Si ricomincia: il 24 settembre 2011, con Fujimoto sensei a Milano. Ovvio che dopo la pausa estiva molti hanno ricominciato la pratica e lo studio già nei loro dojo, ma un seminario con un grande maestro dà qualcosa in più, fornisce lo sprone e indica la direzione. Fujimoto precisa che sente di non avere più molto da insegnare a chi segue il percorso da molti anni ma di avvertire il dovere di lavorare quanto può per i giovani, e per chi ha difficoltà di qualunque genere nel seguire il cammino.

 




Col massimo rispetto, ma sento il dovere di dirgli che in questo sbaglia. E' già questa una lezione di umiltà di cui si sentiva il bisogno, e questo desiderio di rendersi disponibile offre una piacevole e necessaria alternativa ai troppi approcci differenti, ove insegnanti di pur provate e visibili capacità tecniche si compiacciono solamente, scusate la misteriosa citazione, 'di vedere la propria immagine rispecchiata nelle pupille dei discepoli',

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Yoji Fujimoto sensei, VIII dan, opera in Italia dal 1972, risiedendo a Milano e contribuendo assieme a Hiroshi Tada sensei, IX dan, e a Hideki Hosokawa sensei, VII dan alla nascita e alla crescita dell'Aikikai d'Italia, associazione culturale fondata nel 1970 da Tada sensei e tuttora da lui diretta.

I prossimi importanti appuntamenti dell'Aikikai saranno infatti in ottobre con il maestro Tada, il 22/23 a Milano ed il 29/30 a Roma.

Spesso ci viene chiesto 'come abbiamo trovato' il maestro. La foto, scattata alle ore 16 del 24 settembre (uke Marco D'Amico), nei momenti iniziali del seminario, può rendere una idea.

Fujimoto sensei inizia il nuovo anno accademico con la stessa carica di energia con cui lo aveva chiuso a luglio nel seminario di Laces, e sulle stesse tematiche: uno studio vasto ed allo stesso tempo approfondito del kihon, la base e l'essenza delle tecniche di aikido.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 


Nella seconda immagine (uke Vadim Buldakov) Fujimoto sensei, già da sempre noto per l'eleganza e l'efficacia dei suoi movimenti, dimostra come sia possibile, e doveroso, mantenere rigore anche durante le tecniche più impegnative e le spiegazioni più complesse, come in questo shihonage in posizione hanmihantachi waza.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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Altre immagini relative ai maggiori seminari tenuti da Fujimoto sensei ed Asai sensei negli anni 2010 e 2011 sono disponibili su questo sito.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Sappiamo tutti che le occasioni per incontrare Fujimoto sensei e seguire il suo insegnamento saranno meno frequenti che in passato, è indubbio che questo le ha però fatte diventare più intense.

Inoltre, sperando di non essere troppo invadente nel rivelare i suoi sentimenti, posso assicurare che la presenza di tanti discepoli fedeli accresce la sua forza ed è fonte per lui di grande piacere.

Come del resto si può e si deve dire anche per noi.

Arrivederci dunque al prossimo seminario con Fujimoto sensei.

P.B.

 

 

 

Ps: Come ormai è purtroppo noto questo augurio non ha potuto essere soddisfatto, Fujimoto sensei ci ha lasciato nel febbraio 2012. Ancora più importante è di conseguenza il suo ricordo e il suo insegnamento.