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Kinorenma

4° giorno

 

L'inizio della fine...

Eccoci qui... come tutte le cose belle, anche questa sta finendo senza avere il tempo di accorgersene. Oggi il maestro Tada era in forma smagliante. Lo vedi subito. Come delle coppie, di innamorati o di amici, navigate da anni di relazione, vedi subito quando il partner è in vena o meno. E da come il maestro è entrato nel dojo, con passo deciso, sguardo severo, ciglia aggrottate, mi sono detto "oggi questo ci rompe la schiena...." per non usare un'altra espressione romana più greve ma anche più efficace! Dopo la canonica terapia degli esercizi mattutini, respirazione e altre applicazioni, è partita la lezione sulle tecniche più avanzate di meditazione attraverso la visualizzazione di oggetti o altro, utili a mantenere la mente focalizzata ed aiutarla nel raggiungimento del vuoto mentale, o anjodaza. Sono tecniche più utilizzate nella meditazione buddista tibetana, tipo la Vipassana, ma ricorrenti anche nelle forme zen.

Il maestro ha fatto numerosi esempi adottati da alcuni monaci giapponesi del medioevo o medici giapponesi moderni che hanno scoperto/riscoperto queste tecniche in chiave terapeutica per la cura dei più svariati malanni o disagi (avete letto ieri?...vi controllo eh?), come immaginare un recipiente sulla testa, costituito dalla pellicina di un frutto giapponese, che racchiude un uovo di anatra, o vari principi fondamentale del buddismo, ecc. (e ve la taglio così, sennò mi cascate davanti allo schermo). Meditando, immaginate che questo recipiente si squagli lasciando colare il suo contenuto (l'uovo, i principi, ecc.) dentro il vostro corpo, inondandolo di effetti positivi... Il resto, venite a La Spezia a sentirvelo!

Comunque, dopo aver spiegato tutto ciò, ha dato il via alla pratica zazen, generando il momento di calma assoluta, monacale silenzio, meditazione collettiva... Alternata ad un solo momento di kinin (meditazione camminando), ha dato una bella sferzata mistica alla mattinata, come sempre del resto. Adoro questa pratica! Il momento dello zazen si contrappone al momento dell'esercizio con il jo pomeridiano, dove solo apparentemente si alternano il massimo della staticità al massimo della dinamica. In realtà sono le facce della stessa medaglia. A buon intenditor...

Gli esercizi di sesto senso e percezione ormai ci hanno contaminato l'anima! Il maestro Tada ha messo a disposizione di tutti, sul grande tavolo, gli oggetti per fare pratica. Il pendolino, poi i cartellini di vari colori e quelli con dei simboli geometrici (dovete leggere nella mente del compagno per indovinare quale ha scelto...) sono stati affiancati a dei cartoncini con i Doraemon, (si, i manga giapponesi!!!) utilizzati per i corsi dei bambini...

Faccio notare che queste ultime carte sono state confezionate, con i nomi dei personaggi scritti a mano, dai ragazzi giapponesi del dojo del maestro Tada che lo accompagnano, ai quali va il nostro applauso e ringraziamento per la dedizione e la simpatia nella riuscita dello stage. Insomma, tra i praticanti in terra che utilizzavano le carte e il pendolino, quelli in piedi che davano comandi mentali al proprio uke per farlo sedere, saltare, starnutire, fare una ukemi ecc. e quelli che giravano per il tatami a coppie, in file di tre, quattro, cinque... cercando di dirigere il trenino con la telepatia e il sesto senso... c'era un'aria veramente anomala!

Scherzi a parte, l'impegno profuso da tutti i partecipanti è veramente notevole e splendido, c'è un'atmosfera di ricerca e di crescita personale incredibile, ognuno secondo le proprie potenzialità e capacità... e non sono esercizi facili. L'impegno energetico e psichico è tale, che molti hanno bisogno di riposare qualche minuto al termine di questi esercizi.

Il maestro, d'altronde, avverte sempre che si tratta di settori molto delicati e vanno coltivati con estrema cura e precisione. La frase del giorno è stata "E' molto pericoloso andare in un'altra dimensione e non sapere come tornare, e succede se praticate con scarsa cura e concentrazione". Ho avuto la pelle d'oca...

 

 

A riprova di quello che ho accennato all'inizio, il pomeriggio con il jo ha dato degli esiti didattici straordinari. Il maestro Tada ha elargito tutte le sue energie per farci assimilare 'sto benedetto n. 1 Aikikai Italia, anche nelle sottoforme 1a - 1b. Ed oggi si è superato! Chiamando il maestro Zucco, ha praticato con lui le tre forme, ma volendo spiegare come ci si muoverebbe in un ambiente reale con il jo. Gli è "partito il samurai" (n.d.a.: espressione tipicamente romana) ed ha mostrato una velocità, di riflessi e quindi un'efficacia incredibili, sottraendosi agli attacchi del maestro Zucco.

Io starei ancora lì dentro a capire da dove è passata la bastonata... superfluo. Per finire, overtone, sempre più lungo, ma sempre più energetico e potente. Delle volte, quando si riesce a far partire l'attacco delle vocalizzazioni tutti insieme, il soffitto sembra vibrare e si sente benissimo il supertone ritornare giù... Ci stiamo affinando ragazzi!

Vabbe', stasera mi sono dilungato, ditemi se vi annoio...

Un caro saluto a tutti