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Kinorenma

Sesto giorno

 

E il sesto giorno si riposò...  Ebbene si: continuo con le citazioni famose. Tanto mica hanno il ©!

Stamattina c'erano un po' di facce tirate sul tatami. Vuoi per i bagordi dell'ultima sera, vuoi per la stanchezza... eravamo un pò tutti con il ki al minimo dei giri, forse andavamo a tre cilindri. Ma chi ti arriva per tirarci su il morale? Il maestro Tada... Passo deciso, seiza inscalfibile, ruggisce il richiamo alla postura e atteggiamento di anjodaza... Ha ristabilito la concentrazione e ricaricato l'energia. Dopo i canonici esercizi di respirazione, il maestro ci parla di nuovo della pratica della meditazione e dell'importanza della visualizzazione, oggi di una sfera di luce che lentamente ci deve arrivare sopra la testa e diffondersi lentamente in tutto il corpo. Si raccomanda di praticare con la dovuta cura e attenzione. Riguardo alla cura e all'attenzione al dettaglio, in questi giorni il maestro Tada si è premurato di farci degli esempi in tutti i campi dello scibile umano nei quali queste qualità sono determinanti e portano a risultati oltre la norma.

L'essere educati all'eccezionalità ti porta a considerare solo risultati a tale livello, dall'ottico che lavora le lenti della Canon sino alla scuola di forgiatori di spade (scusate ma non ricordo il nome...) per i quali gli eredi di volta in volta designati a proseguire la tradizione venivano messi in contatto solo con le migliori katana prodotte dalla famiglia, solo quelle di altissimo livello, niente di meno! In questo modo il loro occhio si sarebbe abituato all'eccezionalità, senza limiti. Le katana prodotte da questa famiglia, ancora visibili, sono tutte considerate "tesoro nazionale". Il maestro, quindi, ci sollecita a praticare ogni aspetto della nostra vita con estrema cura e precisione, a partire dall'aikido per passare dalla meditazione.

Meditazione della risata: questa pratica è talmente particolare e unica che meriterebbe un discorso a parte. Ridere segundo la vocalizzazion (kakegoe) utilizzata per la respirazione e gli altri esercizi, e vedere il maestro che ci "guida" anche in questo... non ha prezzo! Qualcuno si sforza, altri ridono guardando lo stesso maestro che è una maschera di reale simpatia, qualcuno riesce a farlo realmente perchè in effetti poi stai bene... Insomma, un esperimento continuo.

A seguire, pratica di zazen...e qui cala il silenzio. Esercizi di sesto senso, percezione e vai con le carte colorate, lettere...ma la mente è un pò stanca...e sto pendolino sembra quello delle ferrovie, fermo!

Poi finalmente il maestro ci illustra i cartelloni che affigge sulla parete del palazzetto, che illustrano i principi fondamentali della pratica sia rivolti all'aikido che mirati al miglioramento della persona in materia di etica, morale, attaccamento, cattura della mente, e quantaltro.

Alcuni di questi precetti di evidente derivazione buddista ma efficacemente applicati nel campo del budo.

Il maestro però, affermando questo, sottolinea come non abbiano un valore religioso, ma oggettivo, siano quindi applicabili da ognuno di noi, al di là della singola fede religiosa, se c'è!

 

 

 

Poi torna al centro del kamiza e illustra, in modo sintetico, la vita di  o sensei, e il percorso al seguito di vari maestri, sottolineando che non sono stati rilevanti gli aspetti tecnici e pratici delle arti marziali e delle discipline filosofiche/esoteriche che lui - Morihei Ueshiba - ha praticato, quanto la personalità di ogni singolo maestro.

E' il loro aspetto carismatico e caratteriale che forgia l'individuo, quei pochi all'epoca ammessi ai loro insegnamenti diretti. E possiamo tranquillamente dire che, di fronte al maestro Tada, questo ragionamento non fa quella famosa piega!

Bene, dopo quest'altra perla di reale saggezza, i saluti di rito del presidente Genovesi, il rituale applauso e il congedo da questo gigantesco tatami "universale" che speriamo ci abbia dato energia sufficiente per arrivare al prossimo appuntamento...