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La lezione gratuita per bambini è stata tenuta dal maestro Domenico Zucco che qui vediamo assieme alla sua "nidiata".

Iin secondo piano gli insegnanti che lo hanno assistito:

da sinistra Mariarosa Giuliani (dojo Fujiyama di Pietrasanta), il presidente dell'Aikikai Franco Zoppi, Luisa Bargiacchi e Flavio Olgeri (Nippon La Spezia) e Dagmar Ebner (Aikido Keiko di Bologna).

 

 

 

 

 

 

 

Fin dall’inizio della progettazione di questo grande evento è parso chiaro che non sarebbe stato facile organizzare uno spazio dedicato ai ragazzi.

Se si è deciso di mantenere l’impegno è stato proprio per la consapevolezza di offrire ai giovani praticanti un’esperienza preziosa ed indimenticabile: l’incontro con l’Associazione, la grandezza degli spazi dall’allenamento, la presenza dei gradi più alti, della direzione didattica, dei maestri Giapponesi.

E così è nato il programma previsto per i bambini: una lezione di aikido con il maestro Zucco, membro della Direzione Didattica, una lezione di origami con Gianna Alice, una "meritata merenda" per ingananre l'attesa e la sera partecipazione all’enbukai.

I dubbi rimasero fino all'ultimo: si sa che non è facile spostare i bambini e che ottobre è un mese in cui i corsi nei dojo sono appena ripresi e l'affluenza non è al massimo.

Si sa anche che organizzare costa fatica e tempo, e più volte è sorto il dubbio se condizionare questa scelta al numero di adesioni pervenute. Alla fine si è deciso di dare l’opportunità a chi lo volesse di partecipare, al di là del numero, del livello, della prenotazione. E così è stato.

I bambini che hanno risposto all'invito sono arrivati a Bologna con le loro famiglie armati di curiosità, di entusiasmo e anche di qualche timore, soprattutto quando si sono trovati a salire sull’enorme tatami del PalaSavena.

Non è facile uscire dall’atmosfera familiare del dojo, e trovarsi a praticare in uno spazio immenso con un maestro sconosciuto e compagni sconosciuti.

Eppure il maestro Zucco, raccogliendo i partecipanti in un cerchio, ha saputo circoscrivere lo spazio e creare intimità e confidenza, che hanno protetto i ragazzi dagli sguardi dei molti curiosi e li hanno proiettati in una dimensione tutta loro, dove in un’ora di pratica aikido e gioco si sono fusi facendo sperimentare anche ai più piccoli l’energia dell’amicizia.

Il ghiaccio si è rotto e dopo quella lezione i ragazzi hanno cominciato a sentirsi a loro agio.

 

 

 

 

 

 

Al termine della lezione di aikido i bambini partecipanti al raduno si sono impegnati in una vivace quanto produttiva sessione di origami, sotto la guida attenta di Gianna Alice, passata in tempo di record dal tatami al tavolo, dagli uke ai fogli di carta.

La loro vitalità ha messo a dura prova le capacità dell'unica insegnante che con grande maestria ha distribuito foglietti e indicazioni per la realizzazione di simpatici origami.

 

 

 

 

 

 

 

La differenza di età, di livello di manualità e comprensione le hanno certamente dato da fare.

Eppure è riuscita a distribuire preziose indicazioni e a far assaporare ai suoi allievi il gusto di ogni piega.

La decisione di coinvolgere i ragazzi anche nell’enbukai ha poi dato loro un senso di responsabilità.

L’atmosfera ufficiale, le presentazioni, il silenzio seguito dagli applausi, li hanno fatti sentire protagonisti dell’evento. I più giovani, i più piccoli, i più inesperti ma comunque presenti.

Tutto quello che per loro è stato organizzato, ma anche l’attenzione che molti hanno dedicato loro è stato importante. Il Maestro Tada ha firmato i loro tesserini, al pari di quelli degli adulti, il Maestro Fujimoto al bordo del tatami pochi minuti prima dell’ esibizione, ha rivolto loro alcune battute affettuose, il Maestro Zucco ha regalato loro dei suoi disegni, i dirigenti dell’Aikikai li hanno accolti, guidati, rassicurati.

Sicuramente i responsabili di dojo che si sono accollati la fatica di organizzare questa trasferta hanno riportato a casa con soddisfazione i commenti positivi che i ragazzi non cessavano di scambiarsi e hanno raccolto la stima dei genitori che hanno apprezzato le opportunità che questa partecipazione ha fornito ai loro figli.

Durante il raduno sono state esposte in una vetrina sistemata nell'androne alcune delle opere più rappresentative di Gianna Alice, la "nostra" esperta di origami.

Tutti i modelli visibili in queste pagine sono stati da lei inventati e realizzati.

E' stata anche presentata in anteprima il libro Kabuto da lei curato ed edito dall'Aikikai d'Italia, in cui vengono dettagliati 47 modelli di kabuto (elmi di combattimento) realizzati in origami. Alcuni degli esemplari si scorgono nella vetrina.