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KurosanTra leggenda e realtà: Il samurai africano - Yasuke Kuro-san


di Michelangelo Stillante

Il contesto storico

XV secolo: i portoghesi governavano i sette mari contendendoli con gli spagnoli. Dopo il trattato di Tordesillas (1494) fu convenuto (per sommi capi) che la Spagna avrebbe avuto dal Papa il permesso di conquistare le terre d'America, il Portogallo avrebbe esteso il suo impero verso Africa e Oriente.

HistoireJaponNaturalmente il Vaticano avrebbe sempre avuto posti in prima fila nelle spedizioni, sia a oriente che a occidente, per la sua opera di evangelizzazione.

XVI secolo, seconda metà: la guerra civile che dilaniava il Giappone era prossima alla fine anche grazie all'arrivo degli europei e dei loro armamenti moderni, quali fucili e cannoni.

Con queste nuove armi il Giappone fu infine riunificato durante le campagne militari condotte dai tre signori della guerra:

Oda Nobunaga avrebbe iniziato il processo; il suo successore Toyotomi Hideyoshi avrebbe completato l'unificazione e Tokugawa Ieyasu l'avrebbe consolidata, inaugurando un lunghissimo periodo di pace, durato 250 anni.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

NambanIl Giappone in quel periodo avrebbe conosciuto i primi gai-jin europei, portoghesi che arrivavano dalle loro colonie nel sud o sud-est asiatico, come Goa, Malacca, Manila o Macao e che, successivamente ai primi approdi avvenuti a Tanegashima nel 1543, stabilirono la loro base commerciale a Nagasaki, sull’isola di Kyushu.

Il porto di Nagasaki, anche se già utilizzato in precedenza, fu costituito formalmente intorno al 1570 e il 9 Giugno 1580 fu affidato, per mano di Omura Sumitada, il cui clan faceva riferimento a Oda Nobunaga, alla “perpetua” gestione della Compagnia di Gesù.

L’ordine dei Gesuiti fu fondato da Ignazio di Loyola nel 1534, formalmente benedetto da Papa Paolo III il 3 Settembre 1539 e approvato ufficialmente con la bolla papale “Regimini Militantis Ecclesiae” il 27 settembre 1540 acquisendo così regime giuridico ufficiale.

Tra i vari illustri rappresentanti dell’ordine dei gesuiti possiamo certamente e doverosamente menzionare Papa Francesco, al secolo Jorge Mario Bergoglio, nominato Pontefice il 13 marzo 2013 divenendo il 266º papa, di nazionalità argentina, primo papa originario del continente americano e primo pontefice proveniente dall’ordine dei gesuiti.

 

 


ValignanoCome in quasi tutte le spedizioni dell’epoca, quella d’inizio di questa storia non fa eccezione, tra i personaggi che viaggianti a bordo della nave, vi era un gesuita, elemento quasi onnipresente durante quell’epoca di evangelizzazione a tamburo battente portata avanti dal papato per esplorare il mondo alla ricerca di adepti.

Il gesuita italiano si chiamava Alessandro Valignano (1539–1606) e arrivò in Giappone nel 1579 portando con sé un suo servitore, un africano di colore.

La nostra storia si sviluppa intorno alla figura di Oda Nobunaga: Nagasaki era sotto il suo controllo e alla sua corte visse il samurai nero fino a quando se ne persero le tracce.

In quel periodo Nobunaga controllava la zona attraverso i clan a lui associati e il territorio controllato era molto vasto comprendendo la maggior parte delle province intorno alle antiche capitali di Nara e Kyoto e le regioni di Hokuriku, Chugoku, Shikoku (la zona di Nagasaki) e una parte del Togoku (la parte orientale del Giappone, in particolare la regione del Kanto).

Il servitore africano di Padre Valignano era Yusufe, nome che poi cambierà (per merito suo o altrui) in Yasuke “Kuru-san” (sig. NERO), e venne descritto come spiccatamente più alto della media nipponica, possente, muscoloso e con "… sua potenza come quella di 10 uomini…". Thomas Lockley (professore associato a Nihon University College of Law a Tokyo) ha detto del missionario: "Come prete non gli era permesso avere soldati o guardie" … "Eufemisticamente parlando, avevano dei camerieri - servitori"

YasukeRoos2Una ipotesi sulle sue origini vuole che Yasuke sia nato tra il 1530 e il 1540 in Mozambico e potesse appartenere al popolo Yao che stava appena entrando in contatto con i portoghesi, il che potrebbe spiegare il suo nome: Yao aggiunto al suffisso del nome maschile giapponese produce Yao-suke. Nel giugno 2013, in un programma televisivo giapponese della TBS intitolato Sekai Fushigi Hakken "Scoperta dei misteri del mondo" il rapporto investigativo di Mariko Miyaji suggerì che fosse un Makua di nome Yasufe, nome che sembra derivare dal più popolare mozambicano Issufo. Tuttavia il programma ha fornito poche prove e non è documentato che i Makua abbiano avuto contatti significativi con i portoghesi con sede prima del 1585.

Sia che l’incontro con Padre Valignano sia avvenuto in Mozambico o più probabilmente a Goa, ove il sacerdote sbarcò il 6 settembre 1574, Yasuke accompagnò il gesuita imbarcandosi con lui il 20 settembre 1577 per un viaggio di quasi due anni con soste a Malacca o Macao prima di arrivare, il 25 luglio 1579, in Giappone.

Dapprima nella località di Arima nella penisola di Shimabara teatro, di uno dei più sanguinosi massacri di cristiani concluso nel 1650, mentre in seguito il Giappone si chiuse ai contatti stranieri per quasi due secoli. Era sede della missione gesuitica sull'isola di Kyushu, a est di Nagasaki. Lì Yasuke divenne quasi un’attrazione da circo, sembrava fosse la prima volta che i giapponesi vedevano un uomo di colore: come scrisse Organtino Gnecchi-Soldo, che accompagnava Valignano, “…. a loro piace vedere i neri”.

 


NobunagaYasukeNel 1581 Valignano si diresse verso la capitale Kyoto per incontrare Oda Nobunaga che da ìì coordinava le sue attività Oda Nobunaga. Come sappiamo tutto ciò? Lo apprendiamo dalle cronache del gesuita francese François Solier (1558–1628) che narra nel suo libro “Histoire ecclésiastique des isles et royaumes du Japon, Volume 1” come padre Valignano presentò al cospetto di Oda Nobunaga, il suo servitore “nativo del Mozambico, …..” e che “…Nobunaga …. non poteva credere che il suo colore naturale fosse così” moro. Non possiamo affermare che colore fosse il primo uomo di colore a giungere nel Sol Levante, ma dalla reazione di Nobunaga possiamo ipotizzarlo così. Un estratto dell’incontro, in lingua francese arcaica, lo si può leggere qui a fianco, dalla Histoire Ecclesiastique des Isles et Royaumes du Japon, pubblicata nel 1627.

Sembra, secondo le cronache e leggende, in parte confermate oggi, che Nobunaga lo fece spogliare e lavare per essere certo che la sua pelle fosse effettivamente nera e non solo ricoperta di inchiostro. Quando Valignano lasciò il Giappone per continuare la sua missione, Nobunaga gli chiese di tenere con sé Yasuke. A un certo punto, non è chiaro bene come, Yasuke entrò al servizio di Nobunaga, che lo elevò al rango di samurai con il diritto a portare il daishō [le due spade], facendone una delle proprie guardie del corpo. Con ogni probabilità Yasuke fu il primo uomo di origine non asiatica a divenire samurai, precedendo gli europei William Adams ed Eugène Collache.

NobunagaHonnoji3Il 21 Giugno 1582 a causa del tradimento del suo Generale Akechi Mitsuhide, Nobunaga è costretto a commettere seppuku uccidendo così anche il suo sogno di vedere un Giappone unificato sotto il suo controllo: è l’incidente di Honnō-ji (il tempio in Kyoro ove Nobunaga perì]. Yasuke, incaricato di proteggere il figlio di Nobunaga, Nobutada, fugge con lui ma ben presto catturati dalle truppe di Mitsuhide presso il castello di Akechi. Nobutada venne costretto al seppuku e Yasuke catturato.

Mitsuhide, forse il paradigma del traditore nella cultura giapponese anche se le ragioni del suo tradimento non sono chiare se non forse residenti nella volontà di prendere il posto del suo signore, venne immediatamente raggiunto dalle truppe di Toyotomi Hideyoshi e Tokugawa Ieyasu, alleati di Nobunaga, sconfitto e ucciso.

È probabilmente in queste circostanze, nel 1582, che Matsudaira Ietada conobbe Yasuke, e ne narra l’incontro. Ietada, samurai al servizio di Tokugawa Ieyasu, è noto soprattutto per i suoi diari “Ietada nikki” che scrisse tra il 1575 e il 1594 e dal valore storico molto apprezzato. Secondo Kodansha Encyclopedia of Japan, Matsudaira descrisse Yasuke nero come il carbone ed alto circa un metro e novanta.

Il 5 novembre 1583, padre Luis Frois inviò una lettera chiedendo il rilascio del samurai nero: “... Yasuke non è un uomo, è un animale: quindi non ha senso ucciderlo …”. Sarà poi consegnato ai Gesuiti a Kyoto e da quel momento se ne persero le tracce.

 


KuroSukeYasuke è menzionato anche negli Shinchō kōki (Lord Nobunaga Chronicle), raccolta di 16 volumi ritenuta dagli studiosi puntuale e affidabile sulle cronache della vita di Oda Nobunaga scritta da uno dei suoi uomini, Ōta Gyūichi, nel periodo dal 1568 fino alla morte di Nobunaga. Descrive il primo incontro di Yasuke con Nobunaga. Inoltre appare in una variante dello Shinchō-kōki (信 長 記) di proprietà di Sonkeikaku Bunko (尊 経 閣 文庫), dagli archivi del clan Maeda. È documentato che partecipò alla battaglia di Tenmokuzan del 1582 e all'incidente di Honno-ji. La sua presenza è segnalata nelle lettere del 1581 dei gesuiti Luis Frois e Lorenço Mexia. Inoltre, appare nel Rapporto annuale 1582 della Missione dei Gesuiti in Giappone.

Yasuke nella cultura di massa: premesso che non esiste un ritratto confermato di Yasuke disegnato da un suo contemporaneo, la storia di Yasuke è ben nota in Giappone oggi e fonte di ispirazione per dei manga a lui ispirati. Dalla fine del XX secolo a oggi sono state prodotte varie serie televisive giapponesi di "drammi d'epoca" (jidaigeki).

Il programma giapponese del 2013 poc’anzi menzionato, “Discovery of the World's Mysteries”, ha fornito informazioni che hanno rafforzato la leggenda di Yasuke e confermato la profondità della fiducia e dell'amicizia tra lui e Nobunaga. La serie animate prende avvio dal dopo 1582, proponendo l'incidente di Honnō-ji come scena iniziale. Prendendo il via con questa ambientazione storica, lo spettacolo si tuffa poi in una storia fantastica - reinventata - sul leggendario samurai nero. L'interesse per Yasuke sembra destinato a crescere poiché ampiamente considerato come il primo straniero a cui sia stato conferito lo status di guerriero in Giappone.

KurosanStripC’è stata una ipotesi per un set cinematografico e il ruolo di Yasuke avrebbe dovuto essere interpretato da Chadwick Aaron Boseman (1976–2020) purtroppo deceduto poco dopo aver presentato un progetto avanzato che lo vedeva nel ruolo del guerriero samurai. Come confermato da The Hollywood Reporter, Boseman era apparso anche come T'Challa in Black Panther e Avengers: Endgame.

Il progetto fu lanciato nel 2017, Lionsgate annunciò l’intenzione di realizzare un film live-action su Yasuke intitolato Black Samurai, produttori Michael De Luca e Stephen L'Heureux in una coproduzione tra De Luca Productions e Solipsist Films, con Gregory Widen come sceneggiatore. Nel maggio 2019, Deadline ha riferito che il progetto, ribattezzato Yasuke, era passato a Picturestart, con Doug Miro in sostituzione di Widen come sceneggiatore. Chadwick Boseman aveva firmato per interpretare Yasuke e per agire come co-produttore attraverso la sua società, Xception Content. La sua scomparsa per un cancro al colon costrinse a un lungo stop. A partire da settembre 2021, il sito web ufficiale di Picturestart afferma che il film è "in sviluppo".

Una mostra dedicata a Yasuke è stata aperta nel 2018 a Yaoundé in Camerun e farà poi il giro del mondo. Un grande richiamo per assumerlo a simbolo di riscossa degli schiavi africani, divenuti poi eroi. Curata da Anne-Sophie Omgba comprendeva 17 grandi strisce a fumetti dell'artista camerunese Raimi Sewado raffiguranti Yasuke

 Kurusu Yoshio scrisse nel 1943 un libro per bambini, Kuro-suke, ripubblicato nel 1968 con illustrazioni di Genjirou Minoda e premiato l'anno seguente dall'Associazione giapponese degli scrittori per bambini.


KurosanStrip2Yasuke ha ispirato diversi manga, fumetti e romanzi, tra i quali:

il romanzo satirico Kuronbō (黒 ん 坊) del 1971, di Shūsaku Endō. Il romanzo Momoyama Beat Tribe, del 2008, come uno dei personaggi principali. E' stato poi trasformato in una commedia nel 2017.

Yasuke ha un ruolo minore nella serie manga Hyoge Mono di Yoshihiro Yamada dal 2005 al 2017.  E' presente nella serie manga Nobunaga o Koroshita Otoko (L'uomo che uccise Nobunaga)dal 2016 al 2020 di Akechi Kenzaburō e Yutaka Tōdō Appare come servo di Alessandro Valignano nel volume 29 della serie manga in corso Nobunaga no Shefu (Lo chef di Nobunaga) di Takurō Kajikawa

La serie manga di Ayumi Ishii ritrae Yasuke come un giocatore di baseball nero dei giorni nostri

Diversi videogiochi sono ispirati a lui e alla sua storia e una serie animata di manga è attualmente ospitata sulla piattaforma Netflix. Inoltre:

Smaïl Kanouté, artista visivo, ballerino e coreografo allo stesso tempo, presenta un nuovo corpus di opere, The Black Samurai in Japan
Nel 2017, Le Samouraï Noir di João Paulo Oliveira e Costa racconta la storia di Carlos, un principe del Congo che diventa samurai nel Giappone feudale nel XVI secolo.
Thomas Lockley & Geoffrey Girard :"African Samurai: The True Story of Yasuke, a Legendary Black Warrior in Japan"
Jeff Taylor https://www.goodreads.com/book/show/54657360-yasuke-african-samurai

YasukeRoos1L'artista sudafricana Nicola Roos realizza una serie di statue che rappresentano Yasuke in armatura da samurai.
Nel 2016, Otohiko Kaga racconta nel libro “La croce e la spada” gli inizi del cristianesimo in Giappone durante la seconda metà del XVI  secolo. Ma cita solo l'episodio in cui la carnagione di Yasuke è verificata da Oda Nobunaga
Nel 2018 il giornalista franco-ivoriano Serge Bilé racconta in chiave romanzata la storia di uno schiavo africano che alla fine del XVI secolo si ritrova in Giappone al seguito di un gesuita italiano e viene lasciato alle cure di Oda Nobunaga che, colpito dalle sue straordinarie capacità fisiche e intellettuali oltre che dalle sue doti linguistiche, ne fa il suo confidente e il primo samurai straniero in Giappone.

La leggenda storica di Yasuke è un fatto del quale poco si sa e molte fonti si autoreferenziano generando un circolo vizioso ma le fonti circostanziate e credibili sono poche. Molti scritti sono di provenienza francese. La cultura africana se ne è appropriata per questioni cultural-razziali e per far emergere il potere nero e la sua influenza nel mondo.

I fautori dell'afrocentrismo sostengono che la comunità scientifica occidentale diminuisca i contributi africani alla storia. Nel luglio 2019, Chadwick Boseman dichiarò infatti che "la leggenda di Yasuke è uno dei segreti meglio custoditi della storia, l'unica persona di origine non asiatica a diventare un samurai».

L'afrocentrista Michael Shabazz Muhammad propone un collegamento tra lo schiavo nero e la cittadina di Yasuke nella regione di Akita dove si trova satetsu, un elemento utilizzato per fabbricare l'acciaio per le katane, un materiale chiamato in inglese “nero ferro”.

YssukeMagariRouby

 

 

 

 

Due artisti di origine africana, Native Maqari e Simon Rouby, mettono in relazione l'abito cerimoniale dei guerrieri Hausa con quello dei samurai giapponesi facendo riferimento all'introduzione di Yasuke alla corte giapponese a Kyoto nella loro mostra.

Runoko Rashidi, giapponese di origine africana morto nel 2021, affermò che Yasuke non è il primo samurai straniero poiché per lui Sakanoue no Tamuramaro era nero, notizia però mai confermata da alcuna fonte.

Secondo il quotidiano Jeune Afrique, “in un momento in cui la narrativa, da Black Panther, si sforza sempre più di scrivere storie attorno a neri potenti… ma immaginari, Yasuke è sufficientemente reale per dare veridicità storica all'argomento, e la sua biografia ha abbastanza aree oscure da associare episodi romantici ad esso”.

Come si vede dalla fonti riportate molte - e di difficile conferma - sono le voci emergenti dal passato. La storia rappresentata in danze, manga e animazioni spesso si avvale di soggetti e situazioni, seppur volendo appellarsi alla licenza poetica, alquanto discutibili dal punto di vista storiografico. Come del resto il film su i 47 ronin che tira in ballo draghi e similari.

Tanti spunti e fantasia per una storia sicuramente accaduta ma che è durata giusto qualche anno, a quanto pare d’ispirazione per le interpretazioni più disparate e dai contorni esotici.