al meglio per il confronto, cosciente della gravità dell'impegno che si assumeva. Oggi l'addestramento non è più affrontato da chi si senta potenzialmente forte, in grado di affrontare eventualmente il mestiere delle armi e desideroso di impegno. Ma spesso al contrario da chi si sente debole, non all'altezza degli impegni della vita, e ricerca una via che lo guarisca dal suo male interno.

 

 

 

DoCovid200pxInnanzitutto, voglio augurare a chiunque si trovi a navigare su queste pagine un periodo sereno assieme ai propri cari e alla proprie cose care, intendendo con esse attività appaganti, non tanto beni materiali. Per poi iniziare un nuovo anno 2022 di grande prosperità, terminato il periodo buio che tutti stiamo vivendo. Devo poi scusarmi per il lungo periodo di apparente immobilità. Si lavorava più del solito in realtà, ma su altri fronti. Ve ne darò brevemente conto.

 

 

 

Insegnante220pxAl giorno d'oggi, forse inavvertitamente, alcuni di noi insegnanti cercano, curano la soddisfazione del praticante. Giusto, necessario: ma il praticante deve essere sereno con sé stesso quando è consapevole di avere utilizzato al meglio, per il bene, le sue energie. Non solo quando ha conseguito un vantaggio materiale, confermato con attestati da mostrare orgogliosamente a sé stesso prima ancora che ad altri.

 

 

 

 

Eroici3 01Questa foto non ha importanza perché vi appaia il vostro disumile servitore, quanto per una serie di ricordi che suscita, non palesati finora e forse di limitato interesse per il lettore; ma tant'è: si sa fin di tempi del re Mida che mantenere per sempre il riserbo è una delle imprese più ardue che possa affrontare un essere umano.