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Kinorenma

5° giorno

 

Lasciate che vengano a me...

La mia religiosità lascia a desiderare quanto un cactus al Polo Nord... comunque è parafrasando queste parole spesso abusate che mi viene in mente l'atteggiamento del maestro Tada nei nostri confronti.

Anche oggi è partito di gran carriera, aveva una strana fretta "didattica". La parte centrale del suo insegnamento si può considerare il nocciolo d'uranio delle centrali nucleari... senza di questo non funziona nulla!

L'Universo... la sua intelligenza... la sua forza. Dobbiamo lasciarci pervadere da questi elementi, ma in realtà cosa sono? Non è l'Universo propriamente inteso, le stelline, i buchi neri, il cielo, i piccoli marziani... ma neanche la natura, gli alberi, i fiumi, ecc...

Sono le sue leggi che lo regolano! E tutti che ci guardiamo con il solito punto interrogativo ricamato in faccia...in realtà non ci si guarda, se non di sott'occhio, ma si notano le espressioni "assenti" di qualcuno e si sonda il terreno nelle pizzerie dopo... Ma come, io mi ero immaginato al centro della via lattea nelle mie visualizzazioni!?! Il maestro ci ha smontato questa idilliaca atmosfera.

E' anche così, ma non è questo l'essenziale... Lui ha precisato che non dobbiamo limitarci a sentirci fisicamente e spiritualmente legati all'aspetto materiale dell'Universo - sarebbe semplice - ma alle leggi ed alle energie sottili che lo regolano, quindi in maniera più profonda, molecolare, essendo noi stessi parte di questo Universo in qualità di "piccolo Universo".

Le frasi pur impeccabilmente tradotte del maestro certamente andrebbero approfondite, lui stesso ci chiede conferma della nostra capacità di intuizione e comprensione verso concetti così complicati... quindi lascia che ognuno di noi prosegua su questa strada e ricerchi il senso delle sue parole attraverso studi accurati... e andiamo avanti. Ritorna sulla necessita di meditazioni guidate attraverso visualizzazioni, per concedere beneficio al corpo e allo spirito, citando alcuni testi giapponesi di monaci o studiosi, i titoli dei quali, mi scuso, non riesco proprio a ricordare; ma l'invito è sempre quello di approfondire la pratica al di là di questa settimana, perchè il seme che lui ha lasciato cadere non vada perduto. Infatti, ribadisce sempre più spesso di "praticare" a casa, anche per poco tempo, le tecniche che ci sta insegnando in questi lustri di missione svolta al nostro fianco. Eh già, perchè di missione si tratta... oggi ha fatto il conto degli anni che è in Italia ed ha riso... associato al concetto di quante benedette volte ha ripetuto le stesse cose! Quanti allievi ha formato? Quanti seminari ha tenuto?...ha ricordato quelli di Desenzano del Garda e di Coverciano, gli orari massacranti di allenamento "per formare l'Aikikai d'Italia", ha detto...

Lasciate che vengano a me... e gli "anziani" sono andati e ci sono ancora, noi giovani ci siamo e ci saremo... tutti intorno al Vecchio Leone che ci prende per mano e ci educa da quasi 50 anni ad una vita, oltre che ad un aikido, migliore.

Ed anche oggi ha ruggito!

Nel pomeriggio, nella lezione di jo, non sono mancati i solenni cazziatoni (scusate la romanità da caserma) giacchè, mentre lui al centro di un cerchio di 130 persone esplicava la forma 1a, noi dormivamo sonni beati e lo guardavamo intontiti, lui era già al 3° movimento... veloce come una saetta, preciso come un bisturi, incurante del caldo afoso e dei suoi meravigliosi 83 anni..."dovete essere concentrati" ha ruggito! Il bello che è successo più di una volta... lui velocissimo ad iniziare, noi lentissimi a capire. Ha ragione come al solito, maestro, ci scusi!

Ma quanti decenni è che insegna 'sto benedetto ma splendido movimento? Eppure eccolo lì, paziente coi principianti (cioè con tutti praticamente) severo con i gradi elevati (ma ce n'è anche per loro)... elargisce continui aggiustamenti tecnici che ti mettono in dubbio quel poco che hai imparato sull'uso del jo, sul movimento dei piedi, ecc... è una pietra d'angolo e di paragone per la tua pratica... ma finiamola qui, sennò diventa apologia di maestro!

La serata, dopo l'overtone, è sfociata nella cene sociale offerta dal maestro, leggero buffet nel piano alto del Palazzetto, che è stato spolverato dalla miriade di IX dan di "rinfresco-do" presenti in sala... Due gioiosi e bravissimi praticanti, lui e lei, ci hanno allietato con organetto e corno! Saluti del neo eletto presidente dell'Aikikai, Marino Genovesi, con relativi applausi al maestro Tada.

Domani mattina si ricomincia. Speriamo bene.........