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Il katsugen undo

 

Non è possibile far comprendere cosa sia il katsugen undo (活元運動, movimento rigeneratore), o perlomeno come sia nato e per quali scopi, senza accennare alla sua genealogia, al suo fondatore e ad alcuni dei suoi allievi.

Il maestro Haruchika Noguchi (1911-1976) studiò varie forme di medicina, sia occidentali che orientali ed autoctone giapponesi, arrivando infine sulle basi apprese dal maestro Michio Takahashi ad elaborare un suo metodo particolare chiamato seitai (整体. riequilibrio del corpo).

Questo metodo si basa su una attenta e approfondita osservazione delle condizioni della persona, alla ricerca delle cause dei suoi squilibri e delle soluzioni più naturali e meno traumatiche per fargli riacquistare un equilibrio accettabile.

Tuttavia Noguchi si scontrò ben presto con due ostacoli pressoché insormontabili che impedivano al seitai di avere un impatto decisivo sulla società: innanzitutto i lunghissimi tempi di preparazione necessari per la formazione di un terapeuta, valutabili in circa 20 anni, e la relativa conseguente brevità della sua vita utile.

In secondo luogo la constatazione dello stato di dipendenza dal terapeuta che si creava troppo spesso: le persone sottoposte a terapia non curavano più il proprio equilibrio ma lo delegavano al terapeuta, tornando da lui ad intervalli regolari o non appena un nuovo inevitabile problema veniva alla luce.

Per questa ragione Noguchi studiò un metodo per esaltare le caratteristiche innate di riequilibrio che esistono latenti all'interno di ogni persona, e lasciare che facessero il loro "lavoro" libere da ogni costrizione o sovrastruttura artificiale: il katsugen undo o movimento rigeneratore, che fu da lui definito in questo modo: "un esercizio del sistema motorio extrapiramidale, cioè del sistema che muove il nostro corpo senza l'intervento della volontà. Di fatto il movimento rigeneratore corrisponde a qualcosa di estremamente preciso. Non si tratta di un movimento immaginario, né dell'acquisizione di un nuovo metodo. Allenare il sistema involontario attiva la nostra facoltà innata di riequilibrio organico. Il sistema extrapiramidale, che funziona indipendentemente dal conscio, lavora sempre nel senso di ristabilire l'organismo.”

Consiste in una serie di semplici esercizi di respirazione che aiutano ad entrare in uno stato di rilassatezza mentale e fisica che agevoli la percezione delle necessità o degli impulsi del proprio corpo, e a lasciare che essi si manifestino: un po' come la mano si dirige automaticamente verso il punto dove il corpo avverte un prurito, senza alcun intervento della volontà e con una strana quanto potente energia: arrestare volontariamente il movimento involontario di un'altra persona, anche facendo uso di tutta la propria forza, è cosa non facile. Non sarebbe sensato di descrivere nel dettaglio cosa in pratica "si fa" nel katsugen undo, si tratta dell'ennesimo caso di un'arte in cui è più importante "non fare" che fare. Chi è interessato trova in questo stesso articolo i riferimenti necessari per iniziare la pratica.

In Italia i fondamenti del seitai e del katsugen undo vennero introdotti dal maestro Masatomi Ikeda, attivo nell'insegnamento dell'aikido nell'Aikikai d'Italia fin dagli anni 60 e nell'Aikikai di Svizzera dagli anni 70. In Roma praticò terapia seitai e tenne sessioni di katsugen undo il maestro Hideo Kobayashi, fino alla sua scomparsa avvenuta nel 1988. Il maestro Pasquale Aiello, dell'Aikikai d'Italia, seguì entrambi i maestri e durante i suoi raduni tiene regolarmente sessioni di katsugen undo.

Il maestro Itsuo Tsuda (逸夫 津田, 1914-1984) si recò in Francia nel 1934 per studiarvi antropologia ed etnosociologia, facendo ritorno in Giappone all'inizio della seconda guerra mondiale.

Negli anni 50 iniziò lo studio del seitai con il maestro Noguchi e dell'aikido presso l'Hombu Dojo di Tokyo con il grande maestro Ueshiba Morihei.

Fece definitivamente ritorno in Francia nel 1970 rimanendovi fino alla sua scomparsa. Fondò un suo sistema di insegnamento, il cui sistema integra sia katsugen undo che aikido e che attualmente è proseguito dal maestro Soavi presso il dojo di Parigi e attraverso seminari tenuti in vari dojo d'Europa che aderiscono alla associazione Ecole Itsuo Tsuda.