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Nella serata del sabato, terminato l’enbukai, è stata l’ora della festa, cominciata con i vari ringraziamenti e premiazioni e terminata con una cena buffet offerta dal Maestro Tada.

Che bello! Come ti giravi vedevi gente conosciuta, amici che non incontravi da tempo... Proprio come una festa di famiglia, dove viene naturale sentirsi a casa, a proprio agio.

Le celebrazioni ufficiali avevano a quel punto lasciato spazio alla festa, con una buffet allestito nei locali stessi dove si svolgeva il raduno, ai bordi del tatami, come si conviene a dei praticanti. Non era il caso di turbare con fotografie "ufficiali" questo momento di pace e di incontro informale tra i praticanti di primo pelo e quelli ormai navigati, tra i maestri e gli allievi.

Della parte "cerimoniale" vera e propria parliamo invece qui sotto.

 

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All'inizio della serata il presidente dell'Aikikai d'Italia, Franco Zoppi, ha voluto brevemente ricordare il cammino percorso dalla associazione: fondata ufficialmente nel 1970,  idealmente già esisteva fin dal 1964, data dell'arrivo in Italia del maestro Hiroshi Tada come delegato dell'Hombu Dojo di Tokyo.

Nel 1978, al termine di un lungo iter amministrativo, ottenne dallo Stato italiano il riconoscimento della personalità giuridica: importantissima tappa di un percorso ancora lungo e pieno di impegni, ma che verrà affrontato con lo stesso spirito degli anni pionieristici ma consapevole di avere molto in più: nuove energie, grazie all'apporto di tanti nuovi praticanti e tanti nuovi maestri.

 

Nella ricorrenza del Trentennale del riconoscimento dell'Aikikai d'Italia da parte dello Stato, era giusto dare dare un simbolico riconoscimento agli associati che ininterrottamente, da quel giorno, hanno continuato il loro lavoro.

Per evitare una interminabile cerimonia di premiazione, solamente due tra i "vecchi" praticanti, sempre comunque giovani di spirito, sono stati invitati a ritirare la loro medaglia durante il raduno. Ecco Ernesto Fiscella, responsabile del dojo Aikikai di Ivrea.

 

 

 

 

E Giancarlo Bellini, responsabile del dojo Bushin di Cernusco (Milano).

 

Tutti gli altri iscritti dell'Aikikai d'Italia con 30 anni di anzianità associativa hanno ricevuto, presso i dojo di appartenenza, la loro medaglia ricordo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ma ad un certo punto i bambini si ricordano che è una festa, e decidono di farlo presente anche agli altri facendo irruzione tra le "personalità".

Siano benvenuti la loro spontaneità e la loro gioia di vivere.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' terminata l' ultima lezione, e con essa termina anche il raduno.

Il maestro Tada rivolge a tutti i presenti il suo saluto ed il suo ringraziamento.

E non manca di lasciare a tutti i suoi consigli e le sue "prescrizioni" in attesa del prossimo incontro.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

L'atmosfera è ancora festosa.

Lo è stata sempre durante questi due giorni a San Lazzaro e la folla dei partecipanti risponde calorosamente, festosamente, al saluto e alle esortazioni del maestro.