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La casta dei samurai, ormai abolita da oltre un secolo ma ancora molto conosciuta e celebrata anche fuori dai confini nazionali, ha avuto il suo maggior sviluppo sotto la dinastia dei Tokugawa.

Il primo shōgun della casata fu Tokugawa Ieyasu (1543–1616) shōgun dal 1603. 

Fu Ieyasu a decidere che la nuova capitale sarebbe stata Edo (Tokyo) dando origine a quella che è ancora conosciuta appunto come civiltà di Edo.

Tokugawa Yoshinobu (1837-1913) fu ultimo shōgun: la sua abdicazione risale al 1868.

 

 

 

 

La storia samurai è profondamente legata ai Tokugawa e non se ne potrebbe parlare né studiarne la storia senza studiare e conoscere la storia di questi ultimi.

L'impronta della presenza del clan Tokugawa (nella foto il loro kamon, emblema  di famiglia) è ovunque nel paese e perfettamente integrata nella modernità.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

In un mausoleo situato in pieno centro di Tokyo, sono sepolti 6 dei 15 Tokugawa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Il mausoleo si trova presso il tempio Zojo-ji, centro principale della setta buddista Jodo-shu,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Qui ho anche visitato un simpatico cimitero-giardino per i bambini non nati.

Tornando al fondatore della dinastia Tokugawa, Ieyasu, è sepolto invece presso il mausoleo di Nikko Tosho-gu, santuario shintoista a lui dedicato, nell'omonima cittadina a nord di Tokyo, diventato patrimonio dell'UNESCO.

Qui ogni anno, il 18 Maggio, avviene la famosa "Processione dei mille guerrieri", un migliaio di persone vestite da samurai che sfilano in onore del primo Shogun Tokugawa.

 

 

 

 

 

Il Santuario è molto bello e vale sicuramente una visita, tra le altre cose per la ricchezza delle sue decorazioni,

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Celeberrimo il bassorilievo raffigurante le tre scimmiette sagge: sanbiki no saru.

Ognuna di esse ha un nome particolare:

Mizaru (non vedere il male),

Kikazaru (non ascoltare il male),

Iwazaru (non parlare del male).

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

E' famoso anche il ponte Shinkyo (Ponte Sacro).

Quello attuale fu ricostruito nel 1902 sul modello di quello del 1636/8, ma sul luogo ve ne era un altro dalle non chiare origini già da molto tempo prima, che veniva chiamato Yamasuge-no-Jabashi , letteralmente "Ponte dei Serpenti".

La leggenda narra infatti che il monaco Shodo Shonin con i suoi discepoli, attorno all'anno 766, non riuscissero ad attraversare il fiume per via delle correnti; si misero allora a pregare, finché non apparve un dio: Jinja Daio. Lanciò due serpenti, uno blu e uno rosso, che si disposero sopra il fiume formando un ponte e permettendo loro di attraversarlo, per poi scomparire.