Dizionario

Ogni attività umana ha un suo linguaggio e un suo vocabolario specifico. Troverete in un glossario - ossia dizionario specialistico -  le parole che difficilmente si trovano in un dizionario generico o che difficilmente vi vengono interpretate correttamente.

All'interno della cerchia inevitabilmente ristretta degli addetti ai lavori le parole si trasformano, si trasfigurano come se assumessero le caratteristiche dell'ambiente in cui vengono pronunciate, rivestendosi di significati specifici che sfuggono o possono sfuggire sia all'osservatore esterno che a coloro che muovono i primi incerti passi nell'arte.

 

 

 

H: Ha - Hozoin ryu

Ha Parte della lama della spada giapponese munita di tagliente; si distingue ad occhio nudo per la presenza della linea di tempera (hamon), il cui disegno è uno degli elementi essenziali per identificare epoca, scuola ed autore della lama.

Ha Dente; corrente stilistica all’interno di una scuola di arti marziali (ryu)

Hachi otto

Hachi dan 8° Dan

Hachi no ji (gaeshi) Ampio movimento di difesa con il jo a forma di un 8 coricato. Per otto non si intende la cifra araba ma quella cinese, più simile al tetto di una casa

Hada Trama distinguibile sulla superficie di una lama giapponese per effetto della ripiegatura del pacchetto di acciaio (affine al damasco).

Hagakure “Nascosto nel fogliame“; nome del libro di etica samurai scritto dal leggendario Yamamoto Tsunetomo, nel 1716 circa

Hai Sì; pronto!

Hai, genki desu. Sì, molto bene

Hai, ii desu. Sì, va bene

Hai, wakarimashita , capito

Hai, wakarimasu Sì, capisco

Haishin undo Esercizio con il partner per sciogliere la colonna vertebrale mediante flessioni schiena a schiena (anche shumatsu undo o senakano undo)

Haishu Dorso della mano

Haisoku Collo del piede.

Haito Taglio della mano (lato del pollice)

Haiwan Dorso dell’avambraccio

Hajime Iniziate! Partire! Via!

Hajimeru Cominciare

Hakama Ampi pantaloni del costume tradizionale dei samurai, del tipo usato inizialmente per andare a cavallo (ba hakama). Nella pratica dell'aikido l’hakama viene indossata sopra il keikogi dai gradi dan (yudansha), assieme alla cintura nera; è tradizionalmente di colore blu scuro, più recente l’uso del colore nero

Haku shu Gesto propiziatorio o di ossequio, effettuato in seiza battendo 2 volte le mani

Hakyo Tecnica n. 8 del daito-ryu (tecnicamente: kote-ori-kakae-kimi); affine a nikyo ma il gomito di uke si trova sotto l’ascella di tori e la sua mano viene tirata in avanti.

Hamachi Nella spada giapponese: misura dello scalino tra lama e codolo, dalla parte del tagliente; indicativo dello stato di usura della lama, riducendosi ad ogni ripulitura

Hanmi handachi waza Tecniche in cui tori inizia in posizione suwariwaza (in ginocchio) e uke in tachiwaza (in piedi)

Hamon Linea di tempera della spada giapponese, resa visibile sia dal processo di tempera differenziata che dal lavoro del togishi (rettificatore) che rifinisce la lama; il disegno varia in accordo con scuole, epoche, scelte personali del toshi (fabbro spadaio)

Hana Naso

Hanashi-waza Tecnica per liberarsi da una presa; anche hazushi-waza

Handachi Montatura della spada giapponese, di solito utilizzata per lame di misura intermedia tra la katana (2 – 2,5 shaku = 60 - 75 cm) ed il tachi (oltre 2,5 shaku); l’arma viene indossata col filo rivolto verso l’alto, come un tachi

Hanmi Lett. ”mezzo corpo“ esposto. Posizione di base che deriva da quella shizen tai mediante un passo e una leggera rotazione del piede arretrato. È la posizione iniziale nell’aikido con i piedi a triangolo e il peso egualmente distribuito su di essi

Hanmi kamae Posizione fondamentale obliqua a triangolo.

Hanmi kokutsu dachi Posizione arretrata con il baricentro del corpo sulla gamba arretrata

Hanshi Il titolo più alto con cui si designa un maestro, a partire dal 1957; deve essere almeno 6° dan; con inversione delle sillabe nasce il termine Shihan; dal 2000 il titolo viene riservato ai responsabili nazionali o ad insegnanti segnalatisi particolarmente, con grado minimo di 6° dan

Hantachi-geiko Allenamenti in cui tori è in ginocchio e uke in piedi; equivale ad hanmihantachi waza

Hantai In ordine inverso

Hantaini Nell’opposta direzione

Hantei Decisione, valutazione, valutazione di tecniche

Hanza Seduto su un ginocchio

Happo Otto direzioni

Happo kumite Esercitazione per migliorare le reazioni istintive in cui molti attaccanti formano un circolo attorno a chi si deve difendere; un aggressore annunzia ed esegue autonomamente il suo attacco, seguito se possibile all’unisono da tutti gli altri

Happo baraki Essere pienamente consapevole di ciò che ci circonda

Happo giri Tirare colpi o fendenti in otto direzioni, su otto lati

Happo no kuzushi Rottura dell’equilibrio in otto direzioni

Happo undo Eseguire gli esercizi base di riscaldamento in otto direzioni

Hara Il centro del corpo collocato due dita sotto l’ombelico, tra questo e la colonna vertebrale. Tradizionalmente considerato la sorgente del ki. Le tecniche devono essere eseguite per quanto possibile da o verso lo hara; considerato volgare il termine hara giri (taglio del ventre, modalità di suicidio espiatorio), va utilizzato al suo posto il termine seppuku.

Hara Kuatsu Katsu Tecnica di rianimazione con massaggio dopo che la persona abbia ricevuto un atemi

Hara de kangaeru Pensare attraverso lo hara

Hara gei Arte di concentrare il proprio pensiero, lo spirito e le energie vitali nell'hara mediante respirazione.

Harai/ Barai Costringere la spada o il bastone dell’avversario verso il basso.

Harai/ Barai uchi Tecnica di spada che taglia il fianco dell’avversario.

Harakiri v. seppuku

Habaki Manicotto in metallo tenero che abbraccia la lama della spada giapponese nella zona a contatto con la guardia (tsuba); si impegna sulla guarnizione in corno (koiguchi) del fodero (saya) per mantenere ferma la lama nel fodero stesso senza che le parti in acciaio vengano in contatto col legno, ossidandosi o usurandosi.

Hasso Posizione in figura di otto con la lama a lato del capo; di solito hasso hidari, spada a destra e piede sinistro in avanti. Per otto non si intende la cifra araba ma quella cinese più simile al tetto di una casa

Hasso gaeshi Cambiamento dalla posizione iniziale a quella di hasso

Hasso gaeshi mae tsuki Colpo di bastone o spada in avanti partendo da hasso

Hasso gaeshi menuchi Colpo in avanti dalla posizione hasso, con ritorno ad hasso seguito da fendente verticale

Hasso gaeshi ushiro barai Spazzata all’indietro partendo da hasso

Hasso gaeshi ushiro tsuki Colpo di bastone o spada all’indietro partendo da hasso

Hasso gamae o Hasso no kamae Posizione verticale a lato del capo della spada o del bastone; termine usato principalmente in aiki-jo od aiki-ken

Hasuji Angolo con cui la lama deve colpire

Hayaku Rapido! Velocemente!

Heiki Calma

Heiko Conservare il proprio equilibrio.

Heiko Parallelo

Henka Cambiamento, variazione

Henka waza Lett. Tecnica variata. Il passaggio da una tecnica iniziale ad un’altra. Variazioni delle tecniche di base.

Hera Passante interno sul retro della hakama a cui fissare la cintura (obi)

Hi Sguscio della lama di una spada (si pronuncia bi nelle parole composte); si preferisce praticare iaido con lame provviste di hi, per agevolare il “fischio” della lama durante l’esecuzione delle tecniche.

Hi Fuoco

Hi den Insegnamento segreto; l’insieme di esperienze che il maestro tramanda al suo migliore allievo

Hi den Mokuroku ”Scritti segreti“ con le tecniche fondamentali dell’aikido elaborati da Ueshiba Morihei nel 1932

Hidari Sinistra; tecnica eseguita dal lato sinistro; poiché la scherma giapponese prevede la guardia destra come posizione di base, e la maggior parte delle arti marziali disarmate deriva comunque dalla scherma, vengono descritte numerose eccezioni accompagnate dal termine hidari

Hidari ashi dachi Posizione con peso sulla gamba sinistra

Hidari eri dori Presa al bavero sinistro dell’avversario

Hidari shizentai Posizione base di attacco a sinistra

Hidari ashi maekosa dachi Posizione incrociata sinistra

Hidari hanmi Posizione obliqua sinistra, con il piede sinistro avanzato.

Hidari kamae Posizione di guardia sinistra

Hidari kokutsu dachi Posizione arretrata sinistra

Hidari mae sumi kuzushi Rompere l’equilibrio in avanti a sinistra

Hidari yoko kuzushi Rompere l’equilibrio verso sinistra

Hiji Gomito; anche hizi o empi

Hiji ate Tecnica di percossa eseguita col gomito

Hiji dori Presa al gomito

Hiji kime osae Immobilizzazione con controllo del gomito; considerata in alcune scuole una sesta tecnica di base

Hiji jime Tecnica di immobilizzazione del gomito

Hiji otoshi Afferrare l’avversario al gomito per eseguire una tecnica o per farlo cadere o per trattenerlo

Hiji waza Attacco sui gomiti di uke

Hijizume Punto di atemi sul lato interno del gomito

Hikari Luce (in senso filosofico)

Hiki Tirare, estrarre (la spada, il bokken)

Hiki waka ”Non aggiudicato“, decisione pari nelle competizioni di budo

Hiki ageru Ritirarsi (ad es, da uno scontro).

Hiki bana waza Tecnica di attacco quanto l’avversario evade

Hiki taoshi Chiave articolare di braccio eseguita in trazione

Hikkomi ”Non vi è alcun ritorno“; pressione a terra dell’avversario in modo non regolamentare

Himo Nastri per legare la Hakama.

Hineri Termine generico per torcere (es. kote hineri - torsione dell’avambraccio - è la denominazione tecnica di sankyo)

Hiriki no yosei ni - Hiriki no yosei iki Esercizi per la potenza del gomito

Hiraken Pugno vibrato con le seconde falangi delle dita, invece che con le terze come d’abitudine; ha maggiore forza di penetrazione ma richiede una attenta esecuzione per evitare fratture della mano; viene indirizzato prevalentemente verso punti vitali

Hishigi Tirato, girato, rotto

Hishiryo Nozione che va oltre il pensiero razionale; pensare senza pensare in contrapposizione a “non pensare”

Hitai Fronte (parte della testa)

Hito L’esistenza dell’uomo

Hito/ Jin Uomo, essere umano

Hitoemi ”Fare sottile il corpo“, movimento di evasione (anche ura sankaku)

Hitori Unico (nitori no); solo (nitori de).

Hitori geiko, Hitori waza Esercitarsi, anche mentalmente, senza il partner; propriamente esercitarsi con un partner immaginario, “invisibile”

Hitosa shiyubi Dito indice

Hitotsu-gachi ”Una vittoria“, tecnica del kendo in cui un unico fendente serve sia alla difesa che all’attacco

Hitsui Ginocchio

Hiza Ginocchio

Hiza gashira Rotula

Hiza machi Movimento di avanzamento sulle ginocchia

Hiza mazuku Passaggio dalla posizione in piedi a quella in ginocchio

Hizi Gomito

Ho Metodo, regola, modo d’agire, principio; anche esercizio (a.e. kokyu ho = esercizio di respirazione)

Hoko Jutsu L’abilità nel camminare; anche l’arte di manovrare la Naginata

Hokyo Rinforzare

Hombu Quartier generale

Hombu dojo Lett. è il Dojo Centrale di una organizzazione. Per l’ aikido indica la sede centrale dell’Aikikai so Honbu, nella zona Shinjuku-ku di Tokyo, nel quartiere di Wakamatsu.

Hon Origine, radice, fondamentale.

Hon mokuroku Titolo attribuibile agli aikidoka che possiedono il 4° o 5° dan.

Honcho Gu gei Shoden Storia delle arti marziali scritto all’inizio del 1700 da Shigetaka Hitaka. Contiene notizie sul ju jutsu

Hone Osso

Hozoin ryu Arte marziale nota per le tecniche di getto della lancia

G: Gaeshi - Gaeshi renzoku

Gaeshi o Kaeshi Scambio, trasformazione, contrattacco; in senso figurato anche rovesciamento, come in kotegaeshi = rovesciamento del polso

Gaeshi renzoku Il contrattacco continuo, travolgente (renzoku alla lettera significa alternato, in continuazione a destra e sinistra)

 

E: Eki tai - Etsunengeiko

Eki tai ”Corpo fluido“. Grado di addestramento rivolto all’intuizione

Empi Gomito

Enbu Manifestazione (in origine significa manovra militare). Dimostrazione pubblica di aikido. Nella scuola Tomiki (Shodokan) è la formale presentazione di tecniche da parte di due aikidoka di fronte ad una giuria che emette un verdetto e aggiudica la vittoria.

Enbu gi Abito da allenamento (keikogi o semplicemente gi) per occasioni speciali

Enbukai Manifestazione pubblica per dimostrare i principi e le tecniche dell'aikido

Enbutaikai Grande manifestazione

Enzan no metsuke Modo di osservare qualcosa nel suo complesso (lett.: sguardo alla montagna lontana.)

Eri Colletto, bavero, parte alta del bavero del keikogi.

EridoriPresa al bavero (anche eritori)

Etsunen geiko Allenamento di capodanno

F: Fu antei - Futsu geiko

Fu antei Essere labile; non sentirsi nel dovuto equilibrio psicofisico

Fudo Shin o fudoshin "Mente Immobile, immutabile". Uno stato di equanimità e imperturbabilità mentale. La mente, in questo stato, è calma e serena. Coltivare il fudo shin vuol dire coltivare una mente che si adatti al cambio delle condizioni senza compromessi dei principi etici.

Fukaku Profondità; maturità di comportamento che deve acquisire l’allievo

Fuku shidoin Assistente istruttore; il primo dei tre titoli (seguono shidoin e shihan) che autorizzano all’insegnamento autonomo, mentre il grado inferiore jo shu permette solo di assistere altri insegnanti; la qualifica di fuku shidoin richiede il secondo o terzo dan a seconda delle scuole

Fukukoso Plesso solare; punto di atemi

Fukushiki kokyu Respirazione addominale

Fukuro Custodia, sacco, borsa

Fukuro shinai Spada di bambu con una imbottitura che permette attacchi più realistici senza pregiudicare l’incolumità dei praticanti

Fukuto Punto di atemi appena sopra e all’interno del ginocchio

Fumi Calpestare, battere con i piedi.

Fumi komi Spingere in avanti, fare un passo avanti

Funa kogi Esercizio dinamico per individuare il proprio centro (nella forma del movimentio di chi rema); sinonimo di ame no torifune.

Fundo no shisei Posizione immobile e incrollabile in piedi o seduti

Furi ageru Brandire

Furi kaburi Sollevare la katana sopra la testa con atteggiamento minaccioso (seme) fino a morote jodan (armare), prima della tecnica finale di taglio (kiritsuke).

Furutama o furi tama; stabilire il ki (lett. “scuotere lo spirito”). Esercizio di concentrazione, che generalmente segue funakogi. Le mani a coppa vengono pressate contro il corpo nella parte hara, con un movimento pulsante

Fusegi Dondolare

Fusegu Difendere, difendersi, respingere.

Fuchi Guarnizione metallica che sta alla base del manico della spada; in tema con il kashira (pomolo) e i menuki (borchie) posti sui due lati; è in corrispondenza del fuchi che deve normalmente impugnare la mano destra, mentra la sinistra deve arrivare ad oltrepassare appena il kashira

Fushin Mente in preda al panico, termine contrapposto a fudo shin (vedi), mente imperturbabile

Futari ”Due avversari si incontrano nella lotta“;: confronto; due persone

Futari dori Attacco di due avversari; nella forma più comune due partner trattengono l’attaccante per le maniche, i polsi, le spalle

Futari geiko Esercitarsi con due avversari

Futo kui Punto debole , punto scoperto

Futo mani Disegni di O Sensei che costituiscono il mandala dell’Aikido

Futsu geiko Esercitazione in cui i due partners si scambiano in continuazione i ruoli

D: Dachi - Dozo

Dachi Posizione

Dai Grande (ma ha anche diversi altri significati)

Dai daiiro Cintura arancione: grado del metodo Kawaishi; corrisponde in aikido al grado di yonkyu (shikyu), 4° kyu

Dai gokyo Difesa da avversario armato

Dai Sensei Grande Mayestro (titolo con cui ci si rivolge a chi è 10° dan).

Daimyo ”Grande nome“, signore di una provincia.

Daisho ”Lungo-corto“; indica la coppia di spade portate dal samurai in epoca Edo, katana (daito) e wakizashi (shoto).

Daitai Coscia.

Daito “Lunga lama”; indica la katana o tachi in contrapposizione al wakizashi o tanto, che hanno lame più corte. Convenzionalmente si considerano tanto le lame con tagliente inferiore a 1 shaku (circa 30 cm), wakizashi quelle inferiori a 2 shaku, katana o tachi a seconda della montatura quelle di dimensioni superiori.

Daito ryu o Takeda ryu Scuola tradizionale di aiki-jutsu. Ueshiba Morihei, creatore dell'Aikido, fu un allievo di questa scuola di antiche origini, diretta all’epoca da Sokaku Takeda

Daitokan “Palazzo del Daito”; sede e dojo della associazione Daito Ryu Aiki Budo ad Abashiri (Hokkaido).

Daki Abbracciare.

Dame Sbagliato, cattivo, non così.

Dan Grado, scalino, scala. Nelle arti giapponesi (marziali e non, si utilizza ad esempio anche nel gioco del go): sistema di gradi avanzati: shodan (1° dan), nidan (2° dan) sandan (3° dan), yondan (4°. dan), godan (5° dan), rokudan (6° dan), shichidan (7° dan), hachidan (8° dan), kyudan (9° dan), judan (10° dan). In aikido dal primo dan si indossano generalmente cintura nera ed hakama.

Dansha Chi, nelle arti marziali, ha acquisito il grado di cintura nera e quindi possiede almeno un dan (detto anche yudansha, mentre i gradi precedenti sono detti mudansha).

Datto Estrarre la spada dalla cintura.

De Avanzare, procedere.

Deai oase Prevenire un attacco (anche deai o teru).

Deguchi, Nao Fondatrice della religione Omoto; il genero Deguchi Onisaburo fu per diversi anni (1920 – 1930 circa) guida spirituale di Ueshiba Morihei, sua guardia del corpo.

Denko Punto in corrispondenza delle costole fluttuanti, bersaglio di atemi.

Deshi Letteralmente “piccolo fratello”, da de, pronunciato anche come ototo = piccolo fratello e shi = bambino. Studente, apprendista, allievo.

Do Via, Sentiero. Il carattere giapponese do corrisponde a quello cinese tao. Nell’aikido indica la via per raggiungere l’illuminazione o per migliorare il carattere attraverso l’aiki.

Dobun: raccolta di scritti di o sensei che tratta degli elementi costitutivi dell’aikido, pubblicato per la prima volta nel giornale ufficiale dell'Hombu Dojo (Aiki Shinbun) nel 1974. La traduzione di Dobun è la seguente: do: la via, il percorso; bun: scritti o sentenze. Secondo Takaoka shihan, il Dobun è quanto MOrihei Ueshiba illustrava e spiegava a chi gli chiedeva cosa fosse l’aikidō. Il Dobun si richiama spesso alle leggende raccolte nel Kojiki, che sono alla base della religione shintō, e si trasmisero alla setta Omotokyo, che o sensei ha seguito per diverso tempo. Leggendo in parallelo il Kojiki e il Dobun si trovano molte similitudini, indicative del parallelismo del pensiero di Ueshiba riguardo alla essenza delll'aikido e alla visione del mondo.

Dogi Uniforme per la pratica della via; da do = via e gi = abito

Do itashimashite “Siete benvenuto”, ma corrisponde al nostro “prego” in riposta a “grazie”

Dogi Il keikogi (o gi) bianco indossato dagli allievi delle arti marziali giapponesi

Dogu Protezione in cuoio che ricopre la figura, indossata dal praticante di kendo (scherma giapponese).

Dohai “Eguali”. Allievi che hanno iniziato lo studio dell’aikido contemporaneamente; in contrapposizione a kohai – allievo junior rispetto ad un altro e sempai – allievo senior.

Doitashimashite Prego, prenda (si usa per la consegna di un diploma).

Dojo “Luogo della via” e quindi il luogo della illuminazione. Comunemente il luogo dove si pratica l’aikido, la palestra. La regola prescrive che ci si inchini (ritsurei) in direzione dell’altarino (kamiza = lato d’onore) o della parete principale (shomen) quando si entra o si esce dal dojo. È anche la parte del tempio buddhista zen in cui viene praticata la meditazione.

Dojo cho Il direttore del dojo.

Dojo kun Principi e cerimoniale del dojo.

Doka Canti della via. Brevi poemi didattici di 4/5 versi in metrica 5-7-5-7-7, proprio dei versi tradizionali nipponici detti waka, In questa forma Ueshiba Morihei ha lasciato numerosi scriti con cui intendevar tramandare i suoi insegnamenti spirituali.

Dokan Il cerchio, simbolo della ”via”. L’allievo diviene maestro e il maestro diviene allievo.

Dokko Testa e punto di pressione dietro all’orecchio, bersaglio di atemi.

Domo Grazie (generico e poco formale).

Domo arigato Grazie (formale).

Domo arigato gozaimashita Molte grazie (per qualche cosa che è stata fatta prima; molto formale); è il ringraziamento con inchino che si fa all’istruttore e al partner alla fine della lezione. Dagli ideogrammi (kanji) aru = essere e muzukashii = difficile, che assume il senso di grazie per quanto ha fatto

Domo arigato gozaimasu Molte grazie (per qualche cosa che viene fatta attualmente; molto formale).

Dori/ Tori Prendere, afferrare; per estensione il praticante che esegue la tecnica, afferrando il praticante che esegue l’attacco (uke o nage). In alcune scuole viene utilizzato anche il termine seme.

Dosa Esercizio, azione, movimento.

Doshu Caposcuola o guida, dai kanji do = via e shu = principale; titolo onorifico ereditario attribuito al Maestro dell’Arte (detto anche kaisho); fino al 1929 il titolo è stato attribuito al fondatore Ueshiba Morihei, dopo la sua scomparsa da Ueshiba Kisshomaru suo figlio; scomparso anchegli dal 1999 il doshu è Ueshiba Moriteru, nipote del fondatore e figlio di Kisshomaru.

Dosoku kata sode tori Presa della manica; termine utilizzato nella scuola Yoshinkan Aikido.

Dosoku te dori Presa di braccio; termine utilizzato nella scuola Yoshinkan Aikido

Doto Eguaglianza degli uomini come principio dell’aikido.

Dozo Prego! Favorite! Vada avanti, prego!

Dozo yoroshiku onegai shimasu Prego! (molto cortese)

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